STIPENDI CONTRO

Quanto guadagna un professore in Italia? Impari il confronto con la Germania

I  tedeschi lavorano molte più ore ma percepiscono anche stipendi decisamente diversi: ecco il confronto anche rispetto al resto d'Europa

09 Ott 2025 - 18:28
 © Ansa

© Ansa

Un insegnante in Lussemburgo, o anche in Germania, può guadagnare più del doppio rispetto a un collega italiano. E, mentre quest'ultimo impiega circa trent'anni di carriera per raggiungere un livello retributivo che in altri Paesi corrisponde spesso al salario annuo di base, i suoi omologhi europei nello stesso periodo vedono i propri guadagni più che raddoppiati. I 27mila euro lordi annui a inizio carriera di un docente italiano contro i 60 della Germania…

È questa la principale evidenza che emerge dall'analisi del rapporto ‘Teachers and school heads salaries and allowances in Europe’ del portale Eurydice, aggiornato per l'anno 2023/2024, e che il portale Skuola.net ha recentemente esaminato.

Quanto guadagna un docente italiano - Il rapporto, che analizza gli stipendi iniziali degli insegnanti nelle scuole dell'infanzia (ISCED02), primarie e secondarie (ISCED34) di 37 Paesi dell'area UE, evidenzia un fatto ormai noto: a parità di potere d’acquisto, lo stipendio degli italiani è tra i più bassi dell'Europa occidentale, nonostante le recenti misure di adeguamento.

Tuttavia, non è tanto lo stipendio iniziale - che pur è tra i più bassi dell'area UE - quanto la mancanza di una progressione retributiva adeguata agli anni di servizio, a rappresentare il vero nodo della questione sugli stipendi dei docenti italiani.

In media, gli insegnanti della scuola primaria guadagnano meno rispetto ai colleghi della scuola secondaria superiore. Le differenze sono legate ai requisiti minimi di qualifica necessari per accedere alla professione. E anche quando tali qualifiche vengono raggiunte, l’adeguamento salariale stenta ad arrivare.

In Italia, infatti, lo stipendio annuo lordo iniziale per un insegnante della scuola dell’infanzia ammonta a circa 25.670 euro, e può arrivare fino a 37.426 euro a fine carriera. Nella scuola secondaria di secondo grado, invece, si parte da 27.079 euro per arrivare fino a un massimo di 42.911 euro.

Lo stipendio medio in entrata e in uscita nell'Ue: Lussemburgo e Germania esempi virtuosi - Ma per arrivare su questo livello di retribuzione, che corrisponde al salario di ingresso di un docente spagnolo a inizio carriera, servono circa 35 anni di insegnamento.

Lo stipendio iniziale per i francesi non è di molto superiore: 29.815 euro nella scuola dell’infanzia e 32.293 euro alle superiori. La differenza, però, si vede a fine carriera (che anche qui arriva dopo oltre 30 di servizio): 48.028 euro per l’infanzia e 50.754 euro annui per la secondaria di secondo grado. 

Cifre non troppo diverse dalla Spagna, dove, però, c’è un salario di partenza molto superiore, a fronte di un aumento retributivo che, con l’ultimo scatto di anzianità, arriva sulla soglia dei 39 anni di insegnamento. Qui si inizia con 37.381 euro alla scuola materna e con 41.899 euro alle superiori e si finisce rispettivamente con 53.585 e 59.895 euro.

Tra i Paesi in area euro che pagano i salari più alti ai loro insegnanti ci sono Lussemburgo, Germania e Svizzera. Berlino (che non ha fornito i dati per gli insegnanti delle scuole dell’infanzia) prevede uno stipendio iniziale dei professori della secondaria di secondo grado pari a 61 mila euro annui, che arriva fino a circa 82.353 euro alla fine della carriera.

I maestri del Lussemburgo, invece, entrano in classe il primo anno con una retribuzione di 52.570 euro e arrivano, dopo 30 di insegnamento, al massimo dello stipendio, pari a 92.874 euro. Per i professori delle superiori i numeri sono ancora più alti: 59.580 euro annui lordi alla prima firma del contratto e 103.564 euro a fine carriera. 

In Svizzera, un maestro di scuola materna parte da 43.463 euro annui di base, che diventano 66.420 euro al termine della carriera. Va ancora meglio ai docenti delle scuole superiori, che iniziano l’avventura dietro la cattedra con uno stipendio annuo lordo di 58.445 euro, per poi chiudere - dopo meno di 30 anni - la propria carriera con uno stipendio di circa 89 mila euro (88.750). 

I Paesi con i salari più bassi  - D'altro canto, tra i Paesi con i salari più bassi per i docenti ci sono l'Ungheria, la Lettonia, la Grecia e l'Albania. In Ungheria, gli insegnanti della scuola materna partono da circa 22.000 euro annui (21.733 euro), cifra che cresce solo fino a 29.000 euro dopo quasi 40 anni di servizio.

In Lettonia, la situazione è peggiore: un insegnante di scuola materna guadagna circa 19.286 euro annui all'inizio della carriera, per arrivare a 30.857 euro dopo oltre 30 anni di insegnamento, una cifra che non supera nemmeno quella di un maestro italiano all'inizio della carriera.

Anche i docenti greci e albanesi non se la passano meglio. I docenti greci guadagnano 16.473 euro all'inizio della carriera, sia nelle scuole dell'infanzia che nelle scuole superiori, cifra che sale a 31.836 euro dopo circa 30 anni di servizio.

Infine, i colleghi albanesi sono tra i meno retribuiti in assoluto, con uno stipendio di partenza di 11.746 euro annui nella scuola dell'infanzia e 13.763 euro nelle scuole superiori. Dopo circa 20 anni di carriera, queste cifre arrivano rispettivamente a 13.763 e 15.619 euro annui.

In tutta questa classifica va però ricordato un elemento fondamentale: non tutti gli insegnanti lavorano le stesse ore in tutta Europa, e non tutti i Paesi hanno lo stesso numero di docenti. Nello specifico paesi come la Germania hanno quasi tredici studenti per ogni docente, contro i 10.8 dell’Italia. E anche l’orario lavorativo dei prof tedeschi è ben diverso da quelli italiani: più ore di lezioni frontali e di back-office da svolgere spesso a scuola e non a casa, portando le ore lavorate effettivamente anche a superare le 40 ore settimanali.