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Colle, Salvini rilancia un tavolo: dopo l'elezione rimpasto di governo con i leader dei partiti | Letta accoglie l'invito

Ma per avviare i negoziati bipartisan, per il segretario del Pd, bisogna sfilare la candidatura di Berlusconi. Anche il M5s, come i dem, sarebbe favorevole a un Mattarella bis

Mettere "gli assi di briscola" al governo, far entrare "le energie migliori possibili da parte di tutti i partiti".

Matteo Salvini rilancia un nuovo tavolo sul Colle ed evoca per la prima volta un rimpasto di governo dopo l'elezione del nuovo presidente della Repubblica (anche se l'auspicio di Draghi a Palazzo Chigi resta). Ma il rimpasto con l'ingresso dei leader potrebbe sparigliare le carte e sbloccare la situazione sulla partita. Enrico Letta apre, ma rimane il veto sulla candidatura di Berlusconi per aprire i negoziati.

Letta evoca Mattarella

"E' chiaro a tutti che il patto di governo deve trovare nuova energia", risponde Enrico Letta, che invoca al Colle un profilo alto ed evoca Sergio Mattarella, perché "sarebbe il massimo".

Le ipotesi: con Draghi al Colle premier politico? 

L'incastro con l'esecutivo è il vero nodo di un'eventuale elezione di Draghi al Quirinale. Con il passare dei giorni anche chi sostiene questa ipotesi si sarebbe convinto dell'impossibilità di proseguire con un altro premier tecnico, mentre si starebbero sondando ipotesi "politiche", magari con i leader in squadra. Le parole del leader leghista lasciano intravedere i ragionamenti già in corso, sotto traccia, tra i partiti proprio sul governo. Salvini sa però che un voto per il Colle con una maggioranza diversa da quella che sostiene il governo rischia di travolgere lo stesso Draghi. E rilancia il tavolo con tutti i leader, chiedendo agli avversari di "togliere veti sui candidati di centrodestra", ben sapendo però che il veto c'è già, su Berlusconi.

Le discussioni nei partiti

Slitta intanto a sabato la direzione Pd sul Quirinale (per la camera ardente di David Sassoli, spiegano fonti ufficiali) e, a ricasco, potrebbe slittare alla prossima settimana il vertice del centrodestra, anche se il leader della Lega parla di un incontro con Meloni e Berlusconi "in settimana".

Berlusconi vuole il Colle, ma ci sono poche chance

Nell'incontro Silvio Berlusconi e i capigruppo di Fi per fare il punto sulla partita trapela ottimismo sulle possibilità di raggiungere il traguardo della maggioranza assoluta. A margine delle sedute di Camera e Senato filtra però lo scetticismo degli stessi parlamentari di centrodestra sulle chance di elezione di Berlusconi. C'è chi racconta le perplessità dell'area moderata di Fi, da cui gli arriverebbe il consiglio di ritirarsi e fare il kingmaker dell'elezione di un altro candidato. "Aspetto che Berlusconi sciolga le riserve", dice Salvini. E Meloni afferma: "Abbiamo la golden share, dobbiamo giocarcela fino alla fine".

Letta: "Serve un accordo largo"

"Il centrodestra non ha il pallino, serve un accordo largo", obietta Letta. La segreteria Pd ribadisce che il Pd lavora a un presidente di larga maggioranza e al prosieguo della legislatura, senza elezioni anticipate.

 

Anche il M5s appoggia Mattarella Giuseppe Conte, che lunedì ha visto Letta e dovrebbe tornare a incontrarlo con Speranza, convoca per mercoledì sera i gruppi parlamentari M5s, che continuano a invocare il Mattarella bis. L'auspicio della rielezione del capo dello Stato resta ben presente, ma in alternativa a Draghi si fanno anche i nomi di Giuliano Amato (in salita), Pier Ferdinando Casini (di nuovo positivo al Covid) ma anche Casellati. 

 

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