NUOVE IMMAGINI

La cometa 3I/Atlas "inseguita" dagli occhi di dodici strumenti della Nasa

È in atto una campagna di osservazione senza precedenti dell'astro. Nuove immagini sono state scattate da sonde, rover, telescopi spaziali e a terra

21 Nov 2025 - 13:12
 © Nasa/JPL-Caltech/University of Arizona

© Nasa/JPL-Caltech/University of Arizona

La Nasa è nel mezzo di una campagna di osservazione senza precedenti che spazia in tutto il Sistema solare: da quando la cometa interstellare 3I/Atlas è stata scoperta lo scorso 1° luglio grazie al telescopio Atlas in Cile, l'agenzia spaziale americana l'ha inseguita con ogni mezzo a disposizione, dalle sonde impegnate a studiare il Sole ai rover marziani, dai telescopi spaziali a quelli situati a terra.

Finora, dodici strumenti sono riusciti a catturare immagini di questo oggetto, che è il terzo noto a provenire da un sistema esterno al nostro, ma molti altri avranno l'opportunità di puntare i loro occhi man mano che la cometa prosegue il suo viaggio. L'immagine più ravvicinata è stata ottenuta dalla sonda Mars Reconnaissance Orbiter, che si trova intorno a Marte dal 2006: all'inizio di ottobre, 3I/Atlas è infatti passata a circa 30 milioni di chilometri dal pianeta, ed è stata osservata anche dall'orbiter Maven, le cui immagini nell'ultravioletto aiuteranno a comprendere la composizione della cometa, e dal rover Perseverance che si trova sulla superficie. 

Alcune missioni dedicate al Sole hanno potuto seguire 3I/Atlas mentre si trovava dietro la nostra Stella, nascosta alla vista dalla Terra, ed è la prima volta che sono state utilizzate per seguire intenzionalmente un oggetto di questo tipo: la missione Stereo, che ha perso nel 2014 una delle due sonde gemelle, il telescopio spaziale Soho di Nasa e Agenzia spaziale europea, e la missione Punch lanciata quest'anno, che ha rivelato in particolare la coda della cometa. Ci sono poi le sonde spaziali Psyche e Lucy, attualmente dirette a studiare alcuni asteroidi, che hanno incrociato la cometa a settembre rispettivamente da una distanza di 53 e 380 milioni di chilometri. E hanno partecipato alla caccia anche i telescopi spaziali Hubble di Nasa ed Esa, James Webb di Nasa, Esa e Agenzia spaziale canadese e Spherex, lanciato anch'esso a marzo di quest'anno. 

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