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Maturità 2022, il ritorno degli scritti: cosa si può portare, cosa è vietato e il nodo mascherine

Con l'avvicinarsi dell’esame di Stato iniziano a farsi avanti i dubbi “organizzativi” da parte di studenti e scuole. Non è ancora stato pubblicato un documento ufficiale per la Maturità 2022, ma è già possibile anticipare quello che accadrà. Almeno in parte

scuola vuota banchi maturità
ansa

Gli esami di Stato tornano in versione completa e, così, tornano anche i dubbi degli studenti sugli aspetti organizzativi.

Uno dei principali è: cosa posso portare con me il giorno delle prove? Una domanda che, nella Maturità in "modalità pandemia", ovvero solo con il colloquio orale, non si poneva: lì si trattava di sedersi di fronte alla commissione e di parlare o al massimo di prodursi in prove pratiche.

 

Ma il ritorno degli scritti ripropone gli interrogativi di sempre: come regolarsi con apparecchiature elettroniche, cibo e bevande, strumentazioni di supporto, ecc.? Quest'anno, poi, c'è un aspetto in più da tenere presente: la questione mascherine. Per questo, in attesa che il Ministero dell’Istruzione pubblichi informazioni ufficiali, il portale Skuola.net ha cercato di aiutare i maturandi anticipando quello che potrebbe accadere.

 

Mascherine: obbligatoria quella di tipo chirurgico agli scritti, all’orale decide il presidente di commissione

 

Partendo proprio dal tema più “scottante”: le mascherine. In teoria, dal 15 giugno, cadrà l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione anche durante le manifestazioni “al chiuso” (in cinema, teatri, ecc), restando in piedi una semplice “raccomandazione”. Solo per quel che riguarda i mezzi di trasporto è ancora in corso una riflessione. La scuola, però, fa storia a sé: gli ultimi interventi del Governo in questo settore, infatti, prevedevano che in ambiente scolastico l’obbligo, almeno di quella chirurgica, rimanesse fino alla fine dell’anno.

 

Qualcuno, come il Codacons e alcuni gruppi politici, l’ha interpretato come un “liberi tutti” a partire dall’ultima campanella, chiedendo - tramite un ricorso al Tar contro le ordinanze del Ministero della Salute - di togliere l’obbligo dagli esami di terza media e da quelli Maturità. Specie per gli scritti, quando gli studenti sono tutti assieme. Mentre per gli orali, già negli esami svolti durante lo stato d’emergenza, se c’era il giusto distanziamento già si poteva togliere la mascherina durante il colloquio (con le nuove norme cadrebbe anche nelle fasi pre e post esame). Ma il tribunale amministrativo ha respinto il ricorso, confermando come “prima dello svolgimento e conclusione degli esami non può certamente essere decretata la fine del relativo anno scolastico” e che il successivo “comincia formalmente l’1 settembre”.

 

Sulla questione è intervenuto anche il ministro dell’Istruzione Bianchi, nel corso di un’intervista con la stessa Skuola.net. Non contribuendo, però, a chiarire la situazione. Se, infatti, da un lato il Ministro ha ribadito l’obbligo di mascherina per le prove scritte - quando i maturandi dovranno indossarla per tutta la durata della prova - per quanto riguarda l’orale ha affermato: “Se sarà possibile abbassare la mascherina alla prova orale lo si dovrà domandare al proprio presidente di commissione per verificare se ci sono le condizioni di distanziamento per farlo“. In attesa di eventuali nuovi provvedimenti, è ipotizzabile che nelle scuole possa essere adottata la soluzione dei due anni passati: commissione disposta con i dovuti distanziamenti e il candidato libero quindi di abbassare la mascherina. 


