lanciata nel 1972

Mistero sulla sorte della sonda Kosmos 482: per Usa e Russia è caduta in punti diversi

Lanciata nel 1972 per l'esplorazione di Venere, secondo l'ente spaziale russo Roscosmos, è precipitata invece nell'Oceano Indiano, per gli Stati Uniti nel Pacifico

10 Mag 2025 - 16:25
 © Afp

© Afp

Dov'è caduto il lander della sonda sovietica Kosmos 482, lanciata nel 1972 per l'esplorazione di Venere, 53 anni dopo il fallimento del suo tentativo di raggiungere il pianeta? Secondo l'ente spaziale russo Roscosmos, la sonda della missione è precipitata nell'Oceano Indiano, a ovest di Giacarta. Per gli Stati Uniti è, invece, precipitata nel Pacifico. Si apre, dunque, un giallo.

La versione russa

 "La sonda Kosmos 482, lanciata nel 1972, ha cessato di esistere, uscendo dall'orbita e precipitando nell'Oceano Indiano", ha dichiarato Roscosmos su Telegram. Un sistema di allerta per situazioni pericolose in atto nell'orbita prossima alla Terra ha monitorato la discesa della sonda che "è entrata negli strati densi dell'atmosfera alle 9:24 ora di Mosca (8:24 ora italiana), a circa 560 chilometri (348 miglia) a ovest dell'isola indiana di Middle Andaman, e si è schiantata nell'Oceano Indiano a ovest di Giacarta".

La versione americana Nuova stima del luogo in cui sarebbe caduta la sonda sovietica Kosmos 482. Secondo i calcoli della Us Space Force, il rientro sarebbe avvenuto fra le 7:20 e le 7:55 nell'Oceano Pacifico. A citare le forze spaziali degli Stati Uniti è un post pubblicato su X dall'astronomo americano Jonathan McDowell. La nuova stima proveniente dagli Usa, osserva MsDowell, "non è ovviamente coerente con i rapporti dell'Esa e di Roskosmos".

La vicenda del fallimento della sonda sovietica Lanciato nel 1972 per l'esplorazione di Venere, Kosmos 482 fallì la sua missione. Il razzo propulsore della sonda ebbe, infatti, un malfunzionamento, non facendola mai uscire dall'orbita della Terra e lasciandola percorrere un'orbita fortemente ellittica che, nel tempo, si è ridotta a causa dell'attrito della sonda con l'atmosfera superiore, costringendola a un rientro incontrollato e allo schianto.

L'ultimo avvistamento del passaggio della sonda sull'Europa era avvenuto dalla Germania intorno alle 8:05 italiane del 10 maggio, secondo i calcoli della task force del Consorzio europeo Space surveillance and tracking. L'ultimo passaggio su suolo italiano invece è stato monitorato questa notte intorno alle 5 quando la sonda ha attraversato la zona tirrenica a una velocità di 28mila chilometri orari.

Con un diametro di un metro e pesante quasi 500 chilogrammi, la sonda potrebbe non essersi disintegrata nell'impatto con l'atmosfera perché protetta dal guscio di titanio che avrebbe dovuto permetterle di attraversare senza danni l'armosfera di Venere. 

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri