Appartiene alla categoria dei gliomi di grado IV secondo la classificazione dell'OMS, cioè il grado più alto di malignità
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Il glioblastoma è il tumore cerebrale maligno più comune e più letale negli adulti. Conosciuto anche come glioblastoma multiforme (GBM), è classificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come glioma di grado IV, ovvero il massimo livello di aggressività.Questo cancro nasce dalle cellule di sostegno del cervello (cellule gliali) e cresce in modo rapidissimo, infiltrando il tessuto sano come le radici di una pianta. Per questo è praticamente impossibile rimuoverlo del tutto con un intervento chirurgico. I sintomi più frequenti sono mal di testa intenso, crisi convulsive, debolezza a un braccio o a una gamba, difficoltà nel parlare o confusione.
Spesso la diagnosi arriva quando il tumore è già in fase avanzata.Colpisce soprattutto persone tra i 50 e i 70 anni e gli uomini leggermente più delle donne. In Italia si contano circa 1.500-2.000 nuovi casi all’anno.Nonostante i progressi, la prognosi rimane molto severa: con il trattamento standard (chirurgia, radioterapia e chemioterapia con temozolomide) la sopravvivenza media è di 14-16 mesi. Solo il 5-10% dei pazienti supera i 5 anni.Oggi la ricerca punta su immunoterapia, vaccini personalizzati, campi elettrici e nuovi farmaci, ma per ora nessun trattamento ha cambiato radicalmente il decorso della malattia.