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Manovra, Carlo Calenda: da Giorgia Meloni c'è stata apertura su molte cose

Ronzulli e Cattaneo (Forza Italia) all'attacco: "Il leader di Azione sgomita, ma è destinato all'irrilevanza politica"

Sul tema della Manovra, l'incontro tra Giorgia Meloni e il Terzo Polo "è stato molto positivo, siamo entrati nel merito del provvedimento e abbiamo scorso le nostre proposte".

Per Carlo Calenda "ci sono cose su cui noi assolutamente non siamo d'accordo, ma abbiamo discusso di un'estensione di impresa 4.0, un tetto al costo del gas al posto dei crediti d'imposta, di un aumento degli stipendi dei sanitari, abbiamo detto che va ripristinata Italia sicura, abbiamo fatto un'analisi della situazione del Pnrr, e chiesto di riproporre il Reddito di cittadinanza come Rei. Su molte di queste cose abbiamo trovato un'apertura". Il Terzo Polo ha comunque ribadito "la non disponibilità a far parte della maggioranza". Sebbene abbia usato queste parole, per Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo di Forza Italia, la mossa di Calenda è un mero tentativo di aprirsi un varco nella maggioranza: "Il leader di Azione sgomita, ma è destinato all'irrilevanza politica", hanno attaccato i capigruppo azzurri al Senato e alla Camera.

 

"Dal governo linea draghiana ma non l'hanno detto a elettori" - Al termine dell'incontro con Meloni a Palazzo Chigi, Carlo Calenda ha elogiato il nuovo esecutivo: "Questo governo, nei saldi, di fatto ha tenuto una linea molto draghiana, cosa che noi abbiamo apprezzato anche se non hanno detto la stessa cosa agli elettori".

 

"Da Meloni ascolto su Reddito di inclusione" - "È un lavoro molto profondo, ho trovato Meloni molto preparata sul merito delle questioni, conosceva la nostra presentazione che avevamo mandato. Ne ha discusso per un'ora e mezza, mi pare un buon segnale. Meloni deve avere cautela? Deve avere cautela nel senso che, assieme alle limitazioni al Reddito di cittadinanza ci vuole un rafforzamento delle borse di studio per i ragazzi che perdono il Reddito e vogliono studiare, un'imposta negativa per chi trova un lavoro - ha aggiunto Calenda -. Intorno va costruito un sistema per cui il Reddito torna a essere Reddito di inclusione, i comuni vengono coinvolti, anche per evitare le truffe: a quel punto, così equilibrate, le misure spingono le persone a uscire dal Reddito di cittadinanza e si fa in modo progressivo, giusto e corretto. Secondo me su questi temi c'è stata apertura e ascolto".

 

 

"Andare solo in piazza è opposizione da bambini" - "Non mi interessa tanto migliorare o peggiorare il fronte dell'opposizione. Mi interessa migliorare o peggiorare i provvedimenti che vanno a incidere sulla vita degli italiani: questo fa un opposizione, altrimenti l'opposizione può farla anche un bambino. Se ogni volta che c'è un provvedimento uno va in piazza" dicendo solo "non mi piace e non si sa cosa proponi alternativamente, che senso ha?", ha osservato.

 

"Proposto al Pd contromanovra insieme, nessuna risposta" - "Abbiamo offerto al Pd di vedere insieme la contromanovra, non c'è stata risposta. E' stato inviato un documento di due pagine di titoli dal Pd che non è dignitoso di un partito, gli suggerirei di prendersi un ufficio studi. Loro - ha proseguito - hanno un modo di fare opposizione che non ci trova d'accordo: l'opposizione si fa nel merito delle questioni, bisogna dire, se non si è d'accordo, qual è il modo alternativo altrimenti la politica diventa un gioco per bambini: dire no pregiudizialmente senza sapere perché di si dice no". 

 

"Stampella al governo? Mai chiesta e non avremmo accettato" - La stampella al governo? Calenda ha assicurato che "non c'è stata nessuna richiesta in tal senso, nessuna. E noi non l'avremmo accettata. Abbiamo semplicemente detto che non faremo ostruzionismo per cercare di andare oltre i tempi previsti e mandare il Paese in esercizio provvisorio, e non lo avremmo fatto in ogni caso, anche senza questo incontro. Sarebbe un colpo molto significativo. Faremo il nostro lavoro di opposizione ma in modo corretto".

 

Ronzulli e Cattaneo: "Calenda sgomita, ma è destinato all'irrilevanza" - Parole che non sono piaciute ai capogruppi di Forza Italia al Senato e alla Camera, Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo, che vedono nella mossa di Calenda un tentativo di sgomitare e aprirsi un varco nella maggioranza. "Tutte le opposizioni, Calenda incluso, sono interlocutori dell'esecutivo di centrodestra, esattamente come le parti sociali. Questo, però, non autorizza nessuno a spiegare a chi ha vinto le elezioni come si sta al governo - hanno evidenziato la Ronzulli e Cattaneo - . Capiamo la confusione di Calenda, che parla di 'opposizioni' come se non ne facesse parte, ma i suoi attacchi puerili a Forza Italia, saldamente e lealmente in maggioranza, non gli serviranno. Per quanto sgomiti alla ricerca di un ruolo, è condannato all'irrilevanza politica". 

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