"Ho il diritto-dovere di incontrare tutti", ha ribadito il leader della Lega finito al centro di polemiche per un suo annunciato viaggio in Russia
"I contatti continuano". Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, sull'ipotesi di un suo viaggio in Russia. "Se devo chiedere il cessate il fuoco, lo devo chiedere alla Russia che ha iniziato il conflitto. L'ho fatto - ha aggiunto - e lo rifarò con trasparenza senza chiedere nulla in cambio perché questo è l'interesse nazionale italiano. Chi lavora per la pace fa il bene dell'Italia chi insulta, critica e parla solo di armi e guerra fa il male dell'Italia".
"Io - ha rivendicato Salvini - ho il diritto-dovere di incontrare tutti e spero che anche altri capi di partito lo stiano facendo".
"Dal Copasir intimidazioni inaccettabili" - "È ridicolo e oltraggioso che ci sia chi minaccia e intimidire. Che il Copasir ritenga di indagare su cosa fa il segretario della Lega e chi incontra, peraltro avendolo raccontato in tv e sui giornali, sono intimidazioni inaccettabili", ha sottolineato Salvini, tornando sulle
polemiche per il suo annunciato viaggio in Russia.
"Ho sentito i vertici dei servizi di sicurezza e smentiscono qualsiasi approfondimento, indagine, inchiesta. Fortunatamente - ha aggiunto - siamo in un Paese libero e per la pace a testa alta incontro tutti".
"Spero ci sia occasione di incontrare Lavrov" - Il ministro degli Esteri russo "dovevo incontrarlo. Non l'ho sentito. Sarebbe stato un'occasione e spero che sia un'occasione", ha concluso poi Salvini.