Ucraina, Usa: Bakhmut un massacro per Mosca | Putin firma il decreto: in servizio 147mila coscritti a primavera | Lavrov presiederà il Cds dell'Onu

"Quattrocento giorni... Quattrocento giorni della nostra difesa contro un'aggressione su vasta scala. Questo è un percorso colossale che abbiamo realizzato". Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale. "L'Ucraina ha vissuto i giorni più terribili di quel febbraio. Siamo sopravvissuti anche a questo inverno. Uno sforzo colossale" e "abbiamo passato la scorsa primavera, che ha ribaltato le sorti di questa guerra a favore della nostra difesa. L'estate e l'autunno scorsi abbiamo dimostrato che la liberazione delle nostre regioni settentrionali non è stata casuale", sottolinea il leader ucraino, ricordando "la battaglia per Kiev" e "il ritorno di Kherson, la difesa di Bakhmut e del Donbass in generale: questo è l'eroismo degli ucraini, che il mondo non dimenticherà".

Sono oltre 7mila i militari ucraini addestrati dagli Stati Uniti dall'inizio dell'invasione russa dello scorso anno. Lo ha riferito il portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder. Questa settimana, 65 militari ucraini addestrati a Fort Sill, in Oklahoma, all'uso dei sistemi missilistici Patriot hanno completato l'addestramento e fatto ritorno in Europa. Ryder ha anche riferito che oltre 4mila militari ucraini completeranno il loro addestramento in Germania a fine mese, comprese due Brigate, una equipaggiata con mezzi da combattimento Bradley e un'altra con gli Stryker.

Gli Stati Uniti affermano di avere nuove informazioni secondo cui la Russia sta attivamente cercando di acquisire armi o munizioni extra dalla Corea del Nord. La Casa Bianca si è detta preoccupata che la Corea del Nord fornisca gli aiuti. Il portavoce John Kirby ha detto ai cronisti che la Russia sta cercando di inviare una delegazione in Corea del Nord, offrendo cibo in cambio di armi. 

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto sulla chiamata di primavera per il servizio militare che riguarda 147mila persone tra i 18 e i 27 anni. Lo riportano le agenzie russe. 

Il direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi, ha detto che potrebbe presto recarsi di nuovo in Russia per ulteriori colloqui sul tema della sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo riporta l'Aiea in un comunicato. "Il direttore generale ha affermato di aver lavorato con entrambi i Paesi negli ultimi mesi su proposte per garantire la sicurezza e la protezione nucleare nella centrale", si legge nella nota. "E' un lavoro in corso - ha detto Grossi -, è molto, molto importante essere d'accordo sul principio fondamentale secondo cui una centrale nucleare non dovrebbe essere attaccata in nessuna circostanza e non dovrebbe nemmeno essere usata per attaccare altri. Un incidente nucleare con conseguenze di radiazioni non risparmierà nessuno". 

Il direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi, ha detto che potrebbe presto recarsi di nuovo in Russia per ulteriori colloqui sul tema della sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo riporta l'Aiea in un comunicato. "Il direttore generale ha affermato di aver lavorato con entrambi i Paesi negli ultimi mesi su proposte per garantire la sicurezza e la protezione nucleare nella centrale", si legge nella nota. "E' un lavoro in corso - ha detto Grossi -, è molto, molto importante essere d'accordo sul principio fondamentale secondo cui una centrale nucleare non dovrebbe essere attaccata in nessuna circostanza e non dovrebbe nemmeno essere usata per attaccare altri. Un incidente nucleare con conseguenze di radiazioni non risparmierà nessuno". 

I bambini portati in Russia dai territori occupati dell'Ucraina sono stati abusati psicologicamente, insultati perché ucraini, e alcuni sono stati persino picchiati e puniti per essersi rifiutati di parlare in russo. Lo ha denunciato Daria Gerasimchuk, commissaria per i diritti dei bambini della presidenza ucraina, parlando a Radio Svoboda. "Molto spesso i bambini vengono puniti per essersi rifiutati di parlare russo, di imparare e cantare l'inno nazionale russo e di alzarsi in piedi durante l'inno nazionale russo - ha detto riferendo di alcune testimonianze dei minori tornati in Ucraina -. Quasi tutti i bambini hanno testimoniato di essere stati abusati psicologicamente e chiamati con nomi diversi perché erano ucraini. Alcuni di loro dicono di essere stati picchiati per aver disubbidito".