Ucraina, droni russi contro bus con civili evacuati: 9 morti
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Il presidente ucraino "Ne stiamo parlando con i nostri alleati". Rubio: "La minaccia di sanzioni può spingere Mosca a non parlare"
di Redazione onlineLa guerra in Ucraina giunge al giorno 1.182. A poche ore di distanza dalla telefonata fra Donald Trump e Vladimir Putin la Russia lancia la palla nel campo dell'Ucraina. Mosca - per bocca della portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha ribadito di essere "pronta" ai contatti ma ora "tocca a Kiev". In serata è arrivata la replica di Zelensky: "Stiamo parlando con gli alleati dei prossimi incontri con i russi: negoziati diretti, per i quali l'Ucraina è assolutamente pronta e in qualsiasi formato che produca risultati. Sono grato a tutti coloro che ci aiutano". Intanto, il premier Giorgia Meloni ha avuto "una conversazione con Papa Leone XIV sui prossimi passi per costruire una pace giusta e duratura in Ucraina. Il colloquio fa seguito alla telefonata con il presidente Trump e con altri leader europei, nel corso della quale è stato chiesto al premier italiano di verificare la disponibilità della Santa Sede a ospitare i negoziati - viene spiegato in una nota di Palazzo Chigi -. Trovando nel Santo Padre conferma della disponibilità ad accogliere in Vaticano i prossimi colloqui tra le parti, il presidente del Consiglio ha espresso profonda gratitudine per l'apertura di Papa Leone XIV e per il suo incessante impegno a favore della pace".
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Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato di aspettarsi che la Russia presenti entro pochi giorni le linee generali di un cessate il fuoco con l'Ucraina, che consentirebbero agli Stati Uniti di valutare se Mosca fa sul serio. "Tra non molto, forse tra qualche giorno, magari questa settimana, la parte russa presenterà i termini", ha detto Rubio durante un'audizione al Senato.
"Nel corso della giornata di oggi, oltre al colloquio con il Santo Padre, il Presidente del Consiglio si è confrontato telefonicamente con il Presidente Zelensky, il Presidente Macron, il Presidente Stubb, il Primo Ministro Starmer, il Cancelliere Merz e la Presidente della Commissione Europea von der Leyen. È stato concordato di mantenere uno stretto coordinamento tra i partner in vista di un nuovo round di negoziati finalizzato a un cessate il fuoco e a un accordo di pace in Ucraina". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi.
"Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Santo Padre sui prossimi passi da compiere per costruire una pace giusta e duratura in Ucraina". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. "Il colloquio fa seguito alla telefonata di ieri con il Presidente Trump e con altri leader europei, nel corso della quale è stato chiesto al Presidente del Consiglio italiano di verificare la disponibilità della Santa Sede a ospitare i negoziati - viene spiegato -. Trovando nel Santo Padre conferma della disponibilità ad accogliere in Vaticano i prossimi colloqui tra le parti, il Presidente del Consiglio ha espresso profonda gratitudine per l'apertura di Papa Leone XIV e per il suo incessante impegno a favore della pace".
Minacciare la Russia con ulteriori sanzioni potrebbe spingere Mosca a non parlare di una potenziale fine della guerra in Ucraina. Lo ha detto il segretario di stato Marco Rubio. Donald Trump "crede che se si inizia a minacciare sanzioni i russi smetteranno" di dialogare, ha spiegato Rubio mettendo in evidenza che "c'è un valore nel fatto che noi possiamo parlare con loro e portarli al tavolo delle trattative".
"Stiamo parlando con gli alleati dei prossimi incontri con i russi: negoziati diretti, per i quali l'Ucraina è assolutamente pronta e in qualsiasi formato che produca risultati. Sono grato a tutti coloro che ci aiutano". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale, come riporta Rbc Ukraina.
Per l'Ucraina l'alternativa a colloqui di pace con la Russia sarebbe una "resa incondizionata", ha affermato l'ex presidente russo Dmitry Medvedev, attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale. La Russia si è detta ripetutamente "pronta a trattative senza condizioni. Comunque è importante tenere a mente che il regime di Zelensky ha una via alternativa, di cui abbiamo parlato più volte. Questa è la via della resa incondizionata. Molti russi la preferirebbero".
Gli Stati Uniti non fanno alcuna "concessione" al presidente russo Vladimir Putin. Lo ha detto il segretario di Stato americano, Marco Rubio, nel corso di un'audizione in Senato.
Se la cosiddetta "coalizione dei volenterosi" europea inviasse soldati in Ucraina, ciò sarebbe considerato dalla Russia come "una minaccia militare, con tutte le conseguenze del caso". Lo ha detto Dmitry Medvedev, ex presidente e attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale.
"Abbiamo bisogno di una mobilitazione diplomatica. Viviamo in tempo di guerra, quindi dobbiamo agire di conseguenza. Dobbiamo dissuadere la Russia e ripristinare una pace duratura e completa in Europa e in Ucraina. Accogliamo con favore l'adozione del 17esimo pacchetto di sanzioni. Abbiamo bisogno di passi forti ora". Così il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha arrivando al consiglio difesa-Esteri a Bruxelles. "Nelle ultime settimane - ha sottolineato - l'Ucraina ha dimostrato che non siamo noi l'ostacolo alla pace. È Putin a voler proseguire la guerra. Per questo dobbiamo fare pressione sui russi".
"Ho avuto una buona conversazione con Giorgia Meloni. Come sempre, idee interessanti. Abbiamo discusso dei colloqui di ieri con il presidente Trump e i leader europei. Stiamo coordinando le nostre posizioni. L'Italia sostiene tutti gli sforzi volti a raggiungere una pace autentica. Abbiamo concordato di rimanere in contatto sui prossimi passi". Così su X Volodymyr Zelensky. "Abbiamo anche discusso possibili piattaforme per i colloqui con i russi. Serve un cessate il fuoco per salvare vite. È necessaria una diplomazia onesta. L'Ucraina è pronta ed è essenziale garantire che la Russia sia pronta a porre fine davvero alla guerra".
