Poche settimane fa la moglie aveva smentito le voci su un presunto coma del marito. Nel 2024 Hulk Hogan era stato protagonista della Convention repubblicana a Milwaukee, in cui sostenne Trump
Hulk Hogan, al secolo Terry Gene Bollea, è morto all'età di 71 anni. La leggenda del wrestling si è spenta giovedì 24 luglio 2025, in seguito a un arresto cardiaco. Il decesso è avvenuto nella sua residenza a Clearwater Beach, in Florida, e confermato dai media americani. I soccorritori sono intervenuti in mattinata dopo una chiamata d'emergenza, ma ogni tentativo di rianimazione è stato vano. La notizia ha generato una valanga di reazioni nel mondo dello sport e dello spettacolo: da Vince McMahon a Ric Flair, da The Undertaker a Donald Trump, in molti hanno ricordato Hogan come un simbolo generazionale. Negli ultimi mesi, il wrestler stava recuperando da un intervento chirurgico alla schiena. Solo pochi giorni prima del tragico evento, la sua famiglia aveva rassicurato i fan: "Il suo cuore è forte".
Lo scorso anno Hulk Hogan era stato tra i protagonisti della Convention nazionale repubblicana a Milwaukee, nel Wisconsin, strappandosi le vesti e urlando il proprio sostegno al candidato presidente Donald Trump.
La notizia della morte arriva a poche settimane di distanza dalle smentite della moglie Sky Bollea, che aveva definito "forte" il cuore del marito e aveva respinto come infondate le voci su un presunto coma, spiegando che l'ex wrestler si stava riprendendo da un intervento chirurgico al collo subìto a maggio. In precedenza, lo stesso sito aveva parlato di Hogan come prossimo alla morte, notizia poi ridimensionata come conseguenza di complicazioni post-operatorie.
"Oggi abbiamo perso un grande amico, 'Hulkster'. Hulk Hogan era Maga fino in fondo: forte, tenace, intelligente, ma con un cuore immenso": lo scrive Donald Trump su Truth commentando la morte della leggenda del wrestling Hulk Hogan. "Ha tenuto - ricorda - un discorso assolutamente elettrizzante alla convention nazionale repubblicana, uno dei momenti salienti dell'intera settimana. Ha intrattenuto fan da tutto il mondo e l'impatto culturale che ha avuto è stato enorme. A sua moglie, Sky, e alla sua famiglia, le nostre più sentite condoglianze e il nostro amore. Hulk Hogan ci mancherà moltissimo!".
Il dipartimento di polizia di Clearwater ha ricevuto la chiamata alle 9:51 ora locale di giovedì 24 luglio. L'intervento è stato rapido: i paramedici hanno trovato Hogan privo di sensi e lo hanno trasportato immediatamente all'ospedale Morton Plant. Il wrestler è stato dichiarato morto un'ora dopo il ricovero.
Lo storico lottatore stava recuperando da un intervento chirurgico alla colonna vertebrale eseguito a maggio, un'operazione considerata ad alto rischio. Tuttavia, secondo il manager Jimmy Hart e la moglie Sky Daily, non c'erano segnali di peggioramento: "Il suo cuore è forte", avevano dichiarato pochi giorni prima. Hogan aveva ripreso la vita sociale ed era stato visto in pubblico a metà luglio, sorridente e disponibile con i fan.
Il tributo più sentito è arrivato da Vince McMahon, che lo ha definito "la più grande Superstar WWE di tutti i tempi". Anche Ric Flair, Triple H, The Undertaker e moltissimi altri colleghi hanno espresso commozione. Sui social, i fan hanno rilanciato immagini iconiche della carriera di Hogan, dalla "Hulkamania" ai memorabili incontri degli anni '80 e '90.
Nato nel 1953 a Augusta, in Georgia, Terry Bollea è diventato famoso in tutto il mondo con il nome di Hulk Hogan. Il suo look inconfondibile – baffi biondi, bandana rossa e fisico imponente – lo ha reso un'icona culturale. La sua ascesa cominciò con il leggendario match contro André the Giant del 1988, seguito da oltre 33 milioni di spettatori. Hogan ha vinto 12 titoli mondiali ed è stato inserito due volte nella Hall of Fame della WWE, l'ultima nel 2020 come membro dell'nWo.
Nel 2015, Hogan fu sospeso dalla WWE in seguito alla diffusione di una registrazione contenente insulti razzisti. L'esclusione fu temporanea: tornò nella Hall of Fame nel 2018 dopo pubbliche scuse. Negli anni più recenti si era avvicinato alla politica, sostenendo Donald Trump e partecipando ad alcuni eventi pubblici. Era anche impegnato in un progetto alternativo di wrestling, la lega Real American Freestyle, fondata con Eric Bischoff, dove ricopriva il ruolo di commissario.
Nel 2016, Hulk Hogan fu protagonista di un clamoroso processo contro Gawker Media, che aveva pubblicato senza autorizzazione un video a contenuto sessuale risalente al 2006. Il filmato lo ritraeva in un rapporto con Heather Clem, moglie del suo allora amico Bubba the Love Sponge. Hogan vinse la causa per violazione della privacy, ottenendo un risarcimento record di 140 milioni di dollari, che portò alla bancarotta del sito. Il caso fece scuola nei media americani ed è considerato un punto di svolta nel rapporto tra celebrità e diritto alla riservatezza.