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Manovra, via libera della commissione Bilancio al Senato: testo in Aula lunedì

Il voto finale sulla Legge di Bilancio è previsto per martedì

20 Dic 2025 - 22:41
 © ansa

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La commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera alla manovra. Nel corso della seduta è stato approvato il mandato al relatore, consentendo così al testo di proseguire il suo iter parlamentare. Secondo il calendario stabilito, il provvedimento approderà in Aula lunedì 22 dicembre per l'avvio della discussione generale, mentre il voto finale è previsto per martedì. Poco prima della votazione in commissione, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha rivolto un ringraziamento sia alla maggioranza sia alle forze di opposizione per il lavoro svolto nel corso dell'esame del testo.

Cosa contiene il nuovo maxi-emendamento

 Il nuovo emendamento che reintroduce in Manovra le misure per le imprese, che meno di 24 ore prima si era deciso di trasferire in un decreto ad hoc, arriva in commissione Bilancio. Ci sono, come atteso, le risorse per Transizione 5.0, Zes e caro-materiali. Spunta però una norma sulla previdenza: viene infatti cancellata la possibilità di andare in pensione di vecchiaia anticipatamente cumulando gli importi dei fondi pensione. Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti spiega: la norma sull'accumulo "l'abbiamo introdotta l'anno scorso e pare non interessare nessuno". Sempre sul fronte previdenza, vengono ulteriormente tagliati i fondi per il pensionamento anticipato di precoci e usuranti e viene ampliata la platea di imprese tenute a conferire il Tfr all'Inps.

Condono edilizio

 In commissione Bilancio al Senato si è sbloccato lo stallo sull'emendamento riformulato sul condono edilizio. La proposta di modifica - ha riferito il capogruppo di Fdi al Senato, Lucio Malan - sarà trasformata in un ordine del giorno. "È una nostra vittoria, è stato di fatto ritirato: un odg non si nega a nessuno, ma come si sa non ha valore vincolante", sottolineano i capigruppo delle opposizioni.

Editoria

 "Ringrazio il ministero dell'Economia e la commissione Bilancio del Senato per aver accolto la nostra richiesta di incrementare il Fondo per il pluralismo di 60 milioni di euro a sostegno dell'editoria. Il via libera all'emendamento, sostenuto da Forza Italia, va in questa direzione, senza intaccare le risorse per le tv locali". Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'informazione e all'editoria Alberto Barachini, evidenziando come la scelta di destinare all'informazione maggiori risorse sia "strategica per la salute di un settore, fondamentale per la nostra democrazia''. Un settore, ha sottolineato Barachini, ''che attraversa un momento realmente difficili per la concorrenza dei grandi Over the top e per i costi crescenti del settore che deve rispondere a precise responsabilità".

Lega "soddisfatta"

 Fonti della Lega parlano di "soddisfazione": tre miliardi in più per imprese, per il Ponte sullo Stretto e Piano casa, "senza aumentare l'età per andare in pensione". Le risorse per il Piano casa vengono tuttavia ridotte di 90 milioni nel biennio rispetto a quanto inizialmente prospettato.

Giorgetti chiude le polemiche

 Il ministro Giorgetti ha negato di aver pensato alle dimissioni. "A me interessa il prodotto finale: lavoriamo per il bene del Paese", ha detto ai cronisti. "Alle dimissioni ci penso tutte le mattine, sarebbe la cosa più bella da fare - ha scherzato -. Ma siccome sono alla mia ventinovesima manovra, so come funzionano le cose".

Schlein: "Manovra pessima"

 "Una manovra pessima, la peggiore degli ultimi decenni per qualità delle scelte e forzature parlamentari. E con un colpo di coda il governo trova qualche risorsa in più facendo cassa sulle pensioni degli italiani, di chi ha lavorato e fatto sacrifici per una vita. Anche stavolta a pagare il conto saranno sempre i soliti: pensionati e lavoratori dipendenti. Mentre la Manovra aiuta di più i più ricchi, dando 440 euro in più all'anno a chi ne guadagna 199mila". Così la segretaria del Pd, Elly Schlein.

"Zero crescita, nessuna visione di rilancio economico, risorse del tutto insufficienti sulla sanità e i trasporti. Tagli sulla scuola, sulla povertà, sul cinema. Con le altre opposizioni li abbiamo fermati sul tentativo di furto sul riscatto della laurea e oggi pure sul condono. Ma rimane che questa manovra del governo Meloni aumenta l'età pensionabile per il 96% dei lavoratori, forze dell'ordine comprese. Dovevano essere quelli che abolivano la Fornero e portavano le pensioni minime a mille euro: si sono smentiti clamorosamente. Hanno litigato su tutto al punto da costringere Giorgetti a ritirare e riscrivere emendamenti fino all'ultimo e portare il Paese a 24 ore dall'esercizio provvisorio. Significa solo una cosa: il governo è nel caos più totale, Meloni straccia le sue promesse ed è campionessa di incoerenza", conclude.

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