la polemica

Negli Usa si pensa a un reality per dare la cittadinanza ai migranti | "Ma non è un Hunger Games"

L'idea è stata sottoposta al dipartimento per la Sicurezza interna dal produttore Rob Worsoff. Ecco che cosa prevede il format

17 Mag 2025 - 08:16
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Negli Usa il dipartimento per la Sicurezza interna starebbe valutando l'idea di lanciare un reality show che vedrebbe i migranti competere per ottenere la cittadinanza in modo rapido. Lo riporta il Daily Mail citando il produttore Rob Worsoff che ha contattato il dipartimento presentando la sua proposta. La portavoce, Tricia McLaughlin, ha affermato che il programma "è nelle primissime fasi" di un processo di valutazione. E mentre già monta la polemica, in un'intervista al Wall Street Journal, Worsoff ha sottolineato che non si tratterebbe di un "Hunger Games per gli immigrati".

Worsoff, immigrato dal Canada, ha dichiarato al Daily Mail che il programma si intitolerebbe "The American", nome che richiama anche il treno che accompagnerebbe gli immigrati in giro per il Paese per le varie competizioni. Il format del reality prevede che immigrati celebri ospitino dei migranti, che poi parteciperebbero a gare in tutto il Paese, come ad esempio la raccolta di vongole nel Maine o il rafting in Colorado. "Non sono affiliato ad alcuna ideologia politica. Essendo io stesso un immigrato, cerco semplicemente di realizzare un programma che celebri il processo di immigrazione, il significato di essere americani e che apra un dibattito nazionale su cosa significhi essere americani, attraverso gli occhi di chi lo desidera di più", ha dichiarato il produttore al quotidiano britannico.

La portavoce del dipartimento per la Sicurezza interna, ha comunque chiarito che il DHS "riceve ogni anno centinaia di proposte di programmi televisivi", comprese quelle per documentari sulle operazioni di frontiera condotte dalle sue sezioni Immigration and Customs Enforcement e Customs and Border Protection e indagini sui colletti bianchi condotte dalla sua sezione Homeland Security Investigations. "Ogni proposta viene sottoposta a un attento processo di verifica prima di essere respinta o approvata", ha affermato la McLaughlin, chiarendo che "questa in particolare non ha ricevuto né l'approvazione né il rifiuto da parte dello staff", smentendo però che il Segretario alla Sicurezza Interna Kristi Noem ne sia al corrente o che abbia sostenuto l'idea del reality.

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