Il leader di Italia Viva nello speciale del Tg5: "Mi commosse quando mi telefonò dopo l'arresto dei miei genitori"
C'era simpatia tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi morto lunedì 12 giugno mentre era ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano. Il leader di Italia Viva ricorda il leader di Forza Italia nella cornice dello speciale del Tg5 e, nonostante ammetta di aver subito "la più grande batosta della sua esperienza politica" proprio in ragione di uno scontro con Berlusconi, del leader di Forza Italia dice: "Con lui ho avuto un rapporto umano prima ancora che politico. Lui non ha mai votato la fiducia al mio Governo, io non l'ho mai votato. Tuttavia c'era un elemento di apprezzamento, di empatia e di rispetto".
Matteo Renzi condivide su Canale 5 un ricordo particolare: "Non dimenticherò mai la telefonata umana che mi fece Silvio Berlusconi quando vennero arrestati i miei genitori. Perché era una telefonata in cui non si sentiva il politico Berlusconi, ma l'uomo Silvio".
"Dichiarazioni vergognose" - "Sia chi lo ha amato, sia chi lo ha odiato oggi deve in qualche modo rispettarlo. Una caratteristica che forse non siamo abituati ad avere. Chi non rispetta le persone durante la morte è perché non sa rispettarle durante la vita. Oggi sui social - fa sapere Renzi - ci sono state delle dichiarazioni vergognose, ma sono talmente meschine e miserrime e, per non fare nome e cognome, del Fatto Quotidiano non voglio parlarne".