si chiama Camilo Castro

Venezuela, Maduro libera il "Trentini" francese

L'annuncio della scarcerazione del maestro di yoga arriva dal profilo X del presidente Macron. La madre: "Aspetto di riabbracciarlo, penso agli altri detenuti"

16 Nov 2025 - 15:05
 © Afp

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Camilo Castro, il cittadino 41enne francese detenuto da fine giugno in Venezuela, "è libero". L'annuncio è del presidente francese Emmanuel Macron, che su X scrive: "Condivido il sollievo dei suoi cari e ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per la sua liberazione". "La Francia avanza talvolta senza rumore, ma sempre con determinazione e sangue freddo - evidenzia ancora Macron -: è così che proteggiamo i nostri".  La madre di Castro, intervenuta poco dopo sul canale Tf1-Lci, ha dichiarato di avere "poche parole" e di aspettare "solo di poterlo riabbracciare". "Penso agli altri detenuti", ha poi aggiunto. Il caso è molto simile a quello dell'italiano Alberto Trentini, il cooperante veneto detenuto da 365 giorni in Venezuela. 

Il caso del cittadino francese

 Castro, 41 anni, insegnante di yoga in Colombia e attivista di lunga data di Amnesty International Hélène Boursier, era scomparso il 26 giugno al confine tra Venezuela e Colombia, dove risiede, ed era trattenuto dalle autorità venezuelane, secondo ricerche compiute dalla sua famiglia e dall'Ong Amnesty International. L'Ong stessa aveva denunciato, in un rapporto di luglio, casi di "sparizioni forzate" attribuiti al governo di Nicolas Maduro, accusandolo di usare tali pratiche per sostenere presunte "cospirazioni straniere" e come leva nei negoziati internazionali.

Per la precisione, Castro era sparito dalla località colombiana di Paraguachon, dove si era recato per rinnovare il suo permesso di soggiorno colombiano. E da allora, non aveva più dato segni di vita fino a quando la famiglia, a fine luglio, ha ricevuto un messaggio audio, in cui l'uomo chiedeva aiuto.

Il 41enne di nazionalità franco-cilena, come precisa l'agenzia di stampa Ap, è stato detenuto per circa cinque mesi in Venezuela "senza alcun motivo apparente e senza rispetto dei suoi diritti consolari". Scriveva così già a fine agosto, a proposito della sua vicenda molto simile a quella di Trentini, il quotidiano venezuelano online El Nacional.

L'impegno per la liberazione di oppositori e cittadini stranieri detenuti in Venezuela "non finisce" con il rilascio del francese Camilo Castro, perché "si continuerà a pensare agli altri, che non saranno dimenticati". E' quanto affermato dalla madre del 41enne professore di yoga, che ha parlato al canale all news francese Lci. Quanto al figlio, "abbiamo potuto parlargli, ed era libero. Abbiamo potuto parlargli liberamente", ha detto, ancora commossa, ammettendo poi di sentirsi "senza parole" e di non aver voglia d'altro che di "abbracciarlo".

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