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Ucraina, la Nato: "Abbiamo provato a trattare con Putin prima della guerra, ma non è stato possibile"

Nel dicembre 2021 Putin chiedeva una zona cuscinetto, soprattutto nella regione baltica, e la garanzia che l'Alleanza non si sarebbe allargata ulteriormente

Ucraina, la Nato: "Abbiamo provato a trattare con Putin prima della guerra, ma non è stato possibile" - foto 1
Ansa

La guerra in Ucraina regala un altro retroscena pre-invasione: la Nato provò a trattare con Putin prima del conflitto, senza però riuscire nell'intento.

Il presidente russo voleva che gli alleati occidentali si ritirassero dalla parte orientale dell'Alleanza atlantica e che si impegnassero a non "allargarsi" ulteriormente. A rivelarlo è il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, intervenuto al Council on Foreign Relations a New York. "Nel dicembre 2021, un paio di mesi prima dell'invasione, Putin aveva presentato quelli che ha definito trattati di sicurezza, che voleva far firmare a Stati Uniti e Nato. Chiedeva una zona cuscinetto, soprattutto nella regione baltica, in modo che la maggior parte dei Paesi baltici non potesse essere protetta dalle forze della Nato.

 

 

Secondo Stoltenberg, il numero uno del Cremlino chiese, "come una sorta di ultimatum per non invadere l'Ucraina, che la Nato garantisse di non allargarsi ulteriormente".

 

Cosa chiedeva Putin

 "Si trattava di non procedere a ulteriori allargamenti con l'Ucraina, ma anche con la Finlandia e la Svezia", ha spiegato Stoltenberg. "Abbiamo invitato la Russia al dialogo, abbiamo detto che per noi non era possibile accettare questi ultimatum. Ma abbiamo fatto degli sforzi diplomatici per vedere se ci si potesse sedere al tavolo e trovare una soluzione diplomatica alla crisi che si stava intensificando anche nell'autunno del 2021".

 

 

Cosa è successo dopo

 Lo scopo dichiarato dell'invasione dell'Ucraina "era quello di fermare l'ulteriore allargamento della Nato e di avere meno Alleanza, con le zone cuscinetto e la rimozione delle infrastrutture Nato da tutti quei Paesi che hanno aderito dal 1997", ha proseguito il capo della Nato. "Putin ha ottenuto esattamente il contrario. Il giorno dell'invasione abbiamo attivato i nostri piani di difesa, dispiegando più forze nella parte orientale dell'alleanza. Adesso ci sono più forze, infrastrutture, aerei, truppe della Nato nella parte orientale dell'Alleanza si quante ci siano mai state".

 

Fotogallery - Russia, l'incontro tra Vladimir Putin e Kim Jong-un

 

Media: "L'Ucraina deve prepararsi a una guerra lunga"

 Secondo il "The Economist", l'Ucraina e i suoi alleati "dovrebbero prepararsi per una guerra lunga". La speranza che la controffensiva, grazie alle forniture di armi moderne dall'Occidente, "potesse determinare una rapida riconquista dei territori occupati dalla Russia è stata tradita, malgrado gli sforzi ucraini". Secondo il giornale inglese, Mosca "non mostra alcuna intenzione di voler negoziare e Putin conta sul fatto che gli alleati dell'Ucraina si stanchino e Donald Trump vinca nuovamente le elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Kiev e i suoi sostenitori devono pertanto essere pronti a una guerra lunga e questo richiede di ripensare la strategia militare e l'economia".

 

Il ruolo dell'Unione europea

 "Altrettanto importante è ciò che l'Unione europea può offrire: non solo denaro, ma la prospettiva di adesione", ha sottolineato ancora l'Economist. "Perché ciò accada è necessario un cambiamento di mentalità in Europa, che deve rafforzare l'industria della difesa e riformare il processo decisionale dell'Ue in modo che possa gestire più membri".

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