L'esercitazione ha coinvolto le componenti terrestri, marittime e aeree dell'esercito, ha riferito il Cremlino
Le forze nucleari strategiche russe hanno condotto un'esercitazione di addestramento sotto la guida del presidente Vladimir Putin collegato in videoconferenza. Lo ha riferito il Cremlino. L'esercitazione ha coinvolto le componenti terrestri, marittime e aeree dell'esercito. Nel suo intervento Putin, prima di cedere la parola al capo di Stato maggiore Valery Gerasimov, ha precisato che si tratta di un "addestramento programmato". Durante l'esercitazione, scrive la Tass, sono stati effettuati lanci di missili balistici intercontinentali e missili da crociera aviolanciati.
Il Cremlino ha dichiarato che "tutti i compiti" previsti nell'esercitazione "sono stati completati". Durante l'addestramento, che ha coinvolto tutte le componenti della triade nucleare di Mosca, è stato effettuato il lancio di prova di un missile balistico intercontinentale Yars dalla base di Plesetsk, nella Russia nord-occidentale. Un missile balistico intercontinentale Sineva è stato invece lanciato da un sottomarino nel Mare di Barents. Le esercitazioni hanno coinvolto anche bombardieri strategici Tu-95, che hanno lanciato missili da crociera a lungo raggio. L'addestramento ha testato le capacità delle strutture di comando militare, ha affermato il Cremlino.
Il capo di Stato maggiore dell'esercito, il generale Gerasimov, ha riferito a Putin tramite collegamento video che le esercitazioni avevano lo scopo di simulare "le procedure per l'autorizzazione all'uso di armi nucleari". Putin ha sottolineato che le manovre erano state pianificate da tempo, ma sono giunte poche ore dopo che il presidente americano Donald Trump ha detto che il suo piano per un rapido incontro con il leader russo a Budapest era in stand-by perché non voleva che fosse una "perdita di tempo".
Gli sviluppi sull'incontro in Ungheria, che era stato annunciato da Trump la scorsa settimana, sono giunti dopo una telefonata tra il segretario di Stato americano Marco Rubio e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Quest'ultimo ha chiarito che la Russia è contraria a un cessate il fuoco immediato in Ucraina. Trump, dal canto suo, ha cambiato posizione nel corso dell'anno su questioni chiave del conflitto, tra cui la necessità di un cessate il fuoco prima di negoziati di pace a lungo termine e la possibilità per l'Ucraina di riconquistare i territori occupati dalla Russia durante quasi quattro anni di combattimenti. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che la preparazione di un vertice Trump-Putin richiede tempo. "Nessuno vuole perdere tempo: né il presidente Trump né il presidente Putin", ha detto Peskov.