Anna Tatangelo incinta al mare, le foto col pancione nudo
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In una intervista al "Corriere della sera" la cantante ha raccontato di come stia vivendo un momento felice e di come in passato spesso non sia stato così...
Per Anna Tatangelo questa è un'estate speciale. La cantante ha annunciato a giugno di essere incinta. Per lei si tratta del secondo figlio, il primo dal suo attuale fidanzato, l'ex calciatore e ora allenatore, Giacomo Buttaroni. Una relazione che a lei dà tanta serenità dopo anni difficili, come ha raccontato in una intervista al "Corriere della sera". "Oggi, per la prima volta, non sento il bisogno di nascondere nulla. Né il mio compagno né la mia felicità - ha detto la cantante -. Buttaroni è entrato nella mia vita in un momento complesso e non si è spaventato. Mi ha accolta, sostenuta. Mi fa sentire amata, protetta. In passato, ero io quella che dava. Stavolta, invece, lui c’è per me, in ogni gesto. E mi ha sorpresa in positivo il rapporto che ha creato con mio figlio".
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Un periodo felice della vita per Anna Tatangelo, ma non è sempre stato così. Nella stessa intervista racconta come abbia attraversato momenti difficili all'epoca della relazione con Gigi d'Alessio, soprattutto per i commenti cattivi della gente. "Gigi aveva vent'anni più di me, una famiglia, e io venivo descritta come la rovinafamiglie anche se ci siamo messi insieme che era già separato - dice lei -. Ma il nostro sentimento era puro, infatti, è durato 15 anni. Non ho mai risposto, per proteggere quell’amore e non alimentare tensioni fra lui e la sua ex: volevo sembrare grande, forte, all’altezza della situazione, ma dentro, soffrivo. Uscivo da casa truccata, vestita da adulta, poi, piangevo al telefono con mia madre".
Il mondo dello spettacolo ha riservato tante soddisfazioni ad Anna ma ha anche lasciato il segno, al punto che per uscirne la cantante si è affidata all'analisi. "Salgo sul palco di Sanremo con Michael Bolton e si parla solo di Gigi in prima fila. Canto Bastardo e si parla delle sopracciglia, non dell’interpretazione. A un certo punto, capisci che vivere per piacere agli altri ti allontana da te stessa - spiega -. Alla terza seduta con la psicoterapeuta, dopo aver parlato solo degli altri, lei mi fa: 'E di te, quando parliamo?'. Mi si è acceso qualcosa dentro, ho cambiato passo. Senza quel momento, avrei conosciuto la depressione".