La Russia è pronta a proseguire i contatti diretti con l'Ucraina per la pace e ora "tocca a Kiev". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrebbe detto ai leader dell'Ue e al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo la sua telefonata con il presidente russo Vladimir Putin, di non ritenere opportuno imporre sanzioni alla Russia, poiché quest'ultima desidera raggiungere un accordo per porre fine alla guerra contro Kiev. Lo riferisce il sito di notizie Axios. Ieri, Putin e Trump hanno avuto una telefonata durante la quale hanno discusso, tra le altre cose, della soluzione in Ucraina.
Il governo britannico di Keir Starmer ha annunciato un ennesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia in risposta agli ultimi raid di droni di Mosca sull'Ucraina. Lo rende noto il Foreign Office. L'iniziativa è in coordinamento con le parallele sanzioni degli alleati Ue.
"L'Ue ha approvato il suo 17esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, che prende di mira quasi 200 navi della flotta ombra. Le nuove misure riguardano anche le minacce ibride e i diritti umani. Sono in preparazione ulteriori sanzioni contro la Russia. Più a lungo la Russia continuerà la guerra, più dura sarà la nostra risposta". Lo annuncia l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas.
"È ovvio che la Russia stia cercando di prendere tempo per continuare la guerra e l'occupazione. Stiamo lavorando con i nostri partner per fare pressione sui russi affinché si comportino diversamente. Le sanzioni sono importanti e sono grato a chiunque le renda più tangibili per i responsabili della guerra". Lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky all'indomani della telefonata tra i presidenti Vladimir Putin e Donald Trump.
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con 108 droni di vario tipo, tra cui i kamikaze Shahed, 93 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina. I velivoli senza pilota sono stati distrutti nell'est, nel nord e nel centro del Paese e nell'attacco sono state colpite le regioni di Donetsk, Dnipropetrovsk, Sumy e Zhytomyr.
"Putin non sembra ancora seriamente interessato alla pace, almeno non a condizioni accettabili per gli altri". Lo ha detto il ministro tedesco della Difesa Boris Pistorius arrivando al Consiglio Difesa-Esteri a Bruxelles. "Sta continuando a prendere tempo e anche se la Russia è disposta a parlare di un memorandum, per ora non si intravede un cessate il fuoco. Sono profondamente convinto che ora sia più importante che mai sostenere l'Ucraina in modo energico, oggi chiariremo quindi con quali misure concrete. L'Ue deve inasprire ulteriormente le sanzioni, non saremo disposti a tollerare l'operato della Russia senza conseguenze".
"Dagli Usa abbiamo sentito che senza una tregua ci sarebbero state delle reazioni forti, delle conseguenze, e ora vogliamo vedere queste conseguenze". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, arrivando al Consiglio affari esteri e difesa, precisando che sinora non si sono viste "serie pressioni" su Mosca nell'ambito delle discussioni avute da Donald Trump.
Le difese aeree russe hanno abbattuto la notte scorsa otto droni ucraini sul territorio della regione di Bryansk: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Difesa di Mosca.
Non sono state fissate scadenze per la preparazione del memorandum tra Russia e Ucraina, le parti si scambieranno le bozze ed elaboreranno un testo unico. Lo ha riferito ai giornalisti il portavoce del presidente russo Dmitrij Peskov. "Non ci sono scadenze e non possono essercene - ha detto in una dichiarazione rilanciata dalla Tass -. È chiaro che tutti vogliono farlo il più velocemente possibile, ma, ovviamente, il diavolo si nasconde nei dettagli". Secondo Peskov, "i progetti saranno formulati sia da parte russa che da parte ucraina. Le bozze saranno scambiate e poi ci saranno contatti complessi per elaborare un testo unico".
Il Cremlino è a conoscenza dell'offerta del Vaticano di ospitare i negoziati tra Russia e Ucraina, ma non è stata ancora presa alcuna decisione. Lo ha riferito ai giornalisti il portavoce del presidente russo Dmitrij Peskov. "Tutti sono a conoscenza di questa iniziativa del Papa - ha detto in una dichiarazione rilanciata dalla Tass -. C'è stata anche una dichiarazione del Vaticano. E, naturalmente, la parte russa è grata a tutti coloro che sono disposti a dare il loro contributo. Ma non sono state ancora prese decisioni specifiche sul luogo in cui proseguire i possibili negoziati futuri".
I contatti tra Russia e Ucraina sono stati ristabiliti e sono già in corso di implementazione. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in una conversazione con i giornalisti resa nota dalla Tass. "I contatti tra russi e ucraini sono ora in corso - ha spiegato -. I contatti, infatti, sono stati ricreati, il che è molto importante in questa fase".
Se non ci saranno progressi nei negoziati tra Russia e a Ucraina, "mi ritirerò" dal processo. Lo ha detto Donald Trump parlando alla Casa Bianca. Il presidente ha riferito di avere detto a Valdimir Putin, nella telefonata di lunedì, che "dobbiamo muoverci" sulla strada del negoziato.
Il Papa può aiutare a raggiungere la pace, ma un ruolo maggiore di Leone XIV non si tradurrebbe in un passo indietro degli Stati Uniti. "Sarebbe fantastico" avere i negoziati in "Vaticano, avrebbe un significato extra. Potrebbe essere utile. C'è un'enorme amarezza, rabbia, e penso che forse questo potrebbe aiutare con parte di quella rabbia", ha messo in evidenza Trump.