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Ultimo aggiornamento: 2 mesi fa
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Flotilla prosegue verso Gaza, Tajani avvisa: "Forzare il blocco navale è pericoloso" | Ipotesi di un corridoio permanente di aiuti

Hamas in merito al piano in 21 punti di Trump per la fine della guerra nella Striscia: "Per ora non abbiamo ricevuto alcuna proposta"

di Redazione online
27 Set 2025 - 21:39

Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 722. Il piano di Donald Trump per la fine della guerra a Gaza, 21 punti in tutto, prevede il ritiro graduale delle truppe israeliane dalla Striscia preceduto dal rilascio di tutti gli ostaggi entro 48 ore dalla sigla dell'intesa. Secondo il quotidiano Haaretz, ci sarebbe il sì "in linea di principio" di Hamas, ma arriva la smentita: "Non lo abbiamo mai ricevuto". "Sono in corso intensi negoziati da quattro giorni e continueranno finché sarà necessario per raggiungere un accordo concluso con successo", ha scritto il presidente americano su Truth. La Flotilla intanto, dopo la sosta a Creta, è ripartita verso Gaza. In una telefonata alla portavoce Maria Elena Delia, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avvisato dei rischi: "Ho sconsigliato di forzare il blocco navale, è pericoloso". Da parte degli attivisti del Global Movement to Gaza "c'è disponibilità a lavorare a una soluzione per un corridoio permanente di aiuti a Gaza".


Migliaia di israeliani si sono radunati stasera a Tel Aviv come ogni sabato, chiedendo un accordo per porre fine alla guerra di Gaza. I manifestanti hanno srotolato un grande striscione nella Piazza degli ostaggi con la scritta: "Tutti gli ostaggi, riportateli a casa subito". "L'unica cosa che può fermare la discesa nell'abisso è un accordo completo e globale che ponga fine alla guerra e riporti a casa tutti gli ostaggi e i soldati", ha dichiarato Lishay Miran-Lavi, moglie di Omri Miran, ancora prigioniero a Gaza. E rivolgendosi direttamente a Trump, ha esortato: "Usate la vostra influenza sul primo ministro Netanyahu. Prolungare questa guerra non fa che mettere Omri e gli altri ostaggi in pericolo ancora maggiore". Il fratello di un altro ostaggio ha definito "vuoto" il discorso del premier all'Assemblea dell'Onu, incolpandolo anche della strage del 7 ottobre. Netanyahu e Trump si incontreranno alla Casa Bianca lunedì.


Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sentito il presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo la telefonata con Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana di Global Movement to Gaza.


 "C'è disponibilità a lavorare a una soluzione per un corridoio permanente di aiuti a Gaza". Lo si apprende dal Global Movement to Gaza dopo un primo contatto tra la portavoce italiana della Flotilla Maria Elena Delia e il ministero degli Esteri Antonio Tanjani. A quanto riferito, Delia arriverà domani pomeriggio a Roma per "consultazioni con i leader politici e i ministri competenti".


"Ho ascoltato le ragioni della Flotilla, la loro risposta è che vanno avanti. Sono già andati avanti". Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dopo una telefonata "di circa mezz'ora" con Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana di Global Movement to Gaza.


"Ho sconsigliato di forzare il blocco, è pericoloso". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a 4 di Sera Weekend su Rete4 riferendo della telefonata con la portavoce italiana della Flotilla, Maria Elena Delia. Il governo, da parte sua, "continuerà a chiedere Israele di tutelare le persone" nelle imbarcazioni, ha aggiunto.


Sale il bilancio delle vittime a Gaza. Almeno 91 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani in tutta l'enclave assediata dall'alba. Tra i morti, almeno 48 sono stati uccisi a Gaza City, secondo al Jazeera.


È in corso una telefonata tra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e la portavoce italiana della Flotilla, Maria Elena Delia. Tajani sta tenendo il colloquio da Telese Terme, dove è in corso la festa di Forza Italia.


