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Scuola, tre nonni conseguono la licenza media nel Barese: "E' un sogno"

A Gioia del Colle sarà festa dopo i quadri. Lʼin bocca al lupo prima degli esami era arrivato anche dal governatore della Puglia Emiliano

"E' un sogno che si avvera". tre nonni conseguono la licenza media

Hanno presentato i loro elaborati e hanno conseguito la licenzia media: dietro lo schermo, in videoconferenza per l'emergenza Covid-19, non c'erano però tre adolescenti, ma tre nonni. Nicola Bellacicco, 86 anni, Domenica Nettis, 78, e Imma Scarciolla, 69, hanno discusso le loro tesine al cospetto dei docenti dell'istituto comprensivo Carano-Mazzini di Gioia del Colle (Bari). L'in bocca al lupo per la prova era loro arrivato anche dal presidente della Regione Puglia Emiliano. E ora in città sarà festa dopo la pubblicazione dei quadri e la promozione dei tre nonni studenti. "E' un sogno che si avvera", il loro commento.

La prova d'esame - Non erano riusciti a finire la scuola per la guerra, per volontà delle famiglie, per mancanza di fiducia in loro stessi. Quella fiducia, mista a coraggio, ritrovata decenni dopo e che li ha portati a sostenere l'esame per la licenzia media. I tre pensionati, seduti davanti al pc, hanno esposto temi come Coronavirus e peste manzoniana, boom economico degli Anni Sessanta, e immigrazione. "E' un sogno che si avvera", hanno commentato alla fine della discussione.

 

Hanno sostenuto la prova nella sede del Centro Aperto Polivalente per Anziani che li ha seguiti nel progetto "A scuola...Media 80". I docenti hanno rivolto loro domande sugli argomenti di studio scelti per le tre tesine ma anche sulla scelta di tornare sui banchi di scuola. Gli educatori hanno definito la giornata "eccezionale".

 

Alla prova d'esame i tre anziani sono stati accompagnati da figli e nipoti, più emozionati di loro, che hanno video-ripreso l'esame dei loro cari, lasciandosi andare a battiti di mani alla fine di ogni presentazione, ma rinviando i festeggiamenti a "quando usciranno i quadri - dicono - per scaramanzia".

 

Le storie - Nicola Bellacicco, una vita tra i campi e i cantieri, ha raccontato di aver lasciato la scuola nel 1943 per la guerra, ma di aver sempre desiderato di portare a termine gli studi. "Studiare era una cosa che avevo dentro da bambino, ma quando avevo 9 anni, durante la terza elementare - racconta - la guerra mi costrinse a non andare più a scuola. Era troppo pericoloso percorrere a piedi 7 chilometri all'andata e 7 al ritorno, col buio, ogni giorno, per andare dalla nostra casa in campagna fino alla scuola in paese". Questa storia nonno Nicola al nipote Marco, oggi 27enne, l'ha raccontata tante volte. "Mettersi in gioco alla sua età - ha commentato il giovane - è un gesto coraggioso. E' come mettere da parte l'orgoglio per le esperienze di una vita che dovrebbero averti insegnato tutto e dire che si può ancora imparare". 

 

Domenica Nettis, ultima di sette figli, lasciò la scuola per volontà del padre e ha lavorato da ragazza nell'azienda agricola di famiglia. Adesso ha deciso di rimettersi sui libri, con la voglia di continuare. Confessa di aver iniziato questo percorso "come un gioco. Ma oggi che ho scoperto la gioia di imparare, dico che non e' detto che finirà qui, magari continuerò a studiare".

 

Imma Scarciolla, la più giovane dei tre studenti, magliaia e appassionata di pittura e lettura, ha spiegato di non aver continuato gli studi per mancanza di fiducia in se stessa.  "Non mi sentivo in grado - ha ammesso. - Poi ho scoperto che è bello studiare". La sua tesina è stata sull'immigrazione. "Ho scelto questo argomento - ha spiegato - perché è un problema molto attuale e perché il dramma che tante persone stanno vivendo oggi, lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle con i famigliari che emigravano in America".

 

 

Le congratulazioni istituzionali - Alcuni giorni fa il presidente della Regione Michele Emiliano ha dedicato loro un video messaggio parlandone come di "un esempio per i più giovani, affinché non rinuncino mai al sapere e inseguano sempre i loro sogni" e facendogli sapere che "la Puglia fa il tifo per voi".

 

Il sindaco di Gioia del Colle, Giovanni Mastrangelo, ha mandato un messaggio ai tre anziani alla vigilia della prova d'esame, esprimendo la "vicinanza dell'amministrazione e della città intera" e definendo il loro "impegno un esempio lampante di come nella vita non si smette mai di imparare, di crescere, di migliorare". "A voi il nostro affetto e sostegno - detto il sindaco - , orgogliosi di questo impegno che state portando a termine, esempio per tutti noi e per le generazioni future di non smettere mai di studiare perché così si diventa uomini migliori e persone libere".

 

"Rispetto ad un clima che interpreta la scuola come un servizio utile - ha commentato il dirigente scolastico Leonardo Castellana - questi anziani ci danno dando il messaggio che ben al di là dell'utilità, la scuola è un valore, che non serve a qualcosa ma alla crescita personale".

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