FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Renzi ancora all'attacco contro la flat tax: "E' ingiusta e non ha coperture"

Il segretario Pd dice che le sue priorità sono "famiglie e piccoli imprenditori" e parla di proposte irrealizzabili che arrivano da Berlusconi e Di Maio. "Se vinciamo avremo le carte in mano"

Renzi ancora all'attacco contro la flat tax:
ansa

La flat tax "è un'operazione di ritorno al passato: in ogni campagna elettorale c'è sempre una proposta che tecnicamente non ha le coperture".

Lo ha detto il segretario del Pd, Matteo Renzi, all'emittente fiorentina "Controradio". "E' una tassa non di Robin Hood ma dello sceriffo di Nottingham: toglie ai poveri per dare ai ricchi. Nessuno riuscirà a fare la flat tax perché non ci sono le coperture - ha ribadito - ed è ingiusta".

Renzi ha poi dichiarato che tra le priorità individuate dal Pd per il futuro del Paese ci sono "le famiglie" e i piccoli imprenditori, "quelli che soffrono: non è possibile fare tutto". E ha ribadito che le proposte avanzate da M5S e dal centrodestra, "da Berlusconi e Di Maio, 'veleggiano' su costi di circa 200 miliardi. Quanto abbiamo fatto noi ne valeva circa 30".

"Se saremo i primi avremo le carte in mano" - Parlando di legge elettorale, ha poi detto che "questa riforma è la conseguenza del no al referendum del 4 dicembre. Dopo che abbiamo perso è evidente che siamo tornati a livello della prima Repubblica. Non è una legge elettorale autolesionista per il Pd: abbiamo dovuto farla ma io non credo che la partita sia chiusa". E ha aggiunto che "la partita sui voti non si gioca soltanto sulle coalizioni. Spero e lavoro perché il Pd sia il primo gruppo parlamentare. Se questo avverrà dopo 5 marzo, il Pd avrà le carte in mano".

"Nessun accordo con Forza Italia" - Il segretario Dem ha poi ribadito, commentando l'ipotesi del "governo del presidente" lanciata da D'Alema, che non ci sarà nessun accordo con Forza Italia dopo il voto e ha spiegato: "D'Alema è appassionato delle strategie del dopo voto, io penso a come dare più soldi ai cittadini, alle esigenze dei cittadini. La proposta di un accordo Pd-Fi l'ha lanciata D'Alema e non io, vogliamo che il Pd e la coalizione di centrosinsitra possa avere i numeri" per governare.

"Nessun dialogo con i populisti" - Neanche con il Movimento 5 stelle ci sono margini di dialogo, ha detto Renzi, precisando: "Ci sono cose che mi lasciano perplesso, c'è la destra nella quale la trazione è quella leghista, è la destra che andava ai comizi della Le Pen ed è quindi populista; poi c'è il Movimento cinque stelle che è un altro movimento populista: è evidente che noi non possiamo dialogare con forze populiste".

"Ho proposto a Padoan di candidarsi a Siena" - "Ho proposto al ministro Padoan di candidarsi in Toscana - continua il leader Dem -, nel collegio di Siena, perché il Pd deve essere una squadra forte e autorevole ma anche perché con Pier Carlo abbiamo affrontato la questione bancaria in modo innovativo. Noi non abbiamo salvato le banche ma migliaia e migliaia di correntisti. Rivendicare con grande forza questa decisione e rivendicarlo nella città simbolo di uno dei grandi scandali bancari del passato credo sarebbe una bella cosa".