"Negli ultimi giorni la Farnesina ha ricevuto diversi appelli relativi ad alcuni delicatissimi casi di minori palestinesi a Gaza che necessitano di cure salvavita e per i quali sono già state inoltrate con urgenza richieste di evacuazione alle autorità israeliane. Fra questi c'è anche Tuleen, una neonata palestinese affetta da una grave malformazione congenita nota come teratoma sacro-coccigeo". Lo si legge in una nota del ministero degli Esteri.


La Flotilla sta ripartendo da Creta diretta a Gaza. Lo riferiscono gli attivisti. "Ieri abbiamo avuto un altro problema con una barca e abbiamo dovuto ricollocare circa 30 persone - racconta un attivista della delegazione italiana che si trova a bordo - ma ora è il momento di ripartire. Andremo a sud per evitare una tormenta a est di Creta".


Se gli italiani a bordo di Flotilla non vogliono lasciare la missione, "è una libera scelta loro. Noi diciamo che è pericoloso andare verso il blocco navale israeliano e tentare di romperlo. Visto che è pericoloso, noi dobbiamo dirlo ai nostri concittadini, fermo restando che la nostra Unità di crisi li segue, li segue l'ambasciata, il consolato. A noi preoccupa l'incolumità fisica e la sicurezza dei nostri concittadini. Lo diciamo, lo ripetiamo, seguiamo le parole del presidente Mattarella". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. 


"Noi abbiamo detto quali sono i rischi e i pericoli. Lo ha detto il presidente della Repubblica, le parole del presidente della Repubblica sono inequivocabili. Assolutamente". Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato la notizia che la delegazione italiana a bordo della Flotilla andrà avanti nella missione. "Condivido parola per parola il presidente della Repubblica Mattarella - ha aggiunto Tajani parlando a margine di 'Libertà', la festa di FI a Telese Terme (Benevento) -. È quello che gli abbiamo detto dal fin primo giorno. Poi, fino a che noi possiamo fare qualcosa per scongiurare rischi per i cittadini italiani, lo facciamo. Se poi entrano dentro, li assisteremo là. La nave militare non gli fa la scorta, questa è l'unica cosa certa".


La Israel Premier Tech non sarà al via del Giro dell'Emilia, in programma a Bologna il prossimo 4 ottobre. Dopo l'annuncio delle contestazioni da parte dei centri sociali e dopo l'appello del Comune di Bologna ad escluderla, la squadra israeliana, già duramente contestata alla Vuelta di Spagna, non ha confermato la propria partecipazione alla classica bolognese.


"Nonostante i sabotaggi la missione continua. L'attenzione deve essere rivolta a Gaza, dove solo all'alba di oggi sono state uccise altre 44 persone". Così la delegazione italiana della Global Sumud Flotilla sottolineando che la componente italiana è ancora presente sulle barche. "La delegazione italiana presente a bordo è composta da circa 50 persone - viene sottolineato - di cui circa 40 sono rimaste a bordo e le rimanenti hanno legittimamente deciso di tornare in Italia per proseguire l'attività insieme all'equipaggio di terra. Tra di loro la portavoce Maria Elena Delia, come è stato già comunicato".




Hamas non ha per ora ricevuto alcuna proposta. E' quanto afferma un esponente del gruppo in dichiarazioni ad Al Arabiya, rilanciate dal giornale israeliano Haaretz che in precedenza aveva scritto che Hamas avrebbe "accettato in linea di principio il piano di Donald Trump" per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza.


"Gaza sarà governata da un governo temporaneo e transitorio composto da tecnocrati palestinesi, che saranno responsabili della fornitura di servizi quotidiani alla popolazione della Striscia". Lo si legge tra i 21 punti del piano Trump per la fine della guerra a Gaza pubblicato dai media israeliani e arabi. "Il comitato sarà supervisionato da un nuovo organismo internazionale istituito dagli Stati Uniti in consultazione con i partner arabi ed europei. Definirà un quadro per il finanziamento della riqualificazione di Gaza fino al completamento del programma di riforme dell'Autorità Nazionale Palestinese".


