L’intervento chirurgico eseguito al Fatebenefratelli di Roma ha comportato l'asportazione di tre polipi. Il ministro è vigile e stabile: si attendono ora i risultati dell'esame istologico
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Il ministro della Difesa Guido Crosetto è stato sottoposto lunedì 8 ottobre a un intervento chirurgico presso l'Ospedale Fatebenefratelli di Roma per l'asportazione di tre polipi al colon. A renderlo noto è stato il Ministero della Difesa, che ha diffuso un comunicato ufficiale per aggiornare sullo stato di salute del ministro. Secondo quanto riferito, l'operazione si è conclusa con esito positivo e Crosetto si trova attualmente in buone condizioni. I medici sono in attesa dei risultati dell'esame istologico per determinare la natura dei polipi rimossi. La notizia ha suscitato immediata attenzione anche per i precedenti episodi che, negli scorsi mesi, hanno coinvolto la salute del titolare della Difesa.
L'intervento è avvenuto presso l'Ospedale Fatebenefratelli sull'Isola Tiberina, una delle strutture sanitarie di riferimento della capitale. Come indicato nella nota diffusa dal Ministero della Difesa, Guido Crosetto è stato operato per l'asportazione di tre neoplasie al colon. Si tratta, secondo quanto comunicato, di polipi per i quali è stato ritenuto necessario procedere chirurgicamente. Fonti vicine al ministero confermano che l'operazione è stata condotta senza complicazioni. L'equipe medica ha eseguito l'intervento con tecniche tradizionali, in un quadro clinico stabile, e il ministro è stato seguito nelle ore successive in regime di degenza ordinaria.
Nessun dettaglio ulteriore è stato reso noto in merito alla durata dell'intervento né alla sua programmazione. Tuttavia, il fatto che il comunicato del dicastero sia stato diramato subito dopo l'operazione fa presumere che si trattasse di un intervento pianificato con attenzione e non di una vera emergenza improvvisa. Resta ora da attendere l'esito degli esami istologici per conoscere la natura esatta delle formazioni rimosse.
Secondo quanto riferito dalla nota ministeriale, le condizioni generali del ministro sono buone. Crosetto si trova in degenza presso la struttura romana ed è seguito costantemente dal personale medico. Il quadro post-operatorio è definito rassicurante, ma resta la necessità di attendere l'esame istologico per poter escludere con certezza ipotesi più gravi. Al momento non è stato comunicato alcun dettaglio ufficiale sui tempi di recupero né sull'eventuale ripresa dell'attività istituzionale del ministro. Si prevede tuttavia che, in assenza di complicazioni, la degenza possa concludersi in pochi giorni, con un graduale rientro alle normali funzioni. Non sono previste, al momento, conferenze stampa o dichiarazioni personali da parte del ministro, che nelle scorse ore ha ricevuto messaggi di auguri e vicinanza da parte di vari esponenti politici, istituzionali e della società civile.
"Forza Guido!". Questo il messaggio inviato via social dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al ministro della Difesa, Guido Crosetto, che questa mattina è stato sottoposto a un intervento presso l'Ospedale Fatebenefratelli.
L'operazione avvenuta l'8 ottobre si inserisce in un contesto sanitario già noto: Guido Crosetto aveva infatti già affrontato problemi di salute nei mesi scorsi. Nel febbraio 2024 era stato ricoverato d'urgenza presso l'ospedale San Carlo di Nancy, sempre a Roma, per una sospetta pericardite. In quell'occasione, il ministro fu dimesso dopo pochi giorni, con un miglioramento rapido del quadro clinico. Un altro episodio si è verificato a maggio 2024, durante una riunione del Consiglio Supremo di Difesa. In quell'occasione, Crosetto fu colto da un malore e trasportato in ambulanza in ospedale per accertamenti. Anche in quel caso, le sue condizioni si erano poi stabilizzate in breve tempo, permettendo la ripresa dell'attività politica. Questi episodi, uniti all'intervento odierno, hanno suscitato attenzione mediatica e istituzionale sulle condizioni di salute di una delle figure chiave del governo. Tuttavia, ogni comunicazione ufficiale finora ha sempre rassicurato sul pieno controllo della situazione da parte delle autorità sanitarie e dello staff medico che segue il ministro.