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Maturità 2022, quasi 540 mila candidati per il primo esame “post-pandemia”: in Campania, Lombardia e Lazio i numeri più alti

Archiviata la “formula light” del biennio 2020-2021, alla Maturità tornano le prove scritte e un’impostazione che, seppur con le dovute modifiche, ricorda quella tradizionale. Un esame che dovrebbe coinvolgere un “esercito” di oltre 500 mila studenti, ammissione permettendo

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Due prove scritte, una di italiano e una che verte sulla materia di indirizzo, più un colloquio orale per dimostrare capacità e competenze.

Tutto per terminare la scuola e ottenere - dopo quasi due anni di Dad, mascherine, quarantene, chiusure a singhiozzo - il tanto agognato diploma.

Come riporta il sito Skuola.net, illustrando i dati diffusi dal Ministero dell’Istruzione, saranno 539.678 studentesse e studenti, dei quali 522.873 interni e 16.805 esterni, coinvolti in questo “rito” di passaggio scolastico che, forse, quest’anno assume ancora più importanza. 

 

Una Maturità “storica”

 

Si tratta di un momento a suo modo storico perché il prossimo giugno, per la prima volta dopo la “pausa” del 2020 e del 2021 - quando si è svolta la sola prova orale, seppur potenziata rispetto a quella standard - l’esame tornerà ad assumere i connotati di quella Maturità che avevamo lasciato nell’epoca pre-pandemica. Facendo presupporre un graduale “ritorno alla normalità” che tutti auspichiamo da tempo.

 

Una Maturità che, comunque, non può ignorare il periodo dal quale stiamo uscendo non senza fatica e che, quindi, prevede piccole “agevolazioni” per gli studenti a partire dal  punteggio riformato, che dà più peso al colloquio orale (25 punti contro i 10 della seconda prova scritta e i 15 di quella di italiano) e al credito scolastico (che dai 40 originari previsti per legge si passa a 50). Ulteriore facilitazione una commissione totalmente interna, ad eccezione del presidente, per concentrarsi maggiormente su quanto svolto effettivamente durante l’anno. Infine, la seconda prova redatta dalle commissioni, a livello d'istituto, per evitare la “generalizzazione” di una prova nazionale, che invece sarà mantenuta per il primo scritto.

 

Quasi 540 mila i candidati alla Maturità 2022: circa la metà sono liceali

 

Di questi 539.678 maturandi, moltissimi saranno quelli che, dopo il tema di italiano, affronteranno una prova di Matematica, di Latino, di Lingua straniera, Scienze Umane o, ancora, dovranno esibirsi con il loro strumento musicale o esprimere il loro talento artistico. Perché sono i liceali la fetta più consistente di questi alunni che saluteranno, dopo il diploma, una volta per tutte la scuola: sono più di 260 mila. Tanti i ragazzi degli istituti tecnici, ben quasi 168 mila, a cui seguono gli studenti dei professionali, in circa 93 mila.

 

La distribuzione dei maturandi nelle varie regioni d'Italia

 

Il Ministero dell’Istruzione ha però anche altre “curiosità” da regalarci sugli studenti che si apprestano a diplomarsi quest’anno. Ad esempio, è possibile constatare che la regione in cui è presente la maggiore fetta di maturandi è la Campania, che ne ospita ben 82.416. Segue la Lombardia, che ne può vantare ben 76.687. Il Lazio è al terzo posto di questa particolare classifica, contando ben 51.802 studenti in procinto di svolgere gli esami di Stato. Particolarmente ricche di diplomandi sono anche la Sicilia (48.904 studenti), il Veneto (39. 350) e la Puglia (38.321). Viceversa, si contano meno maturandi in Valle d’Aosta (882) Molise (2.515), Basilicata (5.509).

 

Anche se, va detto, gli scrutini di fine anno potrebbero “tagliare” qualche numero, auspicando non sia particolarmente alto. Lo scorso anno, ad esempio, hanno modificato la “geografia” dell’esame in maniera sostanziale: il 3,8% dei candidati infatti non è stato ammesso alle prove d’esame, con punte dell’8,5% in Sardegna, dove si è consumata una vera e propria strage di maturandi. 

 

Gli esami (con gli scritti) aspettano anche i ragazzi di terza media

 

Una menzione va fatta, infine, ai colleghi più “piccoli” dei ragazzi di quinta superiore, cioè gli studenti di terza media. Anche loro, infatti, non hanno ricevuto sconti quest’anno: affronteranno due prove scritte e una prova orale. Con il solo “sconto” della terza prova di lingue, che esce dalla porta e rientra dalla finestra perché, durante il colloquio, ci sarà comunque l’accertamento delle competenze previste per le lingue straniere.

 

Ebbene, al netto degli scrutini, saranno addirittura 565.630 studentesse e studenti a sedersi tra i banchi i giorni degli esami, dei quali 560.933 interni e 4.697 esterni. Anche in questo caso è curioso vedere come questi siano ripartiti tra le varie parti d'Italia. Lo scettro di chi ospita più licenziandi è saldamente tenuto dalla Lombardia con 97.985 studenti. Una “valanga” di ragazzi di terza anche in Campania, che ne calcola 59.885, e ancora nel Lazio, con 54.450. Di contro, il Molise ne ha 2.423, la Basilicata 4.735, il Trentino Alto-Adige 5.617.

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