Il ministro della Difesa ha riferito alla Camera e al Senato dopo la richiesta delle opposizioni in seguito all'ennesimo attacco alla Global Sumud Flotilla. "In acque israeliane non garantiamo la sicurezza"
Guido Crosetto riferisce alla Camera dopo la richiesta di un'informativa urgente da parte delle opposizioni in seguito all'ennesimo attacco alla Global Sumud Flotilla. "In democrazia qualunque azione di protesta civile deve essere tutelata quando si svolge nel rispetto delle regole e del diritto internazionale, e non possono essere soffocate con la violenza", ha detto il ministro della Difesa. Mercoledì il premier Giorgia Meloni aveva fatto un appello perché ci fosse "più responsabilità da parte di tutti".
Dopo la fregata Fasan, "ho disposto l'invio" verso l'area dove naviga la Flotilla "di un'altra nave, la Alpino, che dispone di altre capacità se mai servissero", ha annunciato il ministro.
"Il governo italiano esprime la più ferma condanna per quanto accaduto. Attacchi a imbarcazioni civili in campo aperto sono totalmente inaccettabili. L'episodio richiama con forza i valori fondamentali della nostra Repubblica; il rispetto del diritto internazionale, la tutela della vita umana, la difesa della libertà di manifestazione pacifica", ha continuato Crosetto.
"Mi sono posto una domanda: era proprio necessario mettere a repentaglio l'incolumità di cittadini italiani per portare aiuti a Gaza? E su questo mi sono sentito con nostri parlamentari. Il Governo ha sostenuto in maniera significativa la popolazione nella Striscia, siamo in grado in poche ore di portare aiuti. Ho chiesto fino a che punto doveva arrivare la Flotilla", ha continuato il ministro.
"Continueremo a lavorare perché non accada nessun incidente alla Flotilla e chiedo su questo il vostro aiuto, indipendentemente dalle contrapposizioni politiche. Il clima è preoccupante e dico che noi non siamo in grado fuori dalle acque internazionali a garantire la sicurezza delle imbarcazioni. Su questo voglio essere chiaro e consiglio dunque di accettare la soluzione di portare gli aiuti a Cipro attraverso la Chiesa", ha concluso.
Il ministro successivamente ha parlato anche al Senato. "La Flotilla si trova a 450 miglia dal punto pericoloso, che è l'uscita dalle acque internazionali. A quel punto nessuno sarà più in grado di garantire sicurezza e aiuto nel caso accadesse qualcosa. Forse la gravità della situazione sfugge ed essa non dipende dalla volontà del nostro Parlamento, del nostro governo o di quelli delle altre 44 nazioni rappresentate, perché una volta entrata in acque considerate israeliane sfuggirà dal controllo e dalla possibilità di agire di tutti noi. Per questo stiamo cercando di agire ora ed è partita un'incessante azione diplomatica della presidente Meloni e del ministro Tajani", ha ribadito.
"Chiedo un impegno collettivo del Parlamento. Dire che siamo corresponsabili del genocidio non aiuta il governo italiano, noi non sentiamo alcuna corrensponsabilità di azioni messe in atto da Netanyahu sulla popolazione palestinese. Il primo aiuto occidentale arrivato nella Striscia di Gaza è stata la nave Vulcano", ha dichiarato ancora.
"Ho ascoltato l'intervento del ministro Crosetto e quello della rappresentante di Fratelli d'Italia: sembravano due partiti diversi. Crosetto ha appena detto che non vuole alimentare la contrapposizione politica ma lo deve dire al suo partito e alla Meloni, che mercoledì ha detto 'si sta esagerando': pensavo si riferisse a Netanyahu, si riferiva alla Flotilla, che si muove nel solco del diritto e fa quello che i governi europei dovrebbero fare e non fanno. Meloni attacca la Flotilla con parole durissime che non le abbiamo mai sentito pronunciare per i crimini di Netanyahu. Invece di insultare parlamentari, convochi il console israeliano". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, intervenendo in aula alla Camera dopo l'informativa del ministro Crosetto.
