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La Russa: "Cercherò di essere il presidente di tutti" | "Grazie a chi mi ha votato fuori dalla maggioranza"

"Alle feste civili come 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno vorrei aggiungere la data di nascita del Regno d'Italia", annuncia La Russa

La Russa: "Cercherò di essere il presidente di tutti" | "Grazie a chi mi ha votato fuori dalla maggioranza" - foto 1
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"Non ci crederete ma non l'ho preparato un discorso".

Ignazio La Russa apre così il suo primo discorso in aula dopo essere stato eletto presidente del Senato. "Prima dei ringraziamenti, che sono abituali e sentiti, voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno votato, quelli che non mi hanno votato e quelli che si sono astenuti e quelli che mi hanno votato pur non facendo parte della maggioranza". Dopo l'elezione, La Russa ha regalato un mazzo di rose alla senatrice a vita Liliana Segre.

 

La Russa assume presidenza al Senato e regala un mazzo di rose bianche per Liliana Segre

Ignazio La Russa ha assunto la presidenza del Senato salendo sul più alto scranno di Palazzo Madama. L'esponente di FdI ha portato un mazzo di rose bianche per Liliana Segre. Applausi dai banchi del centrodestra, Forza Italia compresa. Applausi più tiepidi anche dai banchi dell'opposizione. 

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"Cercherò di essere il presidente di tutti" - Sono le prime parole del nuovo presidente del Senato, che ha parlato anche di nuove festività. "Alle feste civili come 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno io vorrei aggiungere la data di nascita del Regno d'Italia che prima o poi dovremo far assurgere a festa nazionale", ha spiegato Ignazio La Russa nel suo intervento in Aula.

 

 

"Vicini a Kiev" - La Russa ha parlato anche dell'invasione russa in Ucraina. "La guerra purtroppo non è solo un ricordo, ma è un'attualità drammatica, dolorosa, che vorremmo finisse ora, in questo minuto. Vorremmo che fosse sostituito il clamore delle armi dalla voce di trattative, che possono arrivare però solo con giustizia perché non può esservi mai pace, senza giustizia", ha affermato  nel suo primo discorso da presidente del Senato. "Visto che parliamo drammaticamente, tristemente di guerra, quello che i patrioti ucraini stanno subendo, a loro va il mio pensiero come a tutti i rifugiati ucraini e di ogni parte del mondo che scappano da ogni guerra e che devono essere accolti con
onore", ha aggiunto. 
 

 

 

A La Russa 17 voti da opposizione, tra veleni e accuse - Ignazio La Russa è stato eletto presidente del Senato con 116 voti, con un aiuto da parte dell'opposizione, da cui sono arrivati 17 voti. A Palazzo Madama, infatti, il centrodestra può contare su 66 voti di Fdi, 29 della Lega, 2 dei centristi e 18 di Forza Italia. Tra gli azzurri, però, hanno votato solo Silvio Berlusconi ed Elisabetta Casellati. Dando per scontato che entrambi abbiano votato La Russa, il totale fa 99, 17 voti in meno rispetto a quanti alla fine ottenuti dal senatore di Fratelli d'Italia. Impossibile sapere da chi siano arrivati. A caldo, tutti hanno puntato il dito sul Terzo polo, ma sia Carlo Calenda che Matteo Renzi respingono l'accusa: "Non siamo stati noi, quando faccio queste cose le rivendico", ha assicurato il senatore fiorentino.

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