Portogallo sotto shock

Lisbona, schianto dell’Elevador da Glória: manutenzione scaduta e dinamica che ha evitato una strage peggiore

Lo storico ascensore urbano deraglia in pieno centro: 15 morti e 18 feriti. Il contratto di manutenzione risultava scaduto da fine agosto. Ecco come le due cabine hanno evitato l'impatto

04 Set 2025 - 06:47

Una tragedia nel cuore di Lisbona riaccende l'attenzione sulla sicurezza del trasporto pubblico, in particolare su quello storico e turistico. Il 3 settembre, una delle due cabine dell'Elevador da Glória è deragliata rovinosamente, schiantandosi contro un edificio lungo la Calçada da Glória. L'impatto ha provocato la morte di 15 persone e il ferimento di almeno altre 18 (contusa anche una turista italiana). Secondo quanto emerso, il mezzo era privo di un contratto attivo per la manutenzione e la sicurezza al momento dell'incidente. Eppure, grazie alla particolare struttura del sistema funicolare, lo schianto non si è trasformato in una collisione frontale tra i due convogli, scongiurando un bilancio potenzialmente ancora più devastante. Le autorità hanno avviato un'inchiesta per chiarire le responsabilità dell'accaduto.

Il tragico incidente a Lisbona: 15 morti e 18 feriti

 L'allarme è scattato alle 18:05, ora locale, di martedì 3 settembre. Una delle due carrozze dell'Elevador da Glória, mezzo simbolo del trasporto urbano lisboeta e tra le attrazioni più frequentate dai turisti, ha improvvisamente perso il controllo durante la discesa forse per un cavo spezzato, finendo per impattare con violenza contro un edificio residenziale situato a valle del tracciato. L'urto è stato così violento da distruggere gran parte della carrozza, come mostrato dai video diffusi dai media locali. Il bilancio fornito dalla protezione civile parla di 15 vittime e 18 feriti, alcuni dei quali in condizioni gravi. Il governo portoghese ha proclamato il lutto nazionale per il giorno successivo all'incidente e ha disposto controlli straordinari su tutti gli ascensori urbani della capitale.

Perché la struttura della funicolare ha evitato una strage ancora peggiore

 Nonostante la gravità dello schianto, il numero di vittime avrebbe potuto essere ancora più alto. Il sistema dell'Elevador da Glória prevede due cabine che si muovono in senso opposto e arrivate alle stazioni finali usano un singolo binario. Le cabine sono collegate da un cavo che bilancia reciprocamente la discesa e la salita. Le due vetture convergono su un'unica linea finale nella parte bassa del percorso. Tuttavia, nel momento dell'incidente, la cabina a monte non è precipitata né ha accelerato in modo incontrollato: secondo la ricostruzione fornita dalla società Carris e ripresa da diversi quotidiani locali, la carrozza non coinvolta nello schianto si è fermata bruscamente dopo essersi spostata solo di pochi metri, grazie alla recinzione metallica presente alla fine del binario. La carrozza che invece è piombata giù è deragliata nel punto dello scambio dei binari finendo la corsa contro un palazzo. Questo ha evitato uno scontro frontale diretto tra le due vetture, che avrebbe quasi certamente provocato decine di ulteriori vittime.

La dinamica dello schianto e il funzionamento dell'Elevador da Glória

 L'Elevador da Glória è un mezzo funicolare entrato in funzione nel 1885 e oggi classificato come monumento nazionale. Il suo tracciato, lungo circa 265 metri, collega Praça dos Restauradores con il quartiere Bairro Alto, attraversando uno dei dislivelli più accentuati del centro cittadino. Ogni corsa si compone di due vetture collegate meccanicamente da un sistema a cavo: quando una scende, l'altra risale. Le prime indagini suggeriscono che il deragliamento sia stato causato dal cedimento di un cavo di sicurezza, che ha provocato la perdita del controllo in fase di discesa. Priva del freno ausiliario, la cabina ha preso velocità fino all'impatto. Testimoni presenti sul posto hanno descritto una scena di panico, con lamiere divelte e passeggeri sbalzati fuori dal mezzo.

