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I due leader hanno parlato anche di transizione ambientale e di rilancio della competitività delle imprese. Il cancelliere tedesco: "Italia partner strategico irrinunciabile". E su Kiev: "Non soddisfacenti i colloqui di Istanbul, pressing su Mosca"
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Sforzi comuni per una pace duratura in Ucraina, amicizia con Israele ma attenzione e solidarietà con Gaza. Dopo il suo confronto con il cancelliere tedesco Friedrich Merz a Palazzo Chigi, Giorgia Meloni sottolinea i punti d'incontro tra i due leader e i progetti condivisi. "Ci auguriamo che il vertice di Istanbul sia un primo passo verso un processo di pace", ha spiegato il premier, chiarendo la posizione verso Tel Aviv, che condivide con Berlino: "Italia e Germania sono amiche di Israele. Proprio per questo non possiamo restare indifferenti a quello che accade a Gaza, dove la situazione è sempre più drammatica". "È necessario abbandonare un po' i personalismi che rischiano di minare l'unità dell'Occidente, che è fondamentale per risolvere il conflitto" in Ucraina, ha poi detto il presidente del Consiglio commentando le parole di venerdì di Emmanuel Macron, secondo cui era falso che nella riunione dei "volenterosi" a Tirana si fosse parlato di invio di truppe.
Sulla questione Ucraina, il premier ha spiegato: "Io e Merz abbiamo parlato degli sforzi comuni per arrivare a una pace giusta e duratura nel Paese. Se oggi ci sono le condizioni perché si svolgano colloqui di pace è grazie alla tenacia del popolo ucraino ma anche al sostegno dell'Occidente. Non c'è stato l'incontro Zelensky-Putin ma è comunque positivo che le delegazioni si siano viste, grazie anche all'azione della Turchia e dell'America. Ci auguriamo che sia un primo passo per un processo di pace giusta e duratura che tenga conto delle necessarie garanzie di sicurezza per la nazione aggredita".
Su Israele e Gaza ha detto: "Abbiamo parlato di Medioriente. Proprio perché siamo amici di Israele, non possiamo restare indifferenti a quello che accade a Gaza, dove la situazione è sempre più difficile e drammatica. Ribadisco che in questo quadro non ci possano essere ambiguità nel pretendere che Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi e nel chiarire che non c'è un futuro per la presenza di Hamas nella Striscia o in un futuro Stato palestinese".
"La proposta alla quale stiamo lavorando non è una lettera alla Corte europea dei diritti dell'uomo ma ai nostri partner europei per interrogarci sulle convenzioni europee e la capacità che hanno oggi, a distanza di qualche decennio da quando sono state scritte, di affrontare le questioni che noi abbiamo bisogno di affrontare". Lo ha detto il premier Meloni replicando a una domanda sull'iniziativa del governo italiano sul fronte dell'immigrazione. "Quindi - ha aggiunto - per evitare che si dica anche domani che c'è un'ingerenza sul lavoro dei giudici diamo una corretta interpretazione. Stiamo aprendo un dibattito politico per capire se le convenzioni alle quali siamo tutti legati sano in grado di affrontare le sfide che dobbiamo affrontare".
Il premier ha poi auspicato un rilancio della competitività delle imprese spiegando: "Condividiamo l'impegno a rinforzare la cooperazione in ambito economico: rilanciare la competitività delle imprese priorità che condividiamo, soprattutto per rimediare alle conseguenze drammatiche di una transizione ideologica. Siamo d'accordo sulla necessità di raggiungere i traguardi ambientali ma non possiamo correre il rischio di una desertificazione industriale".
Al termine del bilaterale, è intervenuto anche il cancelliere tedesco, definendo l'Italia "un partner strategico irrinunciabile nella politica europea ed estera. Siamo due grandi nazioni industriali e strettamente collegate anche con cooperazione economica. In tutti i dossier di politica europea, c'è una grande intesa tra i nostri due Paesi". E sull'Ucraina, ha poi definito "non soddisfacenti i colloqui di Istanbul sull'Ucraina" e ha chiarito: "Aumenteremo la pressione sulla Russia e martedì ci sarà il 17esimo pacchetto di sanzioni soprattutto sulla ombra sul Mar Baltico".
E, rivolgendosi a Meloni: "Cara Giorgia, voglio ringraziarti cordialmente per questa accoglienza splendida qui a Roma, sono felice di essere qui all'inizio del mandato come cancelliere, un chiaro segno che Germania e Italia sono uniti da una profonda amicizia da decenni. Entrambi siamo Paesi fondatori Ue, uniti da cooperazione di anni, decenni, e voglio che questa cooperazione vada avanti e diventi ancora più intensa".