Liguori: "Dopo 70 giorni di guerra non mi sembra che il consenso di Putin sia diminuito"
Il direttore editoriale di Tgcom24 a "Stasera Italia": "Scricchiolii non mi sembrano segnale di rovesciamento"
Negli ultimi giorni, l'attenzione mediatica si sta incentrando sulle notizie legate morti misteriose di molti oligarchi russi vicini a Putin. Tuttavia, per il direttore editoriale di Tgcom24, Paolo Liguori, non sono segno di uno sgretolamento della cerchia che fa capo al presidente russo: "Su queste cose non baso nessuna aspettativa o ragionamento - ha detto a "Stasera Italia". Stasera nei telegiornali hanno fatto vedere un summit con tutti i generali dello Stato Maggiore russo: tre o quattro di loro nei sessanta giorni precedenti erano morti, disabili o in fuorigioco".
Secondo Liguori, non ci sono segnali di un rovesciamento imminente di Putin: "Il consenso di cui Putin non sia diminuito in Russia dopo settanta giorni di guerra, purtroppo, e non mi sembra che gli scricchiolii siano sintomo di un rovesciamento del regime - ha aggiunto -. E poi: se Putin fosse rovesciato improvvisamente sarebbe meglio o sarebbe peggio? Per gli Stati Uniti sarebbe meglio, ma per noi? Forse ci sarebbero i cinesi...".
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