Deraglia funicolare a Lisbona: vittime

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Manutenzione scaduta: cosa è emerso sul contratto interrotto

 Secondo quanto riportato dal quotidiano portoghese Página Um, alla fine di agosto era scaduto il contratto di manutenzione e sicurezza degli ascensori urbani di Lisbona, compreso l'Elevador da Glória. Il nuovo bando di gara indetto per la gestione dei controlli tecnici era stato annullato il 14 agosto poiché tutte le offerte pervenute superavano il tetto di spesa massimo consentito. Questo ha lasciato un vuoto contrattuale proprio nei giorni immediatamente precedenti all'incidente, sollevando forti polemiche sulla gestione amministrativa e sulla prevenzione dei rischi. L'assenza di un operatore formalmente incaricato ha portato diversi esponenti dell'opposizione a chiedere l'apertura di una commissione parlamentare d'inchiesta.

Le dichiarazioni della Carris e la versione ufficiale

 A stretto giro, l'azienda Carris, responsabile del servizio, ha diramato una nota in cui dichiara che “non vi è stata alcuna interruzione del servizio di manutenzione” e che, a partire dal 1° settembre, è stato firmato un nuovo contratto attraverso procedura diretta con un'impresa specializzata. Secondo Carris, le operazioni di controllo si sono svolte regolarmente e la manutenzione straordinaria era stata effettuata nel 2022, con un intervento intermedio nel 2024. La società ha inoltre confermato che i protocolli giornalieri e settimanali erano attivi anche nei giorni precedenti al deragliamento. Tuttavia, fonti investigative hanno confermato che l'inchiesta dovrà accertare se le verifiche siano state eseguite correttamente e con quali criteri.

Le autorità portoghesi hanno avviato un'indagine tecnica attraverso il GPIAAF, l'ente responsabile dell'analisi degli incidenti ferroviari. L'inchiesta punta a determinare le cause esatte del cedimento, verificare la documentazione relativa agli ultimi controlli eseguiti e accertare eventuali responsabilità amministrative o penali. In parallelo, il ministero delle Infrastrutture ha ordinato verifiche straordinarie su tutte le funicolari e ascensori meccanici della capitale, in attesa dei primi risultati ufficiali. Nei prossimi giorni, saranno ascoltati tecnici, operatori e dirigenti di Carris. Intanto, la città resta scossa da un lutto profondo e da interrogativi ancora aperti sulla sicurezza di uno dei suoi mezzi più iconici.

I più gravi incidenti alle funicolari nel mondo

 Gli incidenti legati ai sistemi di trasporto su fune, sebbene rari, hanno segnato tragicamente la storia del trasporto pubblico. Tra i casi più gravi si ricorda la tragedia della funivia del Mottarone in Italia, avvenuta il 23 maggio 2021, in cui morirono 14 persone a causa della rottura di un cavo traente e della manomissione del freno d'emergenza. Un altro episodio significativo risale al 2000, con l’incendio della funicolare di Kaprun, in Austria: in quell’occasione persero la vita 155 persone. Più recentemente, nel 2016, un guasto tecnico provocò il deragliamento di una funicolare turistica a Hong Kong, causando diversi feriti. Questi eventi hanno portato all’adozione di standard di sicurezza più severi e alla revisione dei protocolli internazionali per la manutenzione e il collaudo di impianti su fune, sottolineando l’importanza di una vigilanza costante e aggiornata anche per i mezzi storici e turistici.

Sistemi di sicurezza secondari nelle funicolari

 I moderni impianti funicolari e le versioni storiche adeguatamente ristrutturate sono dotati di vari livelli di sicurezza. Oltre al cavo traente principale, è previsto un cavo di sicurezza o secondario, che interviene in caso di rottura del primo. A questo si aggiungono freni automatici che si attivano quando viene superata una certa velocità o in caso di distacco dal sistema. Alcuni impianti includono anche barriere meccaniche terminali per frenare le carrozze nel tratto finale del binario, oltre a sensori elettronici di trazione e inclinazione. Tuttavia, nei mezzi storici come l’Elevador da Glória, la presenza e l’efficienza di tali sistemi dipende da aggiornamenti tecnici effettuati nel tempo. Le indagini in corso a Lisbona dovranno verificare proprio il corretto funzionamento di questi dispositivi e se erano conformi alle normative europee vigenti in materia di sicurezza ferroviaria.

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