AL PRE-RADUNO DEL CARROCCIO

Lega, Vannacci a Pontida: "Dobbiamo diventare gli eredi di Kirk" | Al raduno anche Salvini a sorpresa: "Sto meglio, il mio riposo siete voi"

Il generale: "Io il nuovo segretario? No, vado avanti a fare l'europarlamentare". Cori contro Calenda che risponde: "I giovani leghisti mi insultano? Allora so di essere nel giusto"

20 Set 2025 - 20:45

Ai Giovani della Lega radunati a Pontida il vicesegretario Roberto Vannacci evoca Kirk come icona della libertà e dal palco dice: "Non dobbiamo solo parlare di Charlie Kirk, dobbiamo esserne gli eredi nei palazzetti dello sport, nelle scuole, nelle strade e nelle piazze. Qualsiasi idea che avete non è mai sbagliata. Qualsiasi idea si combatte con il dubbio, le domande e le spiegazioni, non con la censura, con i tribunali e tanto meno a fucilate. Quindi tutti noi qua oggi siamo come Charlie Kirk e ne porteremo l'eredità nel sangue, nelle vene e tra la gente". Ai militanti nel pratone Vannacci ha parlato indossando una maglietta con il volto di Charlie Kirk e la scritta "Freedom". Ad accoglierlo i cori "C'è solo un generale, solo un generale". Mentre Vannacci parlava, è arrivato a sorpresa anche Matteo Salvini

Pontida, Salvini presente nonostante le coliche renali | Sul palco anche Vannacci | Sul pratone striscioni anti-Islam e gigantografie di Kirk

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Anche Salvini a Pontida: "Sto meglio"

 Il segretario del Carroccio ha raggiunto Pontida nonostante la colica renale che sabato mattina lo aveva costretto ad annullare tutti gli impegni. Ai cronisti ha detto: "Sto meglio". Ad accoglierlo sul palco un'ovazione: "C'è solo un capitano". Ai militanti ha detto: "Al Pronto soccorso mi hanno detto di riposarmi, voi siete il mio riposo". E ha continuato: "La Lega di oggi è la Lega di 30 anni fa: tv, radio, giornali ce l'hanno con noi. Baroni universitari, collettivi degli studenti, i grandi finanzieri, le grandi banche, i grandi sindacati, ci vedevano come un corpo estraneo da cancellare 30 anni fa, ci vedono come un imprevisto da cancellare anche oggi. Non ci sono riusciti 30 anni fa, non ci riusciranno oggi e non ci riusciranno mai. La Lega è la Lega, se serve soli contro tutti, ma la Lega è la Lega". 

Vannacci: io vado avanti come europarlamentare

 Ai cronisti Vannacci ha chiarito di non aspirare alla segreteria della Lega e ha spiegato: "Io voglio continuare a fare il mio lavoro, che è quello di europarlamentare, al meglio delle mie possibilità. Questo è il mandato che mi hanno dato 563mila elettori". 

Gli insulti a Calenda e a Fi: "Scelga, con noi o contro"

 Mentre aspettavano Vannacci, i Giovani leghisti hanno duramente insultato il leader di Azione Carlo Calenda e si sono rivolta a Forza Italia. Uno dei militanti, riferendosi alla presenza di Calenda alla festa dei Giovani di Forza Italia a San Benedetto del Tronto, ha urlato nel megafono: "Ripetiamolo a Calenda e a quei quattro sfigati incamiciati in spiaggia che hanno voluto applaudire quello che diceva. Devono decidere se stare con noi o contro di noi". A quel punto, i leghisti hanno cantato "Calenda, calenda vaff". E  su X il leader di Azione ha risposto: "Quando i buoi padani muggiscono dal prato di Pontida, sai di essere nel giusto".

Vannacci: "Remigrazione, chi non rispetta le leggi sia rimpatriato"

 Il vicesegretario ha poi parlato di migranti auspicando la "remigrazione" e ha detto: "Remigrazione è rimpatriare tutti gli immigrati che sono entrati illegalmente nel nostro Paese, e questo è l'80% di quelli che entrano nel nostro Paese. Oppure quegli immigrati che magari sono entrati legalmente ma che commettono reati, che non rispettano le nostre tradizioni, la nostra cultura, le nostre radici, che dunque non vedo perché debbano rimanere nella nostra patria. E credo sia una cosa anche banale". 

"La sinistra fa la vittima"

 Vannacci ha poi attaccato la sinistra dicendo: "Il vittimismo non fa parte della destra, è Saviano che gira con la scorta e non il sottoscritto. Quindi sono loro le vittime, oggi se non sei una vittima non sei nessuno. Io non ho paura, ma sono consapevole dei rischi. La scorta me la faccio da solo e gestisco la paura perché sono le mie convinzioni. Noi accettiamo il rischio, come fanno le persone forti e coraggiose e le vittime le lasciamo fare agli altri". 

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