L'obiettivo dell'esecutivo è quello di dare risposta a un dato allarmante, con 62.685 detenuti in prigione a fronte di 46.730 posti disponibili
Arriverà martedì sul tavolo del Consiglio dei ministri il piano per affrontare l'emergenza legata al sovraffollamento nelle carceri. Lo riporta il Messaggero, che cita fonti qualificate. Il commissario per l'edilizia carceraria, Marco Doglio, illustrerà la mappa degli interventi per ampliare la capienza per i detenuti davanti al premier Meloni. Tra i punti principali la creazione di diecimila posti in più, celle modulari da montare in tempi rapidi all'interno di strutture riqualificate, misure alternative per i detenuti a fine pena che si sono distinti per buona condotta e per i tossicodipendenti avviati a scontare la pena residua nelle comunità.
Il sottosegretario alla Giustizia Alfredo Mantovano ha chiesto in una mail "la più ampia partecipazione" dei ministri in Cdm per dare un segnale politico forte su una questione al centro del dibattito pubblico e che può avere riflessi sullo stesso governo. L'obiettivo dell'esecutivo è quello di dare risposta a un dato allarmante: con 62.685 detenuti in prigione a fronte di 46.730 posti disponibili il tasso di occupazione delle celle è al 134%.
Per questo motivo, già da mercoledì, servirà ampliare la capienza degli istituti penitenziari di diecimila posti letto. In parte attraverso la costruzione di nuovi padiglioni dentro i principali carceri italiani. A Roma, nella casa circondariale di Rebibbia, una struttura da 400 posti extra da completare entro un anno. A Milano, nei carceri di Opera e Bollate, due nuove aree rispettivamente da 392 e 200 posti in aggiunta all'attuale capienza. Altri 400 tra Bologna e Forlì, un carcere da 300 posti aPordenone. E ancora, 640 nuovi posti in otto penitenziari, da Civitavecchia a Viterbo e Perugia, grazie ai fondi del Pnrr.
Il piano seguirà un doppio binario: da un lato la costruzione di nuove strutture archiviando l'idea di realizzare i padiglioni extra per detenuti all'interno di caserme abbandonate, dall'altro la creazione di "carceri modulari", strutture snelle montabili e smontabili nelle aree all'aperto dei penitenziari italiani, per cui il governo ha fatto partire i bandi in aprile fra le proteste delle opposizioni che denunciano le condizioni non umane in cui sarebbero costretti a vivere i detenuti inquei moduli. Oggi al ministero Nordio presiederà un vertice con Doglio e i sottosegretari allaGiustizia sul dossier, poi il via libera in Cdm al nuovo piano per l'edilizia 2025-2027.
L'altro binario percorso dal ministero della Giustizia è una "corsia veloce" per i detenuti a fine pena che si sono distinti per buona condotta e non hanno una condanna per reati di alta pericolosità sociale. Si tratta di circa diecimila persone e sul tema Nordio ha lanciato una task force per attivare interlocuzioni con i magistrati di sorveglianza e i singoli istituti penitenziari.
Sempre in Cdm si discuterà di pene alternative per i criminali tossicodipendenti, magari all'interno delle comunità. "Abbiamo un piano per rendere più efficace il recupero di questi detenuti e spero ci sarà a breve, nel prossimo Cdm, qualche ricaduta positiva" annunciava venerdì il sottosegretario Mantovano. Non si esclude un Ddl ad hoc.