Il virus rialza la testa

Covid, la variante Stratus preoccupa gli esperti: ecco quali sono i sintomi chiave da monitorare

Il virus è sotto monitoraggio con rischio globale basso, ma la sua diffusione cresce: in Europa in estate ha superato il 60% delle sequenze, nel mondo è intorno ai due terzi

06 Set 2025 - 16:02

La nuova variante di Covid, denominata Stratus (XFG), si sta diffondendo rapidamente anche in Italia. Secondo quando dichiarato ad Adnkronos dal virologo Mauro Pistello, responsabile del laboratorio di Virologia dell'Azienda ospedaliero-universitaria Pisana, "oggi oltre la metà delle infezioni da Covid nel nostro Paese è attribuibile a Stratus". Il trend italiano segue l'andamento già osservato a livello internazionale: l'European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) stima che in Europa, durante l'estate, la quota mediana di sequenze riconducibili a Stratus abbia superato il 60%, mentre l'Oms segnala una prevalenza globale di oltre il 65% nelle analisi di agosto.
Nonostante la crescita, le autorità sanitarie chiariscono che non vi sono segnali di maggiore gravità clinica: Stratus è classificata come Variant Under Monitoring, con rischio aggiuntivo basso. I vaccini anti-Covid in uso restano considerati efficaci nel prevenire le forme gravi della malattia.

Che cos'è Stratus (XFG) e perché è sotto monitoraggio

 La variante Stratus, identificata per la prima volta tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate 2025, appartiene alla famiglia delle mutazioni di Covid-19 legate a Omicron. La sua rapida diffusione ha spinto Oms ed Ecdc a inserirla nell'elenco delle varianti "under monitoring". Questo livello di allerta non implica automaticamente una maggiore pericolosità, ma serve a seguire con attenzione parametri come velocità di trasmissione, gravità clinica ed eventuale capacità di eludere la risposta immunitaria.

Dove si sta diffondendo: i dati tra Italia, Europa e mondo

 In Europa, secondo i dati dell'Ecdc, Stratus ha raggiunto una media del 60% delle sequenze di Covid analizzate nei mesi estivi. Negli Stati Uniti e in altre aree del mondo, la sottovariante ha mostrato una prevalenza simile, con valori superiori al 65% delle sequenze.
In Italia, la circolazione è già significativa: più della metà dei contagi recenti di Covid sono dovuti a Stratus, conferma Pistello. I dati regionali segnalano una diffusione uniforme sul territorio, mentre altre varianti di Omicron risultano in progressivo calo.

Sintomi: dalla "gola a rasoio" al ritorno di anosmia e ageusia

 I sintomi di Stratus sono perlopiù simili a quelli osservati nelle precedenti ondate di Covid, ma diversi medici hanno segnalato alcune peculiarità. Uno dei disturbi più ricorrenti è la raucedine accompagnata da dolore e bruciore alla gola, descritto come "gola a rasoio". In Italia si segnalano anche sintomi come l'anosmia e ageusia, la perdita di olfatto e gusto che caratterizzava le prime fasi della pandemia. Accanto a questi, restano frequenti i sintomi classici del Covid: febbre, tosse secca, stanchezza, dolori muscolari.

  • Raucedine e mal di gola: Il sintomo distintivo di Stratus è una gola fortemente irritata, che provoca raucedine persistente.
  • Febbre e tosse secca: Febbre moderata e tosse secca continuano a essere tra i segni più comuni nelle nuove infezioni da Covid.
  • Perdita di olfatto/gusto: In Italia alcuni pazienti hanno manifestato anosmia e ageusia, sintomi che sembravano essere meno frequenti nelle ultime ondate.

Rischio e gravità: cosa dicono OMS ed Ecdc su Stratus

 L'Oms sottolinea che, allo stato attuale, non ci sono evidenze di una maggiore gravità delle infezioni da Stratus. La variante è considerata a rischio basso, con la principale criticità legata alla capacità di rapida sostituzione delle altre linee di Covid già circolanti. L'Ecdc ribadisce che i vaccini anti-Covid restano fondamentali: non eliminano il rischio di infezione, ma continuano a offrire protezione significativa contro le forme gravi.

Autunno: raccomandazioni e priorità per i soggetti fragili

 Con l'arrivo della stagione autunnale, i virologi raccomandano maggiore attenzione per anziani, persone immunodepresse e con patologie croniche. La campagna vaccinale, aggiornata con richiami mirati alle nuove varianti, è considerata il principale strumento di prevenzione. Il virologo Fabrizio Pregliasco ha dichiarato che "ci attendiamo ondate e picchi sostenuti dalle nuove varianti di Covid" e che, pur non essendoci segnali di maggiore gravità, la diffusione di Stratus può portare nuove pressioni sulle strutture sanitarie.

Cosa fare in caso di sintomi: test e buon senso sanitario

 Gli esperti consigliano di eseguire un test diagnostico in caso di sintomi sospetti, per confermare l'infezione da Covid e isolarsi se necessario. Particolare attenzione va prestata ai segnali più caratteristici – raucedine intensa, dolore alla gola, perdita di olfatto e gusto – e di rivolgersi al medico in caso di sintomi persistenti o severi. Le raccomandazioni generali restano valide: uso della mascherina in luoghi affollati, igiene delle mani e prudenza verso i soggetti più fragili.

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