IL CASO

Milioni di dosi AstraZeneca ad Anagni, l'azienda: "Vaccini per Ue e programma Covax" | Draghi: "Ho mandato io i Nas e bloccato lotti"

Dopo il clamore della scoperta del deposito, i Nas hanno verificato che i lotti sono destinati in Belgio. La casa farmaceutica: 13 milioni di dosi sono per il programma di aiuti ai Paesi a basso reddito

25 Mar 2021 - 13:03

E' stata una soffiata partita da Bruxelles a far scattare il sospetto che nello stabilimento AstraZeneca di Anagni ci fossero delle dosi di vaccino tenute segrete. "Ho mandato i Nas e abbiamo scoperto due lotti in eccesso", ha detto Mario Draghi. L'ispezione nello stabilimento della Catalent di Anagni (Frosinone) ha fatto uscire allo scoperto 29 milioni di dosi AstraZeneca delle quali l'Ue non era a conoscenza. La casa farmaceutica ha fatto sapere che 13 milioni di dosi saranno incluse nel programma CoVax, per i Paesi a basso reddito. Gli altri 16 milioni sono per l'Europa in attesa di via libera.

Draghi: "Li abbiamo scoperti coi Nas i lotti in eccesso" - "Sabato sera ricevo una telefonata dal presidente della commissione europea che mi segnala alcuni lotti che non tornavano nei conti della Commissione e che sarebbero stati giacenti presso lo stabilimento della Catalent di Anagni, che infiala i vaccini. Mi si suggeriva di ordinare un'ispezione. La sera stessa ho chiesto a Speranza di inviare i Nas, che sono andati immediatamente e la mattina hanno identificato i lotti in eccesso. Sono stati bloccati e ne sono partiti due, in Belgio, alla casa madre, Astrazeneca". Ha detto il premier Mario Draghi nella replica alla Camera. "Dove andranno da lì non so - ha aggiunto Draghi -. Intanto la sorveglianza  continua per i lotti rimanenti".

Covid, milioni di dosi di vaccino AstraZeneca "scoperte" nello stabilimento di Anagni

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Draghi: "Grande delusione sui vaccini tra cittadini europei" - "Sui vaccini la scelta europea credo sia stata giusta ed è facile col senno di poi criticare le scelte fatte in un periodo mai sperimentato prima, bisognava ancora imparare e stiamo ancora imparando, c'è ancora l'insidia e la difficoltà di capire. Però la delusione dei cittadini europei è stata grande, non so se ci sono stati errori, la commissione europea si è difesa, non ha tanta importanza. Bisogna avere umiltà di giudizio e guardare al futuro: le cose vanno meglio, c'è un nuovo commissario Breton che è bravissimo e la risposta e' stata immediata. Dobbiamo guardare ai segni positivi all'orizzonte", ha concluso Mario Draghi alla Camera.

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Prodotto fuori dall'Ue, in Italia per infialamento - Resta il mistero sul vaccino "in eccesso" trovato. Il siero "è stato prodotto al di fuori dell'Unione e portato nello stabilimento di Anagni per essere riempito in fiale", ha sottolineato AstraZeneca, precisando di voler "chiarire alcune dichiarazioni inesatte". "Quasi dieci milioni di dosi saranno consegnati agli Stati membri durante l'ultima settimana di marzo, il saldo ad aprile, poiché le dosi sono state approvate per il rilascio dopo il controllo di qualità".

La segnalazione è arrivata dopo la visita del commissario europeo Thierry Breton nello stabilimento AstraZeneca di Leida, nei Paesi Bassi, gestito dalla Halix. Si tratta di uno dei due impianti usati per la produzione delle dosi in Europa, in grado di assicurarne fino a 6 milioni al mese.

La vicenda ha toccato un nervo scoperto a Bruxelles, tanto che persino il presidente del gruppo del Ppe al Parlamento europeo, Manfred Weber aveva chiesto  "Spiegazioni necessarie e con urgenza AstraZeneca sta immagazzinando decine di milioni di dosi pur non rispettando il contratto europeo. Questo è inaccettabile. L'urgenza è enorme. Dovremmo rifiutare categoricamente qualsiasi esportazione di AstraZeneca prodotta in Europa".

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