a oltre 1000 metri di profondità

Turchia, salvato lo speleologo americano bloccato in una grotta

 Mark Dickey, 40 anni, è tornato in superficie dopo essere rimasto intrappolato a oltre 1000 metri di profondità. Aveva iniziato a soffrire di sanguinamenti gastrointestinali durante la spedizione 

12 Set 2023 - 09:44
 © Afp

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L'americano bloccato in Turchia a oltre 1.000 metri di profondità è finalmente tornato in superficie. Mark Dickey è stato recuperato dopo aver trascorso oltre una settimana in una grotta. Alle complesse operazioni salvataggio hanno partecipato soccorritori da tutto il mondo, incluse le squadre del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico. Il ricercatore era in spedizione con alcuni colleghi per mappare la cavità, quando ha iniziato a perdere sangue dallo stomaco.

L'incubo è finito

 "Incredibile essere in superficie", queste le prime parole di Mark Dickey una volta uscito dalla grotta di Morca, la terza più profonda della Turchia. Lo speleologo americano si era ammalato lo scorso 2 settembre senza riuscire a proseguire la sua spedizione nelle Montagne del Toro. L'allarme lanciato dai suoi compagni ha richiamato sul posto oltre 150 soccorritori da Italia, Turchia, Bulgaria, Croazia, Ungheria e Polonia. L'uomo è stato prima raggiunto da un team di medici per stabilizzarlo e rendergli possibile l'ardua salita. L'esploratore ha descritto il calvario come "un'avventura pazzesca", ancora incredulo dell'accaduto. La Federazione Speleologica della Turchia, ha detto che ora Mark "sta bene ed è curato nell'accampamento medico in superficie", prima che faccia ritorno a casa.
 

Un lavoro di squadra

 Le operazioni di salvataggio sono state lunghe e complesse sia a causa delle condizioni fisiche di Mark, sia per la morfologia della grotta. La cavità comprende infatti ripidi pozzi verticali con acqua a bassissime temperature e stretti passaggi. Un team di tecnici ha dovuto allargare i corridoi con esplosivi e allestire 'campi di sosta' a diversi metri di altezza per consentire la valutazione clinica dell'uomo e la somministrazione delle terapie. Lo speleologo è stato posizionato su una barella sorretta da una corda, che lo ha riportato in superficie livello dopo livello. Sono state necessarie 60 ore per salvarlo, ma fondamentale è stata la cooperazione internazionale delle squadre di soccorso.

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