"Se lo chiederà, io sono disposto ad ascoltare tutti, a parlare con tutti. Il mio telefono è sempre acceso, sono pronto ad ascoltare chi vuole parlare, lo abbiamo sempre fatto con tutti i nostri concittadini". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, rispondendo a chi gli domandava se la Farnesina ha in programma un confronto con Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana di Global Movement to Gaza. La donna ieri ha lasciato la Flotilla per rientrare in Italia, "al fine di condurre un dialogo diretto con le istituzioni per garantire l'incolumità dei membri italiani dell'equipaggio e il raggiungimento degli obiettivi della missione nel rispetto del diritto internazionale".


Tra i 21 punti del piano Trump per Gaza c'è anche il ritiro graduale delle truppe israeliane dalla Striscia, preceduto dal rilascio di tutti gli ostaggi entro 48 ore dalla sigla dell'intesa. Il programma include anche la liberazione di migliaia di detenuti palestinesi, inclusi oltre cento condannati all'ergastolo.


Hamas ha accettato in linea di principio il piano di Donald Trump per porre fine alla guerra a Gaza, che include il rilascio immediato di tutti gli ostaggi israeliani. Lo hanno riferito a Haaretz fonti a conoscenza del dossier. La proposta include un graduale ritiro delle Idf dalla Striscia, insieme al rilascio di centinaia di prigionieri palestinesi, in cambio degli ostaggi israeliani vivi e deceduti.


Almeno 38 palestinesi sono stati uccisi dall'alba a causa dei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza, tra cui 25 solo a Gaza City. Tra le vittime figurano nove membri di una stessa famiglia a Nuseirat, nel centro della Striscia, e quattro persone in un'abitazione nel campo di Shati, a ovest di Gaza City.


Gli Stati Uniti "non mantengono le promesse in alcun ambito. Loro mentono, lanciano minacce militari. Non possiamo negoziare e fare accordi con una controparte del genere". Lo ha dichiarato il leader supremo dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, aggiungendo che "gli Stati Uniti potrebbero bombardare ancora i siti nucleari iraniani o assassinare ufficiali militari iraniani se ne avessero la possibilità".


Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha assìcurato che il suo Paese non abbandonerà il Trattato di non proliferazione nucleare, anche se le sanzioni Onu dovessero tornare in vigore come previsto questo fine settimana. "Non intendiamo abbandonare il Tnp, ha dichiarato Pezeshkian ai giornalisti a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, avvertendo che !le potenze straniere stanno cercando un pretesto superficiale per incendiare la regione". 


"Stiamo avendo discussioni molto stimolanti e produttive con la comunità mediorientale riguardo a Gaza. Sono in corso intensi negoziati da quattro giorni e continueranno finché sarà necessario per raggiungere un accordo concluso con successo". Lo ha scritto Donald Trump su Truth. "Tutti i paesi della regione sono coinvolti, Hamas è consapevole di queste discussioni e Israele è stato informato a tutti i livelli, incluso Netanyahu. C'è più buona volontà ed entusiasmo per il raggiungimento di un accordo, dopo così tanti decenni, di quanto abbia mai visto prima. Dobbiamo liberare gli ostaggi e ottenere una pace permanente e duratura!". 


Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian, il cui governo ha sostenuto Hamas, ha dichiarato di supportare qualsiasi cessate il fuoco a Gaza dopo che Donald Trump ha espresso ottimismo per un accordo. "Sosterremo con tutto il cuore qualsiasi accordo che possa fermare questa tragedia, che possa salvare vite umane e impedire che donne e bambini soffrano la fame", ha detto Pezeshkian ai giornalisti a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. 


L'organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite, l'Aiea, ha dichiarato di aver ripreso le ispezioni in Iran questa settimana, dopo una pausa in seguito agli attacchi statunitensi e israeliani agli impianti atomici di Teheran. "Le ispezioni sono riservate e non possiamo confermarne l'ubicazione, ma possiamo confermare che le ispezioni hanno avuto luogo questa settimana", ha affermato in una nota.