FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Maturità 2021, edizione record: uno su due sopra l’80,  bocciature quasi azzerate e pioggia di 100 e lode

Che la formula della maturità ai tempi del Covid fosse “light” era risaputo. Ma forse pochi si aspettavano che ben il 99,8% degli esaminati sarebbe stato promosso

maturità roma tasso 2017
ansa

La maturità al tempo del Covid è più facile? Gli studenti sostengono di no, i fatti sembrano smentirli; a meno che quest'anno i ragazzi non si siano impegnati molto di più dei loro predecessori. Perché, leggendo i risultati ufficiali degli esami di Stato 2021, appena diffusi dal Ministero dell'Istruzione, è sotto gli occhi di tutti il percorso pressoché netto fatto dai maturandi. Praticamente tutti i candidati sono entrati a scuola per sostenere il maxi-orale (unica prova prevista) e sono usciti con il diploma in mano; peraltro nella maggior parte dei casi con voti alti se non altissimi.

I numeri della Maturità 2021

Il tasso di successo all'esame, infatti, va aggiornato con un nuovo record: la quota di quanti hanno affrontato e superato la maturità arriva al 99,8%, la più alta di sempre (nel 2020 furono il 99,5%, quando però tutti quanti vennero ammessi alla prova - sempre un colloquio orale e basta - senza passare per lo sbarramento di fine anno, buttando dentro anche gli studenti con più difficoltà). E anche paragonando gli ultimi dati con quelli dell'era pre-Covid il rendimento dei maturandi 2021 risulta comunque migliore: a fronte di un numero simile di ammessi (circa il 96% sia nel 2018-2019 che stavolta) quello dei diplomati cresce (dal 99,7% del 2019 al 99,8% attuale).

 

A ulteriore riprova dell'ottima figura fatta dalle ragazze e dai ragazzi di fronte alle commissioni, poi, ci sono i punteggi ottenuti. Ad esempio, i diplomati con lode sono schizzati al 3,1% (rispetto al 2,6% di un anno fa); con la percentuale più alta che si riscontra, così come lo scorso anno, in Puglia (5,9%), seguita da Umbria (4,8%), Marche (4,4%), Calabria (4,4%). Mentre la schiera delle studentesse e degli studenti con 100 (senza lode) registra un netto balzo in avanti: dal 9,6% dell’anno scorso al 13,5%.

 

E allargando ulteriormente lo sguardo la situazione non cambia: più di un diplomato su due ha preso un voto superiore a 80; il 52,9% delle studentesse e degli studenti si colloca infatti nella fascia di valutazione 80-100 (rispetto al 48,9% dell’anno scorso). Di conseguenza, si assottigliano le fasce di voto più basse: i 60 passano dal 5,5% del 2020 al 4,8% di quest’anno; i punteggi tra 71 e 80 scendono dal 25% al 23,7%, i 61-70 dal 20,7% al 18,5%. 

 

I liceali si confermano i più bravi

Per quanto riguarda gli indirizzi di studio, le medie più alte si confermano nei Licei, dove il 4,7% dei candidati ha conseguito la lode, il 17,3% ha raggiunto 100 (numero in aumento rispetto al 12,9% dell’anno scorso), il 18,1% tra 91 e 99, il 21,9% tra 81 e 90. Entrando più nello specifico, il liceo Classico si conferma al primo posto per numero di diplomati con lode (8,5%), seguito dal liceo Europeo (7,5%) e dal liceo Scientifico (7%). 

 

Decisamente più in basso i diplomati degli Istituti Tecnici e Professionali: nei primi, ha conseguito la lode l’1,7% dei ragazzi (comunque in aumento rispetto all’1,4% di un anno fa), il 10,4% ha ottenuto 100, il 13,1% tra 91 e 99, il 19,3% tra 81 e 90; nei secondi, lode per lo 0,8% (dato da non sottovalutare, visto che nel 2020 furono lo 0,5%), 100 per l’8,4%, voto tra 91 e 99 per il 13% e tra 81 e 90 per il 20,1%.

 

Ma i neo diplomati sono davvero così bravi?

Numeri che, però, se inseriti in un contesto più ampio stridono un po' o perlomeno invitano a una riflessione: “In una settimana - sottolinea Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net - siamo passati dalla constatazione, fatta emergere dagli esiti delle prove Invalsi 2021, che la metà degli studenti, arrivata in quinto superiore, non raggiunge i livelli minimi accettabili in italiano o matematica allo scoprire che gli stessi studenti sono stati protagonisti della migliore maturità della storia, se non altro tra quelle recente”.

 

Da dove viene questo paradosso? "Dal fatto - prosegue Grassucci - che stiamo parlando di due rilevazioni diverse: la prima viene dall'Invalsi, che è un test standardizzato eseguito secondo metodologie condivise anche con altri Paesi; la seconda, invece, è la somma delle valutazioni e dei voti assegnati dai docenti che hanno osservato gli studenti nel corso degli ultimi tre anni della loro carriera scolastica”. Gli studenti, dunque, sono preparati o impreparati? Chi ha ragione? “Forse il dato dei Neet, giovani che non studiano e non lavorano - conclude Grassucci - può risolvere la questione: sono ormai arrivati a essere uno su tre. Un dato abbastanza emblematico”.

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali