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Di Maio gela Salvini sulla flat tax familiare: "No alle facili promesse" | Il Mef frena: "Costerebbe 59,3 miliardi"

Il vicepremier replica al collega e ribadisce lʼimpegno del M5s per "una riduzione della pressione fiscale"

Di Maio gela Salvini sulla flat tax familiare:
ansa

Alla vigilia di una settimana segnata dallo sblocca-cantieri, Matteo Salvini rilancia una delle proposte bandiera della Lega, la Flat tax familiare, facendo bocciare però al suo partito uno studio del Mef secondo il quale la proposta costerebbe 59,3 miliardi di euro.

Sul tema si è espresso l'altro vicepremier, Luigi Di Maio, avvertendo: "Troveremo una soluzione insieme alla Lega, l'importante è non fare facili promesse alla Berlusconi".

La Lega, da parte sua, confuta però l'ipotesi di simulazione del ministero dell'Economia: "La flat tax fase II ha un'incidenza di circa 12 miliardi di euro e si riferisce ad un intervento di riduzione dell'imposta per tutte le famiglie fino a 50mila euro di reddito. In particolare la novità è data dall'introduzione del reddito familiare che attraverso un sistema di deduzioni garantisce la progressività dell'imposta. Lo studio messo a punto è di circa 15 giorni fa".

Le cifre del Tesoro - Secondo la simulazione effettuata dal Tesoro, invece, "la tassa piatta" riguarderebbe circa 16,4 milioni di famiglie con un vantaggio medio familiare di circa 3600 euro. Due le aliquote previste nella simulazione: il 15% fino a 80mila euro di reddito e del 20% per i redditi eccedenti tale soglia. Del costo totale della misura, il peso della clausola di salvaguardia, secondo il documento, sarebbe di 4,4 miliardi.

La "cavalcata elettorale" della flat tax - L'ipotesi di una flat tax per le famiglie, rilanciata in questi giorni, è stata un cavallo di battaglia della campagna elettorale della Lega alle politiche dello scorso anno ed e' prevista dal contratto di governo. Il cammino della tassa piatta che si basa sul principio "pagare meno per pagare tutti" è però reso accidentato dagli alti costi del provvedimento.