Speciale Maturità 2025
ESAMI DI STATO

Maturità 2025, si parte con la prima prova scritta di Italiano: cosa bisogna sapere

Tre tipologie, sette tracce tra cui scegliere e sei ore per dimostrare competenze linguistiche, pensiero critico e capacità argomentativa. La prima prova di italiano, in programma per il 18 giugno, come da tradizione darà il via all’Esame di Stato

03 Giu 2025 - 12:20
 © Ansa

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Mercoledì 18 giugno 2025, alle ore 8:30, inizierà ufficialmente l’Esame di Stato, con la prima prova scritta di italiano.

Quella mattina, le commissioni apriranno il plico telematico inviato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, rivelando le sette tracce nazionali predisposte dagli esperti e scelte direttamente da Viale Trastevere.

I candidati, da quel momento, avranno a disposizione sei ore di tempo per completare l’elaborato che verrà valutato non solo per la correttezza formale ma anche per la capacità di argomentare in modo coerente, personale e critico, partendo da uno dei testi proposti.

Per un ripasso destinato ai maturandi di ieri e di oggi il portale specializzato Skuola.net ha realizzato una guida essenziale sulle cose da sapere.

Prima prova: le tre tipologie di traccia

La prima prova della Maturità 2025 offre agli studenti tre diverse tipologie di tracce: l’analisi di un testo letterario, l’analisi e produzione di un testo argomentativo o una riflessione su temi di attualità.

Gli argomenti - definiti in gergo ministeriale "ambiti" - spaziano da quello artistico, letterario, filosofico, scientifico, a quello storico, sociale, economico e tecnologico.  Una varietà pensata per intercettare stili, inclinazioni e formazioni diverse.

Ogni traccia ha la stessa dignità: non esiste quella “più facile”. Semmai, ce ne sarà una più adatta al singolo candidato. Basta individuarla, anche se non è facile. La prova, infatti, non serve solo a valutare la padronanza della lingua italiana, ma anche a capire quanto lo studente sappia pensare, scrivere e organizzare il proprio pensiero.

Sotto la lente di chi correggerà la prova - in primis il Commissario di Italiano, che quest’anno sarà un professore “esterno” - finiranno la capacità di analisi, la qualità dell’argomentazione, l’uso del lessico, l’efficacia dell’esposizione. Ma anche la coerenza con la traccia e l’originalità del percorso sviluppato: insomma bisogna essere originali senza andare “fuori tema”.

La prima prova si articola su tre tipologie, all’interno delle quali saranno inserite ben sette tracce, relative a diversi ambiti: da quello artistico, letterario, filosofico, scientifico, a quello storico, sociale, economico e tecnologico. Oltre, naturalmente, alla letteratura italiana. Vediamo nel dettaglio come saranno suddivise.

Maturità 2025: il calendario, le materie della seconda prova e il colloquio orale

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© Withub

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  • Tipologia A: Analisi del testo

È la scelta di chi ama la precisione, i dettagli, l’approfondimento. La Tipologia A propone due testi narrativi o poetici firmati da autori italiani attivi dall’Unità d’Italia a oggi. I candidati dovranno selezionare una delle due tracce e affrontarla seguendo tre fasi.

La prima consiste nella comprensione del brano, con un breve riassunto dei contenuti. Poi si passa all’analisi testuale vera e propria, con domande su stile, struttura, retorica, narratologia. Infine, il cuore critico dell’elaborato: una riflessione personale, con possibili riferimenti ad altri testi o autori che abbiano trattato temi analoghi.

Non va vista come un esercizio di interpretazione, ma come un dialogo con la tradizione letteraria. Qui si misura la maturità culturale dello studente, la sua dimestichezza con i codici della lingua scritta, la capacità di cogliere significati profondi oltre il primo livello.

  • Tipologia B: Analisi e produzione di un testo argomentativo

Tre tracce, un documento di riferimento per ciascuna, e il compito di costruire un discorso solido e articolato. La Tipologia B mette in gioco la capacità di difendere un punto di vista, di rispettare la logica del ragionamento, di far dialogare opinioni diverse.

I temi possono spaziare da ambiti artistici, letterari, storici o filosofici a questioni più scientifiche, sociali o economiche. Il testo di supporto non va riassunto, ma usato come base per sviluppare una tesi personale, possibilmente arricchita da un’antitesi e da una conclusione convincente.

In questo tipo di prova, ciò che conta è la chiarezza dell’esposizione, la forza dell’argomentazione, la capacità di non perdersi nella generalizzazione. Un esercizio a metà tra la retorica e la logica, che premia chi sa costruire un pensiero lucido e sa esprimerlo con ordine e intelligenza.

  • Tipologia C: Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo inerente a tematiche di attualità

Due proposte di traccia per parlare del mondo in cui viviamo. La Tipologia C – quella che di solito raccoglie il maggior numero di preferenze – invita lo studente a riflettere su un tema contemporaneo di rilevanza nazionale o globale.

Può trattarsi di eventi recenti, di dinamiche sociali, di questioni ambientali, di diritti, di conflitti o di nuove tecnologie. Ad accompagnare la traccia ci sarà un testo introduttivo, che sarà lo spunto da cui partire per formulare un pensiero critico, ben articolato, ben scritto, che dimostri consapevolezza e capacità di lettura del presente.

Qui emergono la personalità, il punto di vista, la formazione civica dello studente. È una prova in cui non basta essere informati: serve saper filtrare la realtà attraverso uno sguardo lucido e personale.

Come viene valutata la prova: criteri, punteggi, attenzione ai dettagli

La prima prova può portare fino a 20 punti. La valutazione spetta alla sottocommissione d’esame, con il commissario di Italiano – che, come detto, per l’edizione 2025 sarà esterno – a fare da riferimento per la correzione. Ma la decisione è comunque collegiale, e si basa su indicatori nazionali condivisi.

Il Ministero richiede di valutare aspetti ben precisi: la progettazione e la struttura del testo, la coerenza logica, l’uso corretto della lingua, la varietà e la proprietà del lessico, la correttezza grammaticale, l’efficacia dell’argomentazione, ma anche la qualità dei riferimenti culturali e la capacità di esprimere opinioni personali in modo critico e motivato.

Ogni tipologia ha poi obiettivi specifici, che influenzano la valutazione in base al percorso scelto. Ecco perché è fondamentale non solo scrivere bene, ma anche scegliere bene.

Cosa si può portare e cosa è vietato

Il giorno del primo scritto, è consentito utilizzare un dizionario di Italiano. Nessun altro strumento è ammesso, a parte carta (rigorosamente quella della commissione) e penna (portata dal candidato).

Tutto il resto è vietato: cellulari, smartwatch, tablet, cuffie, computer, e qualsiasi altro dispositivo capace di connettersi o archiviare informazioni sono osservati speciali.

Chi trasgredisce, rischia grosso: l’esclusione immediata da tutte le prove d’esame. Nessuna tolleranza, infatti, nel caso in cui si venisse “colti in flagrante”.

Quando finisce la prova: il tempo a disposizione sarà di sei ore, ma i più frettolosi potranno consegnare il compito già dopo tre ore dal fischio di inizio. Circostanza consentita, quest’ultima, non certo consigliata: meglio dedicare l’eventuale tempo rimasto alla revisione e alla limatura del testo. 

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