Ha segnato un’epoca con il suo timbro vellutato, le interpretazioni intense e una personalità forte e ironica
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Il mondo della musica perde una delle sue voci più eleganti e riconoscibili: Ornella Vanoni è morta all’età di 91 anni. Signora della canzone italiana, interprete raffinata e anticonformista, aveva saputo attraversare generi e decenni con uno stile inconfondibile, tra jazz, canzone d’autore e sonorità più moderne. Autentica icona, è stata anche protagonista in teatro e nel cinema, collaborando con i più grandi artisti del nostro panorama musicale.
Nata a Milano nel 1934, Vanoni ha segnato un’epoca con il suo timbro vellutato, le interpretazioni intense e una personalità forte, ironica e sempre sincera.
Brani come "Senza Fine", "L’appuntamento", "Domani è un altro giorno" e "Una ragione di più" sono diventati parte della memoria collettiva, rendendola una delle artiste più amate dal pubblico e rispettate dal mondo della musica.
La ricordiamo con una delle sue esibizioni più poetiche e suggestive, del 1981, quando a "Popcorn" interpretò "Che cosa c’è", dimostrando ancora una volta il fascino e la potenza discreta della sua voce.