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Salario minimo, Meloni: "I sindacati dovrebbero essere più coerenti" | "Non vedo scontri tra politica e toghe"

"L'accordo sui migranti con l'Albania è utile e innovativo, la sinistra lo contesta perché spera che falliamo ma noi contiamo di risolvere l'emergenza"

Salario minimo, Meloni: "I sindacati dovrebbero essere più coerenti" | "Non vedo scontri tra politica e toghe" - foto 1
Ansa

Giorgia Meloni attacca opposizioni e sindacati sul salario minimo.

"M5s e Pd ci dicono che è l'unica cosa da fare in Italia, ma in 10 anni che sono stati al governo non gli è mai venuto in mente di farlo", ha detto intervistata su Rtl 102.5. "Alcuni sindacati - ha aggiunto - vanno in piazza per il salario minimo e poi accettano contratti da poco più di 5 euro l'ora: bisognerebbe essere un po' più coerenti".

 

Salario minimo, Meloni: "I sindacati dovrebbero essere più coerenti" | "Non vedo scontri tra politica e toghe" - foto 2
Tgcom24

 

Salario minimo in Italia, "lavorare per alzarlo"

 E ancora: "Alla Camera la maggioranza ha presentato un emendamento alla proposta dell'opposizione che dà mandato al governo di risolvere il problema", ha detto il premier prima della votazione al testo, passato con 153 voti a favori, 118 contrari e tre astenuti, precisando che "noi ora dovremo concentrarci per alzare il salario di chi effettivamente ha salari inadeguati senza rischiare di abbassare quello di chi è messo un tantino meglio".

 

Magistrati, "nessuno scontro: alcuni di loro vanno oltre il loro ruolo"

 Meloni affronta il nodo sullo scontro con i magistrati e dice: "Non vedo alcuno scontro fra politica e magistratura, non potrebbe venire da me, persona di destra con grande rispetto per chi serve lo Stato. Poi in Italia c'è una piccola, piccolissima ma rumorosa parte della magistratura che per ragioni ideologiche ritiene di fare altro rispetto al suo ruolo, disapplicando provvedimenti di un governo che non condivide. Mi ha colpito ancor di più l'Anm: dice che la riforma costituzionale voluta dal governo è un attacco alla magistratura, che non viene neanche toccata, e addirittura una deriva antidemocratica". 

 

 

Accordo con l'Albania "utile e innovativo

 "In merito all'accordo con l'Albania sui migranti, il premier lo giudica "innovativo, utile" e spiega che può "rappresentare un precedente che si può fare in molte nazioni nel pieno rispetto del diritto internazionale. Non so perché la sinistra lo contesti così, forse perché sperano che non riusciamo a risolvere il problema, cosa che noi contiamo di fare in una realtà in cui ci confrontiamo con flussi senza precedenti". E ancora: "Il Pd ha cercato di cacciare il povero Edi Rama che è socialista dal Pse perché evidentemente aiutare l'Italia non è di sinistra". 

 

"Anno tosto, ci siamo trovati a gestire un disastro"

 Il premier pone poi l'accento sull' "anno tosto" che l'Italia sta vivendo e spiega: "Tosto. Sì, è la parola più facile forse per raccontare un anno in cui obiettivamente è accaduto più o meno tutto quello che poteva accadere, ma secondo me il segreto è un po' viverla giorno per giorno come direbbe Rambo, e quindi cerchiamo di affrontare ogni problema nel modo più pragmatico e serio possibile guardando sempre all'unico interesse che abbiamo, che è fare gli interessi dei cittadini italiani. Poi delle volte si riesce meglio, delle volte si riesce meno bene, ma sicuramente questo è quello che ci muove. E io penso che nel disastro che ci siamo trovati a gestire, per la situazione italiana e per quella internazionale, i risultati che bene o male arrivano raccontano di un lavoro che è stato fatto con serietà". 

 

Manovra, "partivamo da -33 miliardi, puntiamo sulle priorità"

 Riguardo all'anno difficile, Meloni pone l'accento sulla Manovra dicendo che è stato fatto "un lavoro difficile: a fare le manovre con i soldi sono buoni tutti, quando mancano i soldi è più difficile. La situazione che abbiamo trovato è molto complessa: per il 2024 abbiamo 13 miliardi di maggiori interessi sul debito e 20 miliardi di crediti del Superbonus, partivamo da -33 miliardi. Ciò nonostante abbiamo fatto una Manovra da 28 miliardi e abbiamo concentrato poche risorse su alcune priorità: difesa del potere di acquisto delle famiglie, con il taglio del cuneo; abbiamo iniziato la riforma fiscale; adeguato le pensioni e poi ci siamo concentrati sulla sanità con un aumento del fondo sanitario al massimo storico e occupati anche di famiglia e natalità". 

 

"Centrodestra in salute"

 "Il centrodestra sta molto bene, è in salute - afferma il premier -. C'è un metro solo per valutare la coesione delle maggioranze: la velocità con cui i governi riescono a operare. Si vede che questo governo opera velocemente, e quando succede è perché è facile mettersi d'accordo. Accade solo in maggioranze con una visione comune. Ne ho viste altre impantanate, che non trovano sintesi su niente. A noi non accade". 

 

"No a un Patto Ue che non possiamo rispettare"

 Il presidente del Consiglio affronta anche il problema del nuovo Patto Ue di stabilità dicendo che "sono ore molto serrate per la trattativa, è un momento davvero molto delicato. Crediamo che un'Europa seria debba tenere in considerazione le strategie che si è data. Il punto principale che poniamo sono gli investimenti: quando si fanno le regole sui parametri che gli Stati devono rispettare, non si può non tenere conto degli investimenti che l'Europa chiede. Ci sono altri punti di vista, stiamo facendo del nostro meglio per trovare una sintesi efficace ma ragionevole: l'unica cosa che non si può fare è dire di sì a regole che non si possono rispettare". 

 

"Si è parlato senza pietà delle mie questioni personali"

 Infine, Meloni tocca anche l'argomento dei problemi personali e dice: "Si è parlato a volte senza pietà delle mie questioni personali, ma si mette l'elmetto in testa e si combatte". 

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