"Che cosa aspettate? Che non ci sia niente e nessuno da riconoscere in Palestina?", ha detto Schlein per poi aggiungere: "Meloni ha detto che tutto quello che accade in Italia è contro di lei e non per dare aiuti umanitari. Ma davvero pensa che tra le centinaia di migliaia di persone che hanno manifestato non ce ne sia nessuna che abbia votato per lei? Non si accorge che la maggioranza degli italiani è favorevole al riconoscimento dello Stato di Palestina? Davvero pensa che siano state raccolti 500 tonnellate di aiuti per fare un dispetto a lei? Esca dalla megalomania, sulla Flotilla ci sono 44 delegazioni di diversi Paesi. Sono tre anni che fa la vittima, basta".
"Non si era mai visto un premier che usa il palcoscenico internazionale per attaccare le opposizioni e i giudici: è andata alle Nazioni Unite per dividere la Nazione", ha affermato Schlein riferendosi al discorso di Meloni all'Onu.
"Sarebbe inammissibile che accadesse qualche cosa di violento ed è inammissibile che imbarcazioni pacifiche possano essere trattate come imbarcazioni militari". Così Angelo Bonelli (Avs), parlando in Aula alla Camera. "Il governo italiano intervenga presso governo israeliano e garantisca una entrata pacifica della Flotilla nelle acque che sono palestinesi anche se sotto il controllo illegale di Israele, perché non si tratta di criminali, non sono militari, non sono terroristi", ha sottolineato.
"Penso che nel governo c'è qualcuno che vuole far saltare la mediazione, ed è la presidente Meloni: mentre c'è una mediazione il riserbo e la discrezione sarebbero auspicabili ma mercoledì parlando a New York questo non è avvenuto perché Meloni credo non voglia alcuna mediazione, vuole lo scontro politico come ha fatto all'Onu definendo irresponsabile la Flotilla", ha dichiarato ancora Bonelli.
"Io posso pensare che da parlamentari dovremmo agire in queste aule, ma ho grande rispetto per chi si trova su quelle barche e credo che la loro incolumità dovrebbe essere garantita e che debba restare aperto un canale di dialogo con chi è a bordo. Mercoledì il presidente Meloni ha detto che tutto è stato fatto contro di lei e questo è veramente un eccesso di vittimismo. E ha ragione Elly Schlein a sottolineare la differenza tra la sua informativa e i toni usati dalla presidente del Consiglio". Così la capogruppo Iv Maria Elena Boschi, intervenendo in aula dopo l'informativa del ministro della Difesa Guido Crosetto. "Le chiedo una mano, visto che lei è una persona così moderata, ad abbassare i toni e a convincere soprattutto il presidente del Consiglio a farlo. Chi ha la responsabilità deve dare l'esempio", ha aggiunto.
"Dico subito che il nostro plauso va all'azione del governo nell'aver mandato una fregata che verrà adesso avvicendata in sostegno umanitario alla Flotilla, che è uno sforzo umanitario e come tale va considerato e rispettato anche da chi non la pensa come loro". Così il leader di Azione, Carlo Calenda, intervenendo nell'Aula del Senato dopo l'informativa del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sugli attacchi alla Global Sumud Flotilla e sull'evoluzione della situazione sul fronte orientale europeo. "È chiaro però che questo è il momento della responsabilità, non solo per il governo ma anche per le opposizioni, perché in quella Flotilla ci sono rappresentanti di questo Parlamento", ha aggiunto spiegando che "il lavoro del governo, almeno quello di supporto umanitario, cesserà con l'ingresso della Flotilla nelle acque in cui si svolge il blocco navale israeliano. E questo perché, a meno di non chiedere o non pensare che si vada in un conflitto diretto con Israele, cosa che io non credo sia intenzione di nessuno in questa aula, sarebbe giusto che i rappresentanti delle istituzioni che sono presenti su quella Flotilla spingessero affinché si utilizzasse il canale umanitario messo a disposizione dalla Chiesa attraverso Cipro".
"Non posso accettare che si definisca come irresponsabile l'azione umanitaria della Flotilla che è un simbolo e non si dica l'unica parola che si dovrebbe dire, cioè coraggio, perché è una missione coraggiosa". Così Stefano Patuanelli capogruppo M5S al Senato.