nelle sue fasi iniziali

Sla, passo avanti nella diagnosi della malattia: studio fra Torino e Stati Uniti

I ricercatori: "Per la prima volta disponiamo di uno strumento potenziale non solo per migliorare e accelerare la diagnosi di Sla, ma anche per identificarla in una fase molto precoce, permettendo di intervenire in modo più immediato e più mirato"

19 Ago 2025 - 12:22
 © Afp

© Afp

E' davvero un importante passo avanti nella diagnosi precoce della Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla) quello che arriva da uno studio internazionale coordinato dal professor Adriano Chiò, Direttore della Neurologia 1 universitaria della Città della Salute di Torino, e dal professor Andrea Calvo, neurologo della medesima struttura, in collaborazione con il National Institutes of Health (Nih) degli Stati Uniti. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature Medicine. "I ricercatori - informa una nota - hanno individuato nel sangue un insieme di proteine che potrebbe rappresentare un biomarcatore affidabile per identificare la Sla nelle sue fasi iniziali".

"La scoperta - si legge ancora - si basa su una tecnologia di avanguardia nel campo della proteomica, chiamata Olink Explore 3072, che consente di misurare con estrema precisione la concentrazione di oltre 3.000 proteine circolanti nel plasma". "Questi risultati - spiega Chiò - rappresentano una vera svolta: per la prima volta disponiamo di uno strumento potenziale non solo per migliorare e accelerare la diagnosi di Sla, ma anche per identificarla in una fase molto precoce, permettendo di intervenire in modo più immediato e più mirato".

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri