Boujemaa, coordinatore tunisino della missione, è convinto che"la causa palestinese non debba intrecciarsi con le battaglie della comunità arcobaleno
di Alessandro TallaridaRitardi, incidenti, incendi e ora anche nuove defezioni. La Global Sumud Flotilla, la missione umanitaria diretta a Gaza, avanza a fatica. Dopo il fragoroso abbandono di Greta Thumberg, che in disaccordo con le strategie comunicative ha lasciato il direttivo della flotta con tanto di trasferimento su una nuova imbarcazione, ecco un'altra defezione pesante, quella di Khaled Boujemâa, il coordinatore tunisino della missione. Se n'è andato sbattendo la porta, indignato per la presenza, non comunicata dagli organizzatori, di attivisti Lgbtq+ sulla flottiglia. Non ne fa una questione di orientamento sessuale Boujemaa, piuttosto è convinto che la causa palestinese non possa e soprattutto non debba intrecciarsi con le battaglie della comunità arcobaleno.