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Mosca: pronti a negoziare su termini di accordi a Istanbul del 29 marzo | Aiea: "A Zaporizhzhia situazione è fuori controllo"

Il direttore generale dell'Agenzia per l'energia atomica lancia l'allarme: "Ogni principio di sicurezza nucleare dell'impianto è stato violato". Onu: 10 milioni di ucraini via dal Paese dall'inizio della guerra.

Zelensky a Odessa per le operazioni di carico del grano


 

La guerra in Ucraina è giunta al 161esimo giorno.

"La Russia era ed è ancora pronta a risolvere il problema ucraino attraverso la diplomazia". Lo dice il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, precisando che "è opportuno ricordare ancora una volta che tali termini sono stati concordati a Istanbul il 29 marzo da entrambe le parti, russa e ucraina". Mosca dunque "rimane pronta" a negoziati su quelle basi, che prevedevano in sostanza una separazione delle trattative riguardanti la neutralità di Kiev da quelle sul futuro della Crimea e del Donbass. Intanto torna a preoccupare la centrale nucleare di Zaporizhzhia, sequestrata all'inizio di marzo dalle truppe russe: "Ogni principio di sicurezza nucleare è stato violato, la posta in gioco è estremamente grave e pericolosa" visto che "l'integrità fisica dell'impianto non è stata rispettata". A dirlo è Rafael Grossi, direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica.

  • 03 ago

    Aiea: "A Zaporizhzhia situazione fuori controllo" - VIDEO

  • 03 ago

    Kiev: Schroeder è solo un araldo dello zar

    Gerhard Schroeder è "un noto araldo dell'Impero e una voce della Corte dello zar russo". E' questa la risposta del consigliere presidenziale e capo negoziatore ucraino, Mikhailo Podolyak, alle parole dell'ex cancelliere tedesco, secondo il quale "il Cremlino vuole una soluzione negoziata" al conflitto in Ucraina. "Se Mosca vuole un dialogo - afferma in un tweet Podolyak - spetta a loro. Prima di tutto, con un cessate il fuoco e il ritiro delle truppe".

  • 03 ago

    Ucraina, Ue: altre navi con cereali pronte a lasciare Odessa

    Dopo che la prima nave carica di cereali ha attraversato lo stretto del Bosforo, "ne sono pronte di nuove". Lo scrive in un tweet il commissario europeo per l'Allargamento, Oliver Varhelyi, plaudendo all'operazione portata oggi a compimento.

  • 03 ago

    Mosca: pronti a negoziati su base accordo Istanbul del 29 marzo

    "La Russia era ed è ancora pronta a risolvere il problema ucraino attraverso la diplomazia", ma alle sue condizioni. Lo ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "E' opportuno ricordare ancora una volta che tali termini sono stati concordati a Istanbul da entrambe le parti, russa e ucraina", ha aggiunto Peskov, citato dall'agenzia Tass. Successivamente, ha insistito il portavoce, Kiev ha abbandonato quell'accordo, ma Mosca "rimane pronta" a negoziati su quelle basi, che prevedevano in sostanza una separazione delle trattative riguardanti la neutralità di Kiev da quelle sul futuro della Crimea e del Donbass.

  • 03 ago

    La Russia accusa per la prima volta gli Usa di coinvolgimento diretto

    La Russia ha accusato per la prima volta gli Usa di coinvolgimento diretto in azioni militari in Ucraina. Lo riporta la Bbc citando il generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa di Mosca, e precisando che finora il Cremlino aveva imputato a Washington solo di combattere "una guerra per procura". Konashenkov ha rinfacciato all'amministrazione Biden di aver approvato bersagli presi di mira dalle forze ucraine con missili Himars di fabbricazione Usa.

  • 03 ago

    GdF Brescia sequestra 141 milioni di euro all'architetto di Putin

    Maxi sequestro da 141 milioni di euro tra beni mobili e immobili eseguito dalla Guardia di Finanza di Brescia nei confronti di Lanfranco Cirillo, imprenditore, 63 anni, conosciuto come "l'architetto di Vladimir Putin" e di altri 44 oligarchi. È accusato di reati fiscali e tributari. Tra i beni sequestrati ci sono abitazioni di lusso, conti correnti, denaro contante, gioielli, opere di arte moderna e contemporanea di autori famosi e persino un elicottero. 

  • 03 ago

    Ispezionata a Istanbul una nave carica di grano in arrivo da Odessa: ripartita per il Libano

    Funzionari russi, ucraini, turchi e delle Nazioni Unite hanno effettuato l'ispezione sulla prima nave con i cereali ucraini partita dal porto di Odessa, ancorata al largo di Istanbul. Il gruppo di funzionari ha verificato se la spedizione di grano fosse conforme all'accordo firmato il mese scorso da Mosca e Kiev per sbloccare le esportazioni agricole ucraine. Il mercantile Razoni, che batte bandiera della Sierra Leone, è salpato lunedì con 26.527 tonnellate di mais e, dopo l'esito positivo dell'ispezione, è ripartito verso il Libano.

  • 03 ago

    Aiea: "A Zaporizhzhia situazione fuori controllo"

    Rafael Grossi, direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), ha dichiarato che la situazione relativa alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, sequestrata all'inizio di marzo dalle truppe russe, sta diventando ogni giorno più pericolosa. "Ogni principio di sicurezza nucleare è stato violato" nell'impianto, ha detto Grossi. "La posta in gioco è estremamente grave e pericolosa", ha aggiunto, spiegando che "l'integrità fisica dell'impianto non è stata rispettata".

  • 03 ago

    Kiev: "Svuotate cassette di sicurezza cittadini a Mariupol"

    "Gli occupanti russi hanno ripulito le cassette di sicurezza dei cittadini di Mariupol". Lo riferisce il consigliere del sindaco in esilio Petro Andryushchenko, secondo il quale i beni lasciati in deposito dai residenti nella filiale della Fuib sono stati derubati. "C'erano cassette di sicurezza nei locali della Fuib a Mariupol. Non si sa cosa e quante persone di Mariupol conservavano li' le cose piu' preziose che avevano. Sono state chiuse prima dell'inizio della seconda fase della guerra. Ora sono completamente vuote", ha detto Andryushchenko, citato da Unian.

  • 03 ago

    Onu: 10 milioni di ucraini via dal Paese da inizio guerra

    Oltre dieci milioni di ucraini hanno attraversato i valichi di frontiera dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio: è la stima dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Secondo l'Onu, dal 24 febbraio al primo agosto hanno lasciato l'Ucraina 10.290.039 persone.

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