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Ilaria Salis resta in carcere, Elly Schlein: "Schiaffo irricevibile, Giorgia Meloni reagisca subito"

Il segretario dem chiama in causa il premier. Fratoianni attacca: "Vicini alla detenuta italiana, non la abbandoniamo nonostante l'assenza dell'esecutivo". Donzelli (FdI): "Non la assolvo ma governo farà possibile per difenderla"

Fotogallery - Budapest, Ilaria Salis in tribunale ancora in catene

Dopo che il tribunale di Budapest ha deciso che Ilaria Salis resterà in carcere, respingendo la richieste dei domiciliari, arrivano le rezioni politiche.

La segretaria del Pd, Elly Schlein, chiama il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La docente italiana è detenuta da 13 mesi in Ungheria e "dopo essere stata portata ancora una volta in aula catene ai polsi, alle caviglie e guinzaglio, i giudici ungheresi hanno deciso anche di negarle gli arresti domiciliari. Uno schiaffo irricevibile ai diritti di una persona detenuta, di una nostra connazionale. Ci aspettiamo che il governo di Giorgia Meloni reagisca, subito", attacca la Schlein.

Ilaria Salis resta in carcere, Elly Schlein: "Schiaffo irricevibile, Giorgia Meloni reagisca subito" - foto 1
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Serracchiani: "Trattamento riservato a Salis una provocazione e insulto"

  "Il trattamento riservato a Ilaria Salis è un'esibizione di arroganza che Orban indirizza al nostro Paese e a tutti agli ordinamenti che rispettano i diritti delle persone. Questo non è un episodio della politica interna italiana e nessuno ha interesse a strumentalizzare la situazione di una concittadina trattata indegnamente, la questione è di rapporti tra Stati e la premier Meloni dovrebbe rigettare questa vera e propria provocazione, questo insulto che arriva da Budapest direttamente a Roma". Così Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Partito democratico.

Fratoianni: "Salis di nuovo in manette e catene"

  "Inizia l'udienza del processo a Ilaria Salis, di nuovo in manette e catene", scrive sui social il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, presente all'udienza del processo. "Insieme ad Ilaria Cucchi - prosegue - siamo in quest'aula di Tribunale a Budapest per seguire l'udienza del processo di Ilaria Salis, ancora una volta entrata con manette e catene. Siamo qui per mostrare a Ilaria e alla sua famiglia - aggiunge il leader di SI - tutta la nostra vicinanza e il nostro sostegno. Per mostrare che la Repubblica italiana non abbandona le proprie cittadine, nonostante l'assenza della maggioranza e del governo Meloni. Perché è necessario - conclude Fratoianni - difendere lo stato di diritto, difendere la libertà e i valori dell'Europa, e affinché la nostra concittadina possa tornare a casa". 

 

 

Donzelli: "Non assolviamo Ilaria, ma il governo farà il possibile"

 Dalle file di Fratelli d'Italia arriva la replica di Giovanni Donzelli all'opposizione. "Spetta a noi cercare di difendere i nostri concittadini a prescindere da qualunque comportamento abbiano avuto all'esterno. Non mi sento di assolvere automaticamente il comportamento della Salis su quello che è successo. Però è una cittadina italiana e il governo farà tutto il possibile per difenderla", spiega il deputato. Ancora in catene? "Ricordo che anche in Italia Tortora era stato portato in catene in tribunale. La giustizia italiana è andata avanti, c'è un altro rispetto, e noi siamo orgogliosi di questo", sottolinea.

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