Nuovo attacco con droni, bombe sonore e spray urticanti. Schlein: "Attacco deliberato all'Italia, Meloni inefficace". L'Usb: "Blocchiamo il Paese". Anche la Cgil è pronta allo sciopero. Salvini: "Non lo permetteremo"
La Global Sumud Flotilla, una spedizione umanitaria composta da oltre cinquanta imbarcazioni partite da diversi porti del Mediterraneo con destinazione Gaza, è stata colpita da una serie di attacchi in acque internazionali a sud di Creta. A squarciare la notte, una pioggia di polveri urticanti e bombe sonore che ha sconvolto per diversi minuti gli equipaggi, danneggiando vele e rande. Un attacco sferrato attraverso quindici droni con l'obiettivo di dissuadere gli attivisti diretti a Gaza con cibo e medicine. Unanime la condanna a livello internazionale, dall'Unione europea all'Onu, che già annuncia un'indagine sulla vicenda.
L'Italia invece invia in soccorso una fregata della Marina militare, mentre il governo, con il ministro degli Esteri Antonio Tajani, tenta una mediazione per permettere l'ingresso degli aiuti attraverso Cipro, portandoli al Patriarcato latino di Gerusalemme, che si assumerebbe poi la responsabilità di consegnarli attraverso un corridoio aperto dalle misericordie. Intanto i sindacati sono sul piede di guerra e la Cgil annuncia "un nuovo sciopero generale" in caso di nuovi attacchi. Più dura la reazione dell'Usb: "Lo stop per Gaza sarà senza preavviso, organizzeremo presidi permanenti in 100 piazze".
Anche se non ci sono stati feriti, la tensione innescata non accenna a diminuire fin dalle prime ore della notte di mercoledì 24 ottobre, quando i quindici droni si sono fermati in volo sopra le teste di attivisti e alcuni parlamentari a bordo delle navi, scatenando il panico tra gli equipaggi di Italia, Inghilterra e Polonia, colpiti con rumori acuti e gas che hanno causato bruciori alla pelle e agli occhi. Cinque le imbarcazioni danneggiate mentre dalla 'Morgana', dove si trovano alcuni italiani e la portavoce per l'Italia della Flotilla, Maria Elena Delia, è arrivata l'allerta alla Farnesina e l'allarme lanciato via social: "È stato come un attacco ai tre Paesi, che mette a rischio la vita di chi è a bordo. Quanto sta accadendo è di una gravità senza precedenti perché avviene in acque internazionali, nella più totale illegalità".
Da Giorgia Meloni è arrivato "un appello alla responsabilità di tutti, perché non si può rischiare l'incolumità delle persone per fare iniziative che sembrano prevalentemente fatte non per consegnare gli aiuti, ma per creare problemi al governo". "Non c'è bisogno di infilarsi in un teatro di guerra per consegnare degli aiuti a Gaza, che il governo italiano e le autorità preposte avrebbero potuto consegnare in poche ore", aggiunge il premier.
Da New York, dove si trovava per l'Assemblea generale Onu, era inizialmente intervenuto il ministro degli Esteri Antonio Tajani chiedendo a Israele di garantire l'incolumità di quanti sono a bordo. Nonostante tutto, più tardi gli uffici della Farnesina sono stati bersaglio di un 'mail bombing' pro Flotilla innescato da un centro sociale. Ad attivarsi da subito è stato anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, che invece era in Estonia: dopo aver sentito la premier Meloni e il Capo di Stato Maggiore, ha autorizzato l'intervento immediato della fregata Fasan, che era in navigazione a nord di Creta nell'ambito dell'operazione Mare Sicuro, affinché si dirigesse verso le navi per eventuali soccorsi.
Crosetto, che nelle prossime ore riferirà di quanto accaduto in Parlamento, ha già espresso "la più dura condanna" perché - ha sottolineato - "in democrazia anche le manifestazioni e le forme di protesta devono essere tutelate quando si svolgono nel rispetto delle norme del diritto internazionale e senza ricorso alla violenza". Una posizione netta è arrivata anche dalla Commissione Europea, per la quale "non è accettabile l'uso della forza". Il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato che "giovedì una nave salperà da Cartagena", al sud della Spagna "con l'obiettivo di proteggere" la Flotilla.
"Abbiamo un'altra proposta per la flottiglia Hamas-Sumud - scrive su X il ministro degli Esteri israeliano -: se non si tratta di provocazione e di servire Hamas, siete liberi di scaricare qualsiasi aiuto in vostro possesso in qualsiasi porto di un Paese vicino, al di fuori di Israele, da cui possa essere trasferito pacificamente a Gaza. Israele non permetterà alle navi di entrare in una zona di combattimento attiva e non permetterà la violazione di un blocco navale legittimo. Si tratta di aiuti o di provocazione?".
Intanto in Italia la rete della Flotilla ha incassato ancora l'appoggio dei sindacati, che minacciano di bloccare il Paese. "Siamo pronti allo sciopero generale", annuncia la Cgil. E l'Usb rilancia: "Bloccheremo l'Italia", provocando la reazione del vicepremier Matteo Salvini: "Da irresponsabili. Non permetteremo che blocchino il Paese e lo portino nel caos".
Nonostante l'offensiva dissuasiva di Israele, le cinquantuno navi che compongono la Flotilla non desistono, dopo i due tentativi già bloccati da Israele a giugno e luglio. L'ultimo più recente attacco nei confronti degli stessi equipaggi era stato invece denunciato al largo di Tunisi lo scorso 9 settembre. "Sono operazioni psicologiche, ma non ci lasceremo intimidire", spiegano gli attivisti rilanciando per una protezione marittima e la richiesta di osservatori diplomatici delle Nazioni Unite.
La protesta delle opposizioni - Quanto accaduto "è un attacco deliberato al nostro Paese da parte del governo israeliano. Il presidente Meloni dica cosa intende fare per garantire la sicurezza di questi italiani che operano nel pieno rispetto del diritto internazionale umanitario, perché, evidentemente, la sua azione fino a ora è stata inefficace", dice la segretaria del Pd Elly Schlein. Poi, in serata, aggiunge: "A Meloni che dice che è irresponsabile usare Gaza per attaccare il governo dico che invece è irresponsabile aver trascinato l'Italia sulle posizioni di Netanyahu". "È evidente" che ad attaccare la Flotilla è stato Israele.
Le opposizioni - Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra - hanno sollecitato, all'apertura della seduta di Montecitorio, la convocazione urgente della conferenza dei capigruppo per affrontare quanto accaduto nella notte alla Flotilla. Alcuni esponenti dell’opposizione hanno deciso di occupare l’emiciclo e i banchi riservati al governo, manifestando la volontà di proseguire la protesta fino a quando l’esecutivo non interverrà per riferire ufficialmente in Parlamento sull’accaduto. Il leader del M5s, Giuseppe Conte, contro il premier: "Sono senza parole per le gravi affermazioni di Meloni. Di fronte alla vergogna a cui stiamo assistendo, attacca chi si mobilita contro il genocidio a Gaza e chi subisce attacchi su barche che battono bandiera italiana in acque internazionali. Una patriota al contrario".
Manifestanti sono scesi in piazza in molte città, in solidarietà alla Flotilla e a Gaza. A Torino circa 700 dimostranti hanno bloccato la stazione di Porta Susa. Mobilitazione anche a Siena, Genova, Livorno e Milano. Disagi alla stazione di Pisa San Rossore dove dopo circa mezz'ora di sit-in i manifestanti pro Palestina hanno liberato i tre binari occupati.