le pressioni di washington

Trump congela 2,2 miliardi di dollari in sovvenzioni per Harvard | E minaccia anche di togliere l'esenzione fiscale

La decisione arriva dopo che l'ateneo ha dichiarato di non voler accogliere le richieste di modifica delle sue politiche provenienti dal governo

15 Apr 2025 - 16:32

L'amministrazione Trump ha annunciato che congelerà 2,2 miliardi di dollari in sovvenzioni pluriennali e 60 milioni di dollari in contratti pluriennali all'Università di Harvard, dopo che l'ateneo ha dichiarato di non voler accogliere le richieste di modifica delle sue politiche provenienti dal governo, mettendo a rischio quasi 9 miliardi di dollari di finanziamenti federali. L'istituto ha ricevuto la scorsa settimana una lettera da una task force federale che delineava ulteriori condizioni politiche per "mantenere il rapporto finanziario di Harvard con il governo federale".

Trump minaccia di togliere ad Harvard l'esenzione fiscale

 A stretto giro è poi giunta una nuova minaccia di Trump contro Harvard. "Forse l'Università dovrebbe perdere il suo status di esenzione fiscale ed essere tassata come un'entità politica se continua a spingere una 'malattia' di natura politica, ideologica e ispirata o sostenuta dal terrorismo? Ricordate, lo status di esenzione fiscale dipende totalmente dall'agire nell'interesse pubblico", ha dichiarato il presidente americano.

"Abbiamo informato l'amministrazione, tramite il nostro consulente legale, che non accetteremo la loro proposta di accordo", ha dichiarato il presidente di Harvard, Alan M. Garber. "L'Università non rinuncerà alla sua indipendenza né ai suoi diritti costituzionali".

Le pressioni dell'amministrazione Trump sugli atenei

 L'amministrazione Trump ha minacciato numerosi college negli Stati Uniti di tagli ai finanziamenti se non fossero state apportate modifiche alle politiche scolastiche, e la mossa di Harvard è la prima di un'università d'élite che ha respinto le richieste della Casa Bianca. Tra queste, figurano l'eliminazione dei programmi di Harvard per la diversità, l'equità e l'inclusione, il divieto di indossare la mascherina durante le proteste nei campus, riforme delle assunzioni e delle ammissioni basate sul merito e la riduzione del potere detenuto da docenti e amministratori "più impegnati nell'attivismo che nella ricerca accademica".

"Il presidente Trump sta lavorando per rendere l'istruzione superiore di nuovo grande, ponendo fine all'antisemitismo incontrollato e garantendo che i fondi dei contribuenti federali non finanzino il sostegno di Harvard a pericolose discriminazioni razziali o alla violenza motivata da razzismo", ha dichiarato un portavoce della Casa Bianca in una nota. "Harvard o qualsiasi istituzione che desideri violare il Titolo VI non è, per legge, idonea a ricevere finanziamenti federali".

Proteste pro-Gaza, arrestato un altro studente della Columbia con carta verde

 Uno studente di Columbia, anche lui come Mahmoud Khalil con la carta verde, che la scorsa primavera aveva aiutato a organizzare le proteste pro-Gaza sul campus della Columbia University, è stato arrestato in Vermont. Mohsen Mahdawi si era recato in un ufficio federale per una intervista relativa alla sua richiesta di cittadinanza. E' stato invece arrestato da agenti a volto coperto con giacche con le insegne della Homeland Security Investigations. Mohsen ha la carta verde da dieci anni.

Mahdawi è originario della Cisgiordania ed e cresciuto in un campo profughi. In maggio, proprio come Khalil, avrebbe dovuto prendere un diploma della Columbia University. Il prossimo autunno, nei suoi piani, avrebbe cominciato un master in studi internazionali sempre a Columbia, secondo quanto hanno dichiarato i suoi avvocati contestando l'arresto. Secondo i legali, Mahdawi avrebbe fondato nell'autunno 2023 con Khalil la Palestinian Student Union. Il governo federale vuole deportare Khalil, che dopo l'arresto è stato trasferito in un centro di detenzione per clandestini in Louisiana, e l'ultimo verdetto di un giudice ha dato ragione all'amministrazione. 

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