Il richiamo istituzionale

Giornata dell'infanzia, Mattarella: "La sofferenza dei bambini è una sconfitta per la comunità"

Il presidente della Repubblica sottolinea l'urgenza di ascoltare i più piccoli e garantire diritti e tutela, mentre aumentano violenze, marginalità e il peso dei conflitti sui minori

20 Nov 2025 - 10:54
 © Ansa

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Nel messaggio diffuso in occasione della Giornata mondiale dell'infanzia e dell'adolescenza, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella richiama l'attenzione sulla necessità di riconoscere i bisogni dei più piccoli e di difendere concretamente i loro diritti. Il Capo dello Stato sottolinea come violenze, sfruttamento, tratta, condizioni di schiavitù e persecuzioni continuino a colpire milioni di bambini nel mondo, aggravate dall'aumento dei conflitti e dall'acuirsi delle emergenze umanitarie. Un richiamo che riguarda da vicino anche l'Italia, dove persistono situazioni di abbandono, fragilità e marginalità che non possono essere ignorate. Mattarella parla della responsabilità collettiva di ascoltare, comprendere e proteggerli, ricordando che la sofferenza di un minore rappresenta una sconfitta per tutta la comunità nazionale.

Il messaggio del Capo dello Stato nella Giornata mondiale dell'infanzia

 Nel suo intervento, Sergio Mattarella pone l'accento sull'importanza dell'ascolto come primo gesto di riconoscimento dei diritti dell'infanzia. Il presidente della Repubblica afferma che è necessario "ascoltare i bambini, riconoscere i loro bisogni, proteggere i loro diritti", un impegno che la ricorrenza internazionale invita a mantenere quotidianamente. Il Capo dello Stato sottolinea inoltre il valore delle parole e delle esperienze dei più piccoli, che devono essere considerate parte integrante della vita della comunità. Il messaggio istituzionale ribadisce il ruolo centrale dell'infanzia nella costruzione del futuro e la responsabilità di ogni società nel garantire un ambiente sicuro, inclusivo e rispettoso.

Bambini vittime di guerre, sfruttamento e disuguaglianze

 Mattarella richiama l'attenzione sulle condizioni in cui vivono milioni di bambini nel mondo, spesso privati dei loro diritti fondamentali. Il presidente ricorda che molti minori sono vittime di violenza, tratta, sfruttamento, schiavitù e persecuzioni, e in alcuni casi diventano persino bambini-soldato. L'aumento dei conflitti e delle crisi umanitarie amplifica queste fragilità, così come l'espansione delle disuguaglianze sociali, che colpiscono in modo particolare i più piccoli. In questo scenario, Mattarella sottolinea che sono proprio loro a pagare il prezzo più alto, evidenziando la necessità di una mobilitazione globale per proteggere l'infanzia.

Il richiamo alle responsabilità del Paese

 Il presidente della Repubblica non limita il suo appello al contesto internazionale, ma richiama l'Italia a un impegno costante e concreto. Osserva che anche nel nostro Paese permangono situazioni di abbandono e marginalità, che non possono essere lasciate consumare "nel silenzio e nell'indifferenza". Il Capo dello Stato segnala come molti giovani nascondano fragilità emotive dietro rabbia, mutismo o isolamento digitale, in un contesto sociale che talvolta osserva senza comprendere davvero. Per questo, richiama la necessità di un'azione condivisa per garantire sostegno, protezione e opportunità reali di crescita.

La sofferenza dei più piccoli come fallimento della comunità

 Uno dei passaggi più significativi del messaggio riguarda la responsabilità collettiva verso i minori. Mattarella definisce la sofferenza di un bambino "la sconfitta di un'intera comunità", un'affermazione che sintetizza il valore sociale del benessere dell'infanzia. Il presidente della Repubblica richiama a una consapevolezza diffusa del ruolo che famiglie, istituzioni e società devono avere nel prevenire e contrastare ogni forma di abuso, esclusione o discriminazione. La centralità dell'infanzia, afferma, è un indicatore della qualità morale e civile di una comunità.

Il valore dell'ascolto per restituire fiducia ai giovani

 Mattarella conclude evidenziando la necessità di un impegno quotidiano per offrire ai più giovani fiducia e protezione, rendendo effettivi i principi costituzionali che tutelano il loro sviluppo umano e sociale. Ogni bambino accolto, ascoltato e rispettato rappresenta per il Capo dello Stato un passo avanti per l'intera collettività, che ritrova nella voce dei giovani la speranza del futuro. Il messaggio esprime così un invito forte e diretto all'assunzione di responsabilità, affinché ogni minore possa crescere in un ambiente che ne riconosca la dignità e le potenzialità.

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