Prima di prendere qualunque decisione, comunque, sarebbe utile ascoltare la voce degli studenti. Come ha fatto, nuovamente, Skuola.net che, sulla questione, nelle scorse settimane ha chiesto un parere a 850 maturandi. Con riscontri davvero interessanti. Da un lato, infatti, oltre 9 ragazzi su 10 (più precisamente il 92%) considererebbero corretto eliminare l’obbligo di mascherina per l’esame. D’altro canto, però, solamente la metà di loro (44%), qualora fosse, si presenterebbe all'esame senza mascherina, per sentirsi più a proprio agio; l’altra metà (48%), pur volendo lasciare piena libertà ai colleghi maturandi, probabilmente la indosserebbero lo stesso durante la maturità, per sicurezza. Appena 1 su 10 (anzi, ancora meno, l'8%), però, sarebbe assolutamente contrario a una “apertura”.

 

Prima prova: ammessi solo penne, vocabolario, carta d’identità

 

Per fortuna, prima di capirne di più su questo tema, i ragazzi possono contare sulle pseudo-certezze legate al resto dell’organizzazione, soprattutto per le prove scritte. Qui in soccorso vengono le “istruzioni” emanate dal Ministero dell’Istruzione alla vigilia della Maturità 2019, l’ultima svolta con gli scritti. 

 

E’ fuor di dubbio, ad esempio, che quello che serve per svolgere la prima e la seconda prova sono esclusivamente dei fogli (che non si possono portare da fuori ma che devono essere consegnati dalla commissione) e delle penne per scrivere. A cui gli studenti, solo se vogliono (ma sono fortemente invitati a farlo), possono aggiungere i materiali di supporto tradizionalmente consentiti. Per la prima prova, l’immancabile dizionario di italiano e, se la commissione lo accetta, quello dei sinonimi e contrari.

 

Fondamentale, invece, sarà avere con sé un documento di identità, per le opportune procedure di identificazione, che verranno svolte in ogni prova.

 

Seconda prova: ammessi anche manuali tecnici, calcolatrici grafiche ma senza…CAS

 

Per la seconda prova, invece, tutto dipende dall’indirizzo. Alcuni esempi? Gli studenti del liceo scientifico, per la prova di matematica, potranno usufruire di una calcolatrice (tradizionale, scientifica o grafica) tra quelle ammesse dal Ministero dell'Istruzione, che anche quest’anno è stata aggiornata. Questa lista è valida anche per tutte quelle prove di indirizzo che richiedano lo svolgimento di calcoli, come quelle di economia aziendale, meccanica, ecc.

 

Gli studenti che invece dovranno cimentarsi con una seconda prova di lingua straniera - latino incluso - potranno portare un dizionario bilingue o monolingue. Alcune prove di indirizzo, soprattutto negli istituti tecnici e professionali, possono invece consentire l’impiego di codice civile o manuali/formulari specifici. Tutti gli altri testi scolastici, se non espressamente indicati, dovranno restare a casa.

 

Al liceo artistico e in alcuni istituti tecnici saranno ammesse matite, compassi, squadre e strumentazione tecnica. Mentre gli iscritti al liceo musicale dovranno tenere con sé lo strumento oggetto della seconda prova (pratica).

 

Smartphone e Internet banditi senza deroghe

 

Al contrario, sono messi al bando tutti quei dispositivi in grado di connettersi alla rete Internet. Così, gli smartphone dovranno essere spenti e consegnati alla commissione prima dell’inizio delle prove. Se, infatti, si viene “beccati” a usarli durante l’esame, l’esclusione è pressoché automatica. Lo stesso vale sicuramente anche per tablet e laptop. Così come per le calcolatrici capaci di calcolo simbolico (CAS), e quelle che possono connettersi alla rete.

 

Le indicazioni di tre anni fa, stranamente, non parlano di smartwatch ma, vista la forte diffusione che nel frattempo hanno avuto questi dispositivi, è facile immaginare che nell’aggiornamento del Ministero - che dovrebbe arrivare a giorni - entreranno nell’elenco dei prodotti “proibiti”. Tranquillamente accettati, invece, gli orologi tradizionali

 

Cibo e acqua sempre da consigliare

 

Ammessi, ma con moderazione, anche generi “di conforto” - acqua, cibo, bevande analcoliche - per rifocillarsi durante le lunghe prove scritte, visto che dal momento del via non ci si potrà allontanare dal posto se non per andare in bagno. E che le prove possono durare dalle 4 alle 8 ore, a seconda della tipologia di scritto e di indirizzo di studio. 

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