Il premier alla kermesse degli azzurri parla a tutto tondo in vista del vertice di centrodestra in cui si dovranno definire anche le candidature delle Regionali
Elezioni ma anche rottamazione e politica fiscale: sono alcuni dei temi che ha affrontato il leader di Forza Italia Antonio Tajani alla kermesse del partito a Telese Terme (Benevento). Sulle amministrative, ha affermato che "pensiamo di chiedere il candidato a sindaco di Verona, dove l'ultima volta abbiamo perso perché eravamo divisi". In vista del vertice di centrodestra in cui si dovranno anche definire le candidature per le Regionali, ha spiegato: "Non c'è una data fissata ma lo faremo presto".
Tajani ha quindi ribadito che per la Campania sarebbe l'ideale un civico, "e lo stesso vale anche per la Puglia". Ha quindi detto che sarebbe bene puntare su D'Attis, ma, ha osservato, "con un civico si possono recuperare consensi. Sul Veneto non ho pregiudizi: l'unica cosa che dico è che non ci deve essere la lista Zaia, ma mi pare si vada in questa direzione, con Zaia nella lista della Lega".
Alla festa del partito, il segretario di Forza Italia ha anche affrontato il tema fisco e sanatorie dicendo: "Non sono contrario alle sanatorie, può esserci qualcuno che non ha pagato per qualche motivo, ma la rottamazione delle cartelle non deve essere generalizzata, bisogna stare attenti, quelli che hanno pagato non possono fare la figura dei fessi. Poi io sono sempre per i provvedimenti strutturali. Prima di fare la rottamazione, spendiamo le risorse per la sanità che è più importante".
E ancora, Tajani ha chiarito cosa pensi sul nodo extraprofitti: "Che cos'è un extraprofitto? Non lo sa nessuno. Non sta scritto da nessuna parte. E' una cosa un po' da partito comunista dell'Unione sovietica. Noi diciamo che le banche non devono essere tassate perché non esistono, non che le banche devono fare quello che pare a loro. Diciamo che le tasse le devono pagare come tutti gli altri, in proporzione a quello che guadagnano. E visto che hanno guadagnato bene negli ultimi anni possono partcipare al bilancio dello Stato anche con un'azinoe forte da parte loro. ma questo significa dialogare con le banche".