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“The Middle”, la guida in stato di ebbrezza del Boss è una fake

La tempesta in un bicchier dʼacqua… anzi un bicchierino di tequila.

Il caso Jeep e Springsteen: insieme per gli States

I giornali di tutto il mondo, giovedì, hanno urlato ai quattro venti la notizia che Bruce Springsteen, lo scorso 14 novembre, era stato arrestato per guida in stato di ebbrezza. Lʼhanno letta in realtà dal New York Times (che lʼha ripresa dal sito TMZ) e lʼhanno ribattuta con il più classico dei “copia e incolla” così diffusi nel mondo dellʼinformazione. Specificando pure che la notizia sarebbe stata tenuta segreta (“chissà cosa ci nascondono…”, direbbe il complottista). Ma segreta perché? Forse per non rovinare la reputazione di un democratico di ferro, un “bideniano” convinto contro lʼarroganza trumpiana?

Siamo a novembre, ma è il 14 e non il giorno 3, quando si sono svolte le elezioni presidenziali Usa. Lʼaccusa di “difendere” il Boss per ragioni politiche non regge! La notizia è rimasta segreta perché in realtà il fatto non avrebbe proprio meritato la dignità di notizia, cioè la notorietà pubblica, però coinvolge una delle icone rock dʼAmerica e allora... Quel giorno Springsteen si era messo in sella alla sua moto (pare una Harley-Davidson) per percorrere una strada in una Riserva naturale federale del New Jersey, il suo Stato natale. Da quella striscia di sabbia, denominata non a caso Sandy Hook, si gode una vista spettacolare sui grattacieli della dirimpettaia New York.

 

Alcuni fan lʼhanno riconosciuto e lʼavrebbero invitato a bere un bicchierino di tequila con loro. Grazie! E giù con un sorso come si fa in questi casi! Ma la Riserva è zeppa di guardie forestali e agenti della polizia locale, qualcuno ha visto e ferma il Boss. Cʼè lʼetilometro e Bruce non si sottrae: 0,02 grammi di alcol nel sangue, quattro volte meno del limite consentito negli Usa: 0,08. In Italia, giusto per un raffronto, il limite per considerare un guidatore ubriaco è di 0,5! Nessun arresto allora, ma lʼinvito a presentarsi dal giudice per una contestazione che, ai più, pare un abuso delle forze dellʼordine (o il quarto dʼora di celebrità).

 

Convitata di pietra di questa leggera vicenda è Jeep, che pare si sia affrettata a ritirare lo splendido video con Springsteen protagonista. Andato in onda nella serata del Super Bowl, “The Middle” è molto più di uno spot per gli 80 anni di Jeep, è piuttosto il sentimento sincero che unisce una nazione dalle mille anime, dalle mille idee, dai mille contrasti, sempre in lotta fra loro ma senza mai abdicare al destino comune della Grande Nazione. Una ballata che lʼartista di “Born in the Usa”, mai tenero col suo Paese quando si trattava di criticarlo, dedica oggi al bisogno di unità. “We need the middle”, afferma a un certo punto, e ci vengono in mente i classici, per i quali era già noto come “In medio stat virtus”. E chiude il Boss rilanciando “The ReUnited States of America”.

 

Quel video ve lo mostriamo oggi, in tutta la sua struggente bellezza. Inizia con: “C’è una cappella in Kansas. Nel centro esatto degli Stati Uniti continentali. Non chiude mai e tutti sono i benvenuti a incontrarsi qui…”. Una poesia in musica “The Middle”, per superare lʼoltraggio recente dellʼassalto a Capitol Hill. È stato girato in Kansas, a Lebanon, dove cʼè il parco che ospita la U.S. Chapel, considerata il centro degli Stati Uniti.

 

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