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Studenti, a scuola non c'è obbligo di Green Pass. Ma per gli stage in azienda sì: è polemica

Per i ragazzi delle superiori che svolgeranno i "Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento" è necessaria la certificazione verde: è polemica

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Ansa

Studenti esclusi dall'obbligo di Green Pass per entrare a scuola, ma obbligati ad averlo per entrare nelle aziende per svolgere i Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento (PCTO), l'ex alternanza scuola lavoro. Una contraddizione, prevista dalle norme attualmente in vigore, che sta facendo discutere non poco. E che, come riassunto dal portale Skuola.net, ha spinto dirigenti scolastici e personalità politiche a chiedere una modifica del Decreto Legge n.52 del 2021 (cosiddetto "Riaperture"), così come integrato dal DL 127/2021 - di fine settembre - che prevede proprio norme specifiche per il ritorno in sicurezza nei luoghi di lavoro.

Studenti obbligati al Green Pass per svolgere i PCTO: cosa dice la legge?

Secondo quanto espresso nell'articolo 9 del decreto n.52 del 2021, infatti, hanno l’obbligo del possesso della 'certificazione verde' tutti i lavoratori che svolgono un'attività nel settore privato. In particolare, l'obbligo è rivolto "a tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato”. Come ribadito anche da disposizioni ministeriali, quindi, lo studente che si reca in azienda per svolgere esperienza lavorativa presso un ente pubblico o privato sarà soggetto all'obbligo di Green Pass. Essendo in quel momento equiparabile a tutte le altre persone che prestano servizio in quel luogo. I ragazzi che vorranno svolgere il proprio tirocinio fuori da scuola, stando alle norme attualmente vigenti, dovranno perciò o sottoporsi alla vaccinazione o effettuare un tampone ogni 48 ore oppure avere una certificazione che li esoneri dal vaccino.

 

Il presidi chiedono chiarimenti al Ministero

Ovvio che una decisione del genere non poteva passare inosservata. E in effetti, in vista del momento in cui tutto questo diverrà operativo (dal 15 ottobre), sta montando lo scontro tra il mondo della scuola e il Governo. Alcuni dirigenti scolastici, in particolare, hanno deciso di far sentire il proprio dissenso contro la norma che obbligherebbe gli studenti a presentare il Green Pass in azienda.

 

A farsi loro portavoce il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli che, come riportato da AdnKronos , afferma: "Solleciteremo il ministero dell’Istruzione affinché fornisca indicazioni sull’alternanza scuola-lavoro. In particolare se le scuole dovranno pagare i tamponi gratuiti a tutti gli studenti, le cifre da stanziare saranno considerevoli". I tamponi al milione e mezzo di studenti che tra il terzo e il quinto anno di superiori svolgeranno i PCTO, così come richiesto da più parti, hanno un prezzo considerevole: "A 10 euro a tampone - sostiene Giannelli - significa spendere circa 15mln di euro a volta".

E sulla possibilità di esonerare gli studenti dal Green Pass per il PCTO, si esprime così: "È una domanda senza risposta. Stiamo parlando di ingresso in aziende che stabiliscono le regole per entrare e dove ai lavoratori è richiesta la certificazione verde. Va risolta la questione tamponi."

 

Secondo Amanda Ferrario, dirigente scolastica dell'istituto Ite Tosi di Busto Arsizio, tra i presidi più in vista a livello nazionale, mantenere obbligatorio il Green Pass per le attività extra-scolastiche obbligatorie, quando non lo è per andare a scuola, è un controsenso. “Bisogna avere il coraggio di scegliere cosa fare con i ragazzi tra i 12 e i 19 anni che non sono obbligati a possedere il Green Pass per entrare a scuola ma che invece per attività obbligatorie come l’alternanza scuola lavoro (Pcto – ndr) sono costretti ad averlo - afferma Ferrario, anche lei sentita da AdnKronos - E noi dirigenti scolastici siamo forzati a dirgli che senza certificazione verde non saranno accolti dalle aziende".

 

Verso una modifica delle norme?

Rincara la dose il costituzionalista Giovanni Guzzetta che, sempre ad Adnkronos, afferma: "O si cambia la legge e si stabilisce che gli studenti siano esonerati dall'obbligo di Green Pass anche nelle attività curriculari esterne alla scuola, oppure il Governo deve farsi carico della previsione costituzionale del principio della gratuità della scuola pubblica". Secondo il professor Guzzetta, dunque, il decreto n.52 - non parlando di tamponi gratuiti per gli studenti in alternanza - si porrebbe in contrasto con l'articolo 34 della Costituzione, che prevede proprio la gratuità dell'istruzione inferiore pubblica ovunque essa sia impartita.

 

Anche dal fronte politico, però, in queste ultime ore si è alzato un polverone che ha portato a riconsiderare l'annosa questione. Secondo Vittoria Casa, presidente della commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, sarebbe necessario rivedere la normativa ed eliminare l’obbligo del possesso ed esibizione del 'certificato verde' anche nei confronti degli studenti che svolgono PCTO. "L'alternanza scuola lavoro - dice Casa - obbliga gli studenti ad esibire il Green Pass nei luoghi di lavoro in cui si formano. Non essendo previsto l'obbligo di Green Pass per gli studenti fino alla fine della scuola secondaria di secondo grado, è necessario armonizzare la normativa vigente con la disciplina prevista per la scuola, eliminando quindi l’obbligo del possesso ed esibizione del certificato verde degli studenti. Su questo, ho presentato un'interrogazione al ministro Bianchi".

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