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Elezioni, Berlusconi: a Palazzo Chigi? Il mio candidato premier

Il leader di Forza Italia parla di alleanze, coalizione e programma elettorale. "Sono molto preoccupato per il futuro dellʼItalia"

Elezioni, Berlusconi: a Palazzo Chigi? Il mio candidato premier - foto 1
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"Il garante del programma e degli impegni presi con gli elettori sono e rimarrò io.

Gli elettori non voteranno al buio". Lo dice Silvio Berlusconi, parlando del voto politico di marzo. Sul candidato premier del Centrodestra, il leader di Forza Italia ha il nome, ma non si sbilancia: "Nessun identikit, lo rivelerò al momento opportuno, e sarà di assoluta autorevolezza". "E sarà Forza Italia ad indicarlo", precisa.

In una intervista al Corriere della Sera, Berlusconi parla di alleanze, coalizione e programma elettorale. "Sono molto preoccupato per il futuro dell'Italia: se il nostro Paese cadesse nella mani dei ribellisti, dei pauperisti, dei giustizialisti, questo sarebbe un problema drammatico per noi e per l' intera Europa", dice. "Però gli italiani sono un popolo saggio e maturo, che sa benissimo da solo come fare scelte responsabili, senza bisogno della tutela di Bruxelles".

"La Ue deve cambiare" - E proprio parlando di Europa, il leader di Forza Italia afferma: "Chiederò di cambiare profondamente, nell'interesse dell'Italia e della stessa Europa. Di tornare ad essere quel grande spazio di libertà - basato sulle radici greco romane e giudaico cristiane - che era nei sogni dei padri fondatori".

"Nel nostro programma Flat tax e sgravi per assunzione dei giovani" - Sul programma Berlusconi precisa i punti decisivi: Flat tax al 23%, sei anni di sgravi fiscali e contributivi per i giovani assunti a tempo indeterminato, alcuni pezzi della legge Fornero aboliti. "Abbiamo ben chiari i costi, ma prima vorrei chiarire una cosa. Tagliare le tasse, a regime, non è un costo, anzi è un modo per incrementare il gettito dello Stato".

"Astensionismo e M5s sintomo di scontento, ma non risolvono i problemi" - Su astensionismo e avversari politici, il primo fra tutti il movimento di Grillo, Berlusconi non fa sconti: "Sono due facce della stessa medaglia, sono espressioni della condivisibile delusione e del legittimo disgusto per questa politica, e per questi politici, di molti elettori. Però sono due scelte che invece di risolvere i problemi li aggravano".

"Professionisti della politica mi fanno schifo, mio impegno contro pericolo M5s" - Nella serata di domenica Berlusconi è tornato a parlare in un intervento tv, spiegando innanzitutto il suo impegno in politica come necessario per fermare il pericolo rappresentato dai suoi avversari. "Non ho nessuna passione anzi la politica ed i suoi professionisti mi fanno schifo", ha detto. "Nel 94 c'era il pericolo comunista ora c'è un pericolo ancora più grave e cioè che vada al governo una setta pauperista e ribellista come il M5s".

"Renzi ha il merito di aver chiuso con il comunismo, ma Pd è senza anima" - "Renzi ora è accusato di aver portato il Pd al 21% per il suo cattivo carattere, ma ha un merito: ha chiuso con la tradizione comunista del suo partito", ha detto Berlusconi sottolineando però che il segretario del Partito Democratico "non ha dato un'anima al Pd che ormai è una scatola vuota che si riempie solo con aspirazioni di potere".