Il testo poi dovrà passare all'esame del Senato

Decreto sicurezza, il governo ottiene la fiducia alla Camera

Con 201 voti favorevoli, 117 contrari e 5 astenuti

27 Mag 2025 - 22:56
 © ansa

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Il governo incassa la fiducia in aula alla Camera sul decreto sicurezza, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell'usura e di ordinamento penitenziario. I sì sono stati 201, i no 117 e 5 gli astenuti. Il voto finale è previsto tra mercoledì notte e giovedì. Il testo poi dovrà passare all'esame del Senato.

Manifestanti anti-dl sicurezza: la battaglia continua

  Intanto in una conferenza stampa di fronte a Montecitorio i manifestanti anti-dl sicurezza fanno sapere che la loro battaglia non si ferma. "Abbiamo dimostrato che nel Paese esiste un'opposizione sociale, siamo stati scudo democratico. E, dopo quanto accaduto in piazza, le adesioni alla manifestazione di sabato 31 stanno crescendo, e sarà enorme e partecipata", ha detto Martina Solidoro della rete. In piazza anche Luca Blasi, l'assessore municipale colpito durante la protesta a Piazza Barberini. "Il nostro problema - ha detto Blasi - non è la polizia ma è l'uso che il governo fa della polizia. E l'aver colpito uno dei portavoce della piazza che stava gestendo la situazione è grave e non perché è successo a me".

"Decreto è un golpe"

 Questo decreto è "un golpe" con cui si mette  fine a un pezzo della nostra democrazia". Contro il provvedimento si levano anche le voci dell'opposizione. Con questo testo "andiamo in direzione di uno Stato repressivo", denuncia il leader M5s Giuseppe Conte. "È pericoloso e fatto solo di propaganda populista", attacca il capogruppo Dem in Senato Francesco Boccia

Il centrodestra difende il provvedimento

 "Per la sinistra - sottolinea il sottosegretario Andrea Delmastro - il decreto 'restringe spazi di libertà'. Occupare abusivamente case di terzi indifesi,  bloccare treni per ordine di madre natura, distruggere istituti penitenziari e aggredire forze dell'ordine, non sono 'spazi di libertà', ma di criminalità e noi vogliamo restringerli senza se e senza ma". "Delmastro - replica Riccardo Magi - non sa più come dimostrare la propria inadeguatezza: prima conferma e rivendica che il dl sicurezza è una sostanziale stretta sulle libertà dei cittadini, poi dice che ci sono alcuni giudici che parlano come mafiosi. Ancora una volta disprezzano la separazione dei poteri e vorrebbero trasformare l'Italia in una specie di Ungheria".

Anche la Lega rivendica il provvedimento e critica il centrosinistra reo, per dirla con Igor Iezzi, di volere "difendere i criminali". Il partito di Salvini, tra l'altro, torna su una propria bandiera storica: la castrazione chimica per gli stupratori, ripresentando un ordine del giorno, accolto dal governo, al ddl sicurezza per l'apertura di un tavolo tecnico o di una commissione che valuti la possibilità di questa misura. Il Pd: "Deriva medievale". 

Anche Forza Italia fa quadrato sul provvedimento. "Il garantismo - spiega corto in Aula Davide Bellomo - non significa concedere tutto a tutti. Avanti sul programma